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Come recuperare un sito da un Medic Update

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Con il termine Medic Update si fa riferimento a uno dei (numerosi) Quality Update algoritmici rilasciati da Google nel mese di agosto del 2018. L’aggettivo “medico” è stato attribuito dalla comunità SEO in quanto il settore più colpito dall’update fu quello salutistico e legato al benessere della persona.

In quell’occasione, vennero anche aggiornate le linee guida per i Quality Rater di Google con l’introduzione delle direttive in merito alla valutazione dei livelli di E-A-T di un contenuto.

E-A-T sta per Expertise (competenza), Authoritativeness (autorevolezza) e Trustworthiness (attendibilità).

Sostanzialmente, ora Google iniziava a dare importanza non più soltanto ad aspetti relativi ad usabilità, accesibilità e capacità del contenuto di soddisfare un intento di ricerca, ma anche alla “qualità” della fonte e dello stesso autore.

Gli argomenti a carattere medico sono in grado di influenzare decisioni dei lettori che possono ripercuotersi sulla loro salute; dunque se non sei un’autorità, un esperto della materia e non sei in grado di dimostrare la tua autorevolezza, il tuo contenuto può non essere ritenuto attendibile.

Per ulteriori approfondimenti sul Medic Update, ti rimando all’articolo che scrissi due anni fa dove puoi trovare diversi esempi di siti colpiti.

Qualche mese più tardi, ho lavorato come consulente SEO per un sito editoriale di una farmacia colpito da Medic Update. Il sito è farmagalenica.it, un portale editoriale dedicato alle preparazioni galeniche.

Lavorare per cercare di recuperare un sito colpito dal Medic Update non è tanto diverso dal cercare, oggi, nell’era in cui gli update algoritmici non vengono più annunciati come un tempo, di recuperare qualsiasi altro sito colpito da Quality Update; l’analisi deve essere eseguita a 360 gradi e deve porre sotto la lente d’ingrandimento tutti quei fattori di ranking diretti e indiretti conosciuti che, in qualche modo, possono determinare il successo di un sito.

Questo comporta la necessità di non limitarsi ad eseguire un semplice Audit SEO ma indagare mediante un:

  • Content Audit
  • Link Audit
  • Reputation Audit

Un accento particolare è stato posto al fattore “reputazione” proprio con il Medic Update, poiché è emerso che, pur avendo ottimi contenuti scritti in modo scientifico e professionale, se attribuiti ad autori non esperti e/o autorevoli potevano far scattare il filtro dell’update che ne abbatteva il traffico organico.

Recuperare un sito colpito dal Medic Update: gli step eseguiti

Per ovvie ragioni non può esistere una guida step by step che può risolvere ogni penalizzazione presente, perché ogni sito avrà problematiche distintive da risolvere. C’è però da dire che può essere utilizzato un metodo di analisi, che parte dalla parte on site e termina con quella legata alla reputazione.

L’analisi del sito che ha recuperato dal Medic Update è partita dall’audit tecnico SEO.

Già da qui sono emersi alcuni problemi poi corretti, tra i quali:

  • la necessità di ottimizzare il siloing del sito, rendendo tutte le categorie linkabili dalla homepage e inserendo del testo descrittivo in alto in ogni categoria;
  • la necessità di ridurre i livelli di navigazione, aumentando il numero degli articoli presenti per pagina, aumentando i link alle pagination presenti a fondo pagina;
  • aggiornamenti di determinati articoli, più arricchimento di altri che avevano poco contenuto;
  • riduzione dei livelli di duplicazione, sia interna (articoli molto simili tra di loro) sia esterna (disattivazione di un dominio proprietario che duplicava interamente i contenuti).

Come detto sopra, quando si analizza un sito web colpito da Quality Update, non è sufficiente guardare soltanto all’onsite. Soprattutto nel caso di siti ricadenti nella sfera YMYL (Your Money Your Life), ovvero siti in grado di influenzare decisioni importanti delle persone, bisogna analizzare bene anche come il sito, l’azienda e/o i suoi autori sono percepiti all’esterno del sito. E questo non vuol dire soltanto passare in rassegna un profilo link.

Dato che avevo notato sin da subito un’evidenza tra l’aggiornamento delle linee guida per i Quality Rater di Google e il successivo rilascio del Medic Update, benché Google ha sempre smentito il collegamento tra i due eventi, ho esaminato il sito con gli occhi di un Quality Rater, con la guida aggiornata davanti e cercando di rispondere, positivamente o negativamente, alle domande lì presenti.

Lavorare sulla reputazione

C’erano tre fattori reputazionali che secondo me non creavano un alto grado di fiducia al sito.

Expertise non ben evidenziata

Il concetto di E-A-T è più importante per i siti YMYL. Tuttavia, ogni sito dovrebbe fare tutto il possibile per dimostrare il proprio E-A-T.

Esaminando questo aspetto, mi sono accorto che apparentemente si, in quanto le informazioni di carattere medico/scientifico venivano redatte ed aggiornate da farmacisti reali. Tuttavia, andava dato maggior risalto ai profili degli autori e alla loro esperienza. La pagina “Chi siamo” andava arricchita di informazioni quali CV, esperienze, eventuali eventi e conferenze, pubblicazioni scientifiche, corsi di formazione ecc. degli autori. Andava migliorata anche la pagina Autore, con l’aggiunta di una foto e i link di rimando ai profili LinkedIn e eventuale albo online.

Dopo gli interventi al sito, gli articoli citano spesso fonti attendibili e ricerche scientifiche e la bio autore, riportata in ogni post, è stata parecchio migliorata.

Percezioni e reputazione “offuscata”

Questa parte fa riferimento a tutte le recensioni presenti nella rete, ciò che si dice di un sito web o di un’azienda. Va da se che, per un sito appartenente alla sfera YMYL, il grosso delle recensioni devono essere positive.

Questo è stato uno degli aspetti più controversi dell’analisi che riguardano il sito Farmagalenica.it.

Andando alla ricerca di informazioni, recensioni e menzioni positive e negative nel web, ho scoperto come la farmacia Ternelli (titolare del portale farmagalenica.it) avesse ricevuto una contestazione ministeriale per apparente propaganda non consentita (in realtà si trattava di un errore di interpretazione).

Di conseguenza, il sito della Farmacia era stato oscurato e, cercando su Google la farmacia, veniva fuori una schermata che non prometteva bene.

Ora potresti pensare che un sito web esterno con reputazione un po’ compromessa non possa impattarne un altro. A quanto pare, invece, può accadere, poiché nelle linee guida per i qualiy rater si fa rifermento a qualsiasi fonte di informazioni sulla reputazione.

Non posso sapere quale impatto, in termini percentuali, possa aver avuto ciò sull’ago della bilancia che ha fatto scattare il filtro del Medic Update, ma, nel dubbio, sempre meglio porvi rimedio no?

Recensioni e informazioni positive esterne limitate

Tra i miei consigli su questo aspetto c’è stato quello di favorire l’aumento di recensioni positive sulla mappa GMB della farmacia e di aumentare il numero di articoli esterni con link rivolti a farmagalenica.it (profilo link che ha raddoppiato i domini unici linkanti rispetto al 2018).

Era necessario, infatti, ridurre il “rumore di fondo” che si era venuto a creare favorendo un miglioramento della percezione (e dunque fiducia) dall’esterno verso al sito web.

Dopo aver effettuato gli interventi correttivi, il sito ha recuperato il traffico già nei primi sei mesi dopo il Medic Update, ma è cresciuto ancora di più con i quality update successivi, tanto è vero che se andiamo a confrontare il traffico attuale con quello del 2018, è visibile una crescita del 188%.

Conclusioni

A volte mi capita di ricevere richieste di consulenze SEO da persone che ritengono vada analizzato soltanto l’on site di un sito web e non, ad esempio, il profilo link perché, a loro dire, i link sono piuttosto buoni (anche quando magari sono tutti ad anchor text esatto e provenienti da siti di bassissima qualità).

Come puoi vedere da questo caso, lavorare, oggi, al recupero di un sito colpito da qualche Quality Update non è affatto semplice. La cause per cui un sito perde posizioni e traffico possono essere molteplici:

  • Contenuti non più adatti a rispondere ad intenti di ricerca mutevoli degli utenti;
  • Link building aggressiva;
  • Reputazione compromessa (soprattutto per siti “YMYL”);
  • Eccesso di advertising;
  • Problemi di usabilità del sito, dunque legati all’onsite;
  • ecc.

Non può essere svolta un’analisi seria che non passi in rassegna tutto ciò che, come consulenti SEO, conosciamo avere un’influenza diretta e indiretta sul ranking.

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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