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Il potere inconscio del Visual Storytelling

Storicamente “un’immagine vale più di mille parole”, questo oggi come oggi è vero anche nel mondo del web. In quest’ultimo caso però, più che il concetto di “vale” credo che sia più appropriato affermare che un’immagine “parla” e racconta, descrive ed emoziona chi la osserva.

L’emozione che prova l’utente poi, non rimane inespressa o un qualcosa di personale, ma grazie all’azione di condivisone sui social quella stessa immagine parla ai contatti dell’utente che ha deciso di condividerla instaurando un meccanismo di “simil-empatia”. Pensando ai selfie, ad Instagram che con il suo contributo permette di raccontare il mondo (e l’emozione) in uno scatto, l’immagine è diventata uno specchio di quello che siamo e la voglia inesauribile di raccontare ogni istante ed emozione delle nostre giornate.

Conceptual image of a open minded man

Se il fenomeno viene analizzato da chi della creazione e distribuzione delle immagini ne ha fatto una professione, come NewsCred e Getty Images, e vengono riportate informazioni e dati interessanti sul valore del Visual Storytelling oggi, allora siamo sicuri che le immagini sono determinanti anche per il mondo della promozione online.

In particolare, nel whitepaper, si cerca di far emergere quelli che sono i punti cardine su cui lavorare per garantire a livello di marketing, una forte resa dello strumento foto. In particolare ci si concentra su:

  • autenticità;
  • sensorialità;
  • importanza dei modelli;
  • rilevanza.

Autenticità

Da quanto presentato in questo resoconto apprendiamo, ad esempio, che un articolo che contiene un’immagine ha il 94% in più di visualizzazioni rispetto ad uno che non ne contiene. Il perché è facile da spiegare. Come espresso dal Director of Content di Getty Images, l’utilizzo promozionale di immagini UGC, autentiche, quotidiane e naturali, aiutano i brand a “mettersi nei panni dell’utente” a parlare come loro, raccontare il loro mondo e rappresentarlo come lui lo rappresenta.

Dal punto di vista comunicativo questo è importantissimo perché risponde perfettamente al concetto di “scendere dal piedistallo” di potere e mostrarsi a nudo come si è, senza artefici particolari.

Uno dei primi elementi fondamentali da raccontare dunque è l’autenticità.

Articoli visual storytelling

Sensorialità

Colpire e stimolare i sensi dell’utente per assicurarsi di generare in lui un’emozione, questo è il secondo elemento da tener presente. Trascorrendo parecchio tempo immerso in un mondo digitale, l’utente si sposta da un sito all’altro con una velocità molto elevata ed è sottoposto ad un overload informativo impressionante.

Se il 40% delle persone risponde meglio alle informazioni visive rispetto ad un testo normale, allora non è possibile presentare all’utente solo una sfilza sconfinata di informazioni tesutuali perché non è quello che desidera e quello di cui ha bisogno mentre è online.

Nei siti web, stimolare i sensi attraverso l’uso di immagini grandi, ad alte risoluzioni ed evocative permette di migliorare a livello notevole l’esperienza dell’utente come anche l’approccio e le sensazioni comunicate al visitatore dal brand che, in questo modo, “acquista punti” e garantisce un “ricordo” nel papabile consumatore.

Testo visual storytelling

collage_visual

Individuare dei modelli

Fondamentale diventa il concetto di archetipo (proprio quello introdotto da Jung) che narra il mondo reale come fatto di rappresentazioni mentali collettive innate e predeterminate di oggetti. Consideriamo che l’83% della conoscenza umana deriva dal vedere, memorizzare e imparare a conoscere la realtà, per questo è importante sempre presentare dei modelli senza tempo ed universali che l’utente ha già imparato a conoscere e che non gli siano stranieri.

Quando si sceglie di comunicare qualcosa attraverso un’immagine, sui siti o sui social, diventa di vitale importanza considerare come essa venga percepita dalle diverse tipologie di persone e diventa essenziale evitare di parlare e narrare basandosi su stereotipi. Tenere conto della sensibilità di ogni individuo a cui è destinata l’immagine è un passo fondamentale per un’aziende nel considerare, e non urtare, i potenziali clienti.

Vista visual storytelling

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Rilevanza

Infine è importante, a seconda del periodo storico, fornire agli utenti immagini che raccontino il mondo che li circonda, che siano rilevanti e pertinenti con quello che si sta vivendo.

Sui social, le aziende che basano il piano editoriale sull’uso di immagini che abbiano una rilevanza per gli utenti, nel 44% dei casi, li rende più propensi ad interagire con i brand. Diventa fondamentale imparare a conoscere il proprio pubblico di riferimento, capire gli interessi e le preferenze che mostrano e sulla base di esse, lavorare per costruire un piano editoriale unico e dedicato a loro.

Questo processo è tanto più semplice da ottenere se ci si basa sui contenuti più apprezzati sui social. Orientarsi e condividere delle immagini e capire dove l’utente mostra maggior attenzione, può diventare un buon banco di prova, essenziale, per poi raffinare una comunicazione più efficace sui siti o anche nell’offline.

Engagment visual storytelling

Il resoconto mi è sembrato alquanto utile e illuminante. Ve lo consiglio.
Voi che uso fate del Visual Storytelling nelle vostre campagne online?

Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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3 risposte a “Il potere inconscio del Visual Storytelling”

  1. COM2COM ha detto:

    Bello, ma leggete anche qui http://edeaimage.blogspot.it/ è ottimo!

  2. PierPaolo Voci ha detto:

    Aggiunto ai preferiti… 😉

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