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Google Core Update di Agosto. Analisi e considerazioni

Se stai leggendo questo articolo, tipicamente SEO, sei già a conoscenza del fatto che Google ha deciso di rovinare le ferie a molti business e/o consulenti SEO. Mi vien da pensare a quegli ecommerce o magazine che non si sono ancora accorti della batosta perché magari in ferie.

Cercherò di essere il più sintetico possibile. Ai primi di Agosto viene confermato, dall’account Twitter di Danny Sullivan (un ex-informatore/blogger SEO e ora responsabile media relations di Google) un nuovo core o broad update algoritmico.

Che novità penserai, ormai ce ne sono a ritmo di due-tre mesi. Nel 2017 ce ne sono stati alcuni molto impattanti e l’ultimo, dagli effetti visibili in molte serp, risale a Marzo di quest’anno.

A ridosso del rilascio del core update di Marzo 2017, chiamato “Fred Update” erano anche state aggiornate le linee guida per i quality rater, i tizi (esterni a Google) chiamati a valutare la pertinenza di risultati in serp rispetto a una determinata query di ricerca. Si è presto diffusa nell’ambiente SEO la correlazione tra aggiornamento delle QRG e rilascio update algoritmici, mai però confermato da Google, ma riteniamo l’associazione sia piuttosto attendibile.

Un tratto distintivo dell’aggiornamento delle quality rater guidelines fu l’introduzione di un focus preciso nell’analisi dei cosiddetti siti YMYL (Your Money, Your Life) siti che potrebbero influenzare la felicità, il benessere, la salute e la stabilità finanziaria degli utilizzatori.

Recentemente, sono state ritoccate le linee guida per i quality rater. Uno dei principali ritocchi all’interno del documento riguarda le cosiddette considerazioni E-A-T relative al contenuto. E-A-T è un acronimo di Expertise (competenza), Authoritativeness (autorevolezza) e Trustworthiness (attendibilità).

Questo l’estratto secondo me da tenere maggiormente in considerazione:

High E-A-T medical advice should be written or produced by people or organizations with appropriate medical expertise or accreditation. High E-A-T medical advice or information should be written or produced in a professional style and should be edited, reviewed, and updated on a regular basis.

 

Il settore medico e benessere tra i colpiti

Subito dopo, a partire dai primi di Agosto, si è scatenato il putiferio nelle serp e pare che, ad essere soprattutto “rimescolate” siano state le serp nel settore medico/benessere.

Prima di analizzare alcuni siti ho letto le considerazione dei maggiori esperti SEO mondiali, come Marie Haynes, Glenn Gabe e l’informatore SEO Barry Schwartz. Dopo di che, ho dato un’occhiata alle nostre serp, partendo anche dall’analisi di alcuni siti che monitoro.

Vi basti sapere che, all’estero, i su citati esperti ritengano che ora Google stia dando maggior peso all’autorevolezza e all’expertize delle persone che redigono/curano articoli e/o sezioni all’interno di siti web informativi operanti nel settore medico e del benessere.

Non è più, dunque, sufficiente, avere semplici articolisti, ma diventa necessario avere medici e professionisti con tanto di certificazioni e pubblicazioni scientifiche indicate/linkate nella loro bio e/o articoli scritti.

Ecco la situazione italiana con focus solo sul settore della salute e benessere della persona.

Sono tutti siti afferenti al ramo della salute/benessere colpiti in modi differenti da questo update.

La prima cosa che ho fatto è cercare di capire se le redazioni e articolisti fossero medici affidabili.

Nel caso di Farmacoecura, gli articoli sono sempre firmati da un medico, che ha linkato il suo profilo Google+. Manca LinkedIn ad esempio, che può essere più affidabile per cercare di conoscere meglio il profilo professionale del medico. C’è da notare però, che il sito in questione aderisce allo standard HONcode per l’affidabilità dell’informazione medica.

Negli altri siti che ho esaminato, sono quasi sempre segnalati i medici che si occupano della scrittura degli articoli, ma mancano link a loro profili LinkedIn, Google+, ecc. ad esempio per il sito Medicina360 si può conoscere chi scrive gli articolo soltanto andando nella pagina dei consulenti scientifici.

Paradossalmente, uno dei siti che è cresciuto da questo update del 16% (non molto) tantasalute.it non ha alcun riferimento a medici che scrivono gli articoli.

La domanda dunque è: come fa Google a determinare l’expertise di un autore? Dal link ai suoi profili Google+ o LinkedIn? Dalla presenza nel box delle entity del Knowledge Graph (a cui ha direttamente accesso)? Dalla pubblicazione su siti/riviste scientifiche?

Quest’ultimo potrebbe essere il caso giusto e per questo vi porto questo sito in esame. Il sito è Topdoctors.it, per la ricerca dei migliori medici per città e patologia, che ho anche personalmente usato con successo.

Il sito ha subito una perdita di traffico organico a seguito dell’ultimo update. Eppure, ogni articolo scritto è firmato da un medico e, analizzando il suo profilo c’è ogni tipo di dettaglio, comprese le pubblicazioni scientifiche effettuate.

Davvero, tutto ciò, non ha senso.

Le teorie dei SEO americani, dunque, non trovano largo riscontro, almeno in Italia.

La cosa più assurda è però quando a veder premiati in modo “eccessivo” sono siti che non meriterebbero di star su neanche ai primi anni del 2000.

Cercate “farmacia online” su Google e troverete al primo posto farmaciaitaly.com, un sito che vende viagra, cialis e annessi che appare più o meno così.

Da notare la crescita organica del +21600%!

Brrr.


Un sito che è poi cresciuto alla grande e apparentemente senza medici riconosciuti o di fama, articoli non firmati se non dalla redazione, è insalute.it

E da Google che dicono?

Ho provato ad interrogare John Mueller su Twitter ieri sera, ma ad oggi nessuna risposta. Probabilmente mi ignorerà, ma spero si rendano conto che questo update finora si sta rivelando un flop bello grande.

Sono colpiti soltanto siti nel settore medico?

Assolutamente no!

Dai un’occhiata all’andamento del traffico organico di Webinfermento.

In questo caso, conosco il mio sito meglio di qualunque altro e la cura maniacale degli aspetti tecnici onsite c’è e c’è stata. Il profilo link è molto buono. Certo, ci sono link spam raccolti da scraper ma anche tantissimi link di alta qualità, acquisiti in modo naturale nel tempo (huffingtonpost, adweek, quotidiano.net, tgcom, ecc.).

Il problema qui quale sembra essere? Nei contenuti. A perdere posizioni sembrano proprio gli articoli meno recenti. Quelli scritti 3-4-5 anni fa e che erano ben posizionati per chiavi tematiche. L’expertise in questo caso credo c’entri poco (scrivo di web marketing da quasi 10 anni) e anche il fattore Trust (dato dai link) ma il problema è relativo alla pertinenza dei risultati mostrati rispetto alla query dell’utente e all’engagement con le pagine del blog, in modo particolare per gli articoli meno recenti. Per un blog di 8 anni, come puoi immaginare, è difficile mettersi ad aggiornare vecchi articoli. Non siamo Aranzulla che ha come strategia l’editing annuale dei post.

Posso però testimoniare che aggiornando degli articoli, anche nella data di pubblicazione, le metriche di engagement migliorano.

Qui sotto puoi notare i dati di Analytics di 2 articoli rivisti e aggiornati sia nei contenuti che nella data di pubblicazione.

Quello che ho osservato infatti è che ora, per diverse serp, sono su articoli piuttosto recenti, che ricadono nell’anno 2018 o al max 2017.

Conclusioni

Il core update ha diversi pattern e non è facile/possibile trarne una soluzione univoca e una metodologia di diagnostica efficace per tutti i siti. Ogni sito potrebbe avere una problematica specifica rientrante in una delle tante casistiche evidenziate nelle Quality Rater Guidelines.

Se sei stato colpito negativamente da questo update e pensi che, QRG alla mano, c’è qualcosa che nel tuo sito manca o non è ben ottimizzato, ti conviene lavorarci e porvi rimedio. La SEO è ancora oggi la fonte di traffico più remunerativa e perdite organiche corrispondono spesso a ingenti perdite di fatturati.

Se invece ritieni che il tuo sito sia stato ingiustamente colpito o se hai visto salir su siti anomali (vedi farmaciaitaly.com) il mio consiglio è di non fare nulla. A questo seguiranno altri rollout dell’algoritmo e sono sicuro che avranno l’obiettivo di ristabilire l’ordine (più o meno) democratico delle serp.

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Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come consulente SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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11 risposte a “Google Core Update di Agosto. Analisi e considerazioni”

  1. […] ricerca di Google, generato da un aggiornamento dell’algoritmo (su questo blog ne avevamo parlato qui), lanciato da Big G proprio il primo giorno di Agosto per migliorare la pertinenza dei risultati di […]

  2. […] indiscrezioni del ‘post-Google Update Algorithm del 1 agosto‘: appena se ne è sentita voce, la voce di un aggiornamento dell’algoritmo di Google […]

  3. […] indiscrezioni del ‘post-Google Update Algorithm del 1 agosto‘: appena se ne è sentita voce, la voce di un aggiornamento dell’algoritmo di Google […]

  4. Emilio Ronchi ha detto:

    Grazie.
    ottimo articolo ed in particolare apprezzo il fatto che quanto descritto ed analizzato non sia di parte, ho letto altri articoli dove si invita il ” cliente” a cambiare agenzia perché si ritiene che la colpa sia di chi ha fatto il lavoro…….. personalmente mi faccio sempre in quattro e spesso regalo molto del mio tempo per capire ed analizzare!

    grazie veramente per i suggerimenti e le sane considerazioni che hai espresso.

    Emilio Ronchi

  5. Fabio Sermatica ha detto:

    Ciao
    ho fatto ripassare i siti da te citati con un altro tool e il calo è stato molto maggiore da quello che appare in quelli che hai impostato tu. Nel caso di farmacoecura.it è fassato da 3,1M a 1,7M. Io ho notato che gli Ecommerce che gestisco sono stati premiati probabilmente a discapito di Blog o siti minori.

    • Dario Ciraci ha detto:

      I tool di analisi si basano sempre su stime del traffico organico. Ognuno di loro può dare stime differenti, che si discostano in alcuni casi anche di molto. Generalmente però individuano sempre il trend in salita o in discesa di un sito

  6. Ottimo articolo Dario e disastroso update.
    Riporto la mia esperienza.

    Sito di psicologo in una grande città italiana, in costante crescita da 6 mesi (ossia da quando è praticamente andato online), profilo backlink regolare.
    Al lancio dell’update 1 Agosto viene premiato ottenendo la prima pagina per la query più difficile ” psicologo + città ” per la quale era in seconda pagina. Altrettanto salgono altre query.

    L’8 Agosto alcune query perdono quota e di conseguenza traffico.

    Il 14 Agosto il sito scompare dalle SERP di tantissime query, tra cui le più importanti ” psicologo + città “.

    Mi farebbe piacere sapere se anche altri hanno subito altri diversi scossoni dopo il primo Agosto.

    • Dario Ciraci ha detto:

      Ciao, considera che il rilascio dell’update è iniziato il 2 agosto ma è poi continuato nei giorni successivi. Anche attorno al 23 ci sono state numerose variazioni in serp. In alcuni casi stanno “aggiustando” il tiro. In altri casi a quanto pare no.

  7. Patrick ha detto:

    Ciao Dario,

    Quale tool usi per visualizzare le metriche degli altri siti?

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