Social Media Marketing

Il nuovo approccio del B2B ai social: i canali più utilizzati [RICERCA]

Se dovessimo parlare comunemente di strategie di social media sicuramente la prima cosa che salterebbe alla mente sarebbe la promozione di un prodotto al consumatore inteso come un utente comune, potenzialmente interessato ad acquistare il prodotto. Il consumatore social, meglio, è anche colui che di sua spontanea iniziativa, decide di seguire, o likare, la pagina business di un brand online per rafforzare il proprio legame con esso, per ottenere incentivi o semplicemente per divertimento. Parliamo del setto B2C.

Meno consueto è considerare i social media come strumento per interconnettere delle reti di aziende ciascuna con un ruolo di fornitrice o richiedente di servizi. La motivazione sul diffidare dall’intraprendere simili strategie promozionali online, può essere legato al fatto che i livelli di comunicazione e di rapporti tra le parti, alle volte, sono molto meno friendly e più professionali.
A supporto di questo, una ricerca di B2B Marketing e Circle research condotta attraverso un questionario online su 234 responsabili marketing del settore B2B (Gennaio 2013), evidenzia come i social media non siano ancora la strategia più utilizzata per promuoversi online. Solo poco più della metà degli intervistati ritiene i social importanti per il business e il 37% degli intervistati pensa che i social media rivestano una leggera importanza ma, è solo il 9% pensa che essi siano cruciali.

Emerge inoltre un cambiamento in termini di approccio strategico alla promozione social. Mentre nel 2011 la concezione d’uso dei social media era molto lontana dall’avere un approccio strategico ben definito avvicinandosi più all’idea di un’attività non pianificata e svolta “a piacere”, quest’anno qualcosa è maturato e, le strategie sono più chiare e programmate nel 38% dei casi e non si procede più casualmente anche se continua a persistere un “clima di incertezza” d’uso dei canali.

Di importanza è notare come anche gli obiettivi che si intendono raggiungere siano abbastanza variegati. L’approccio strategico mira, nella maggior parte dei casi (54%), a costruire l’awareness del brand e consolidarne la presenza e rafforzare la propria leadership (48%) mentre dal punto di vista più tattico l’obiettivo, direi unico, è incanalare traffico verso i propri siti (55%) o conoscere i clienti e fidelizzarli (16%).

I canali più hot

I canali d’uso più gettonati sorprendentemente non fanno emergere Facebook che occupa la quarta posizione; il primo posto è occupato da Twitter che con il 76% è il canale social più utilizzato insieme a Linkedin che lo segue con una percentuale del 74%. In più, nell’indagine è stato chiesto ai responsabili di valutare quale social da li a distanza di 12 mesi, potesse diventare il punto di forza per la promozione sui social media: la risposta è stata Google+! Ebbene si! Proprio Google+! C’è da evidenziare, comunque, che stiamo parlando con un pubblico americano, che mastica già bene la promozione attraverso questo canale, ma è interessante capire come si stia riponendo fiducia per il futuro su questo social probabilmente anche per via dell’ottimo strumento di hangout che permette di creare video da condividere con specifiche cerchie di contatto.

Tipologie di contenuti migliori

Interessante è capire anche quali contenuti sono ritenuti migliori per promuoversi tra i canali in termini di popolarità e di efficacia.

  • Dal punto di vista della popolarità intesa come un utilizzo più massivo da parte delle aziende, emerge che i video sono i più utilizzati con il 71%, poi gli short text con il 65% e le immagini con il 60%, a seguire troviamo con il 49% whitepapers e report. Posizione un po’ rosicata per le infografiche che in quanto a diffusione occupano il penultimo posto con il 33%.
  • Dal punto di vista della maggior efficacia al primo posto troviamo ancora i video con il 39%, ma ci piace che le infografiche con il 35% occupino il secondo posto e, infine, le indagini di mercato (34%).

 

Una ricerca essenziale che ci fa capire quanto anche il settore del B2B stia maturando e crescendo dal punto di vista social. Meglio studiare bene come usarli al meglio!

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