Come integrare un Ufficio Stampa nelle strategie SEO
Parliamo ormai da anni di come le Digital PR possano diventare dei validi alleati della SEO, soprattutto in ottica acquisizione links e quello che oggi può permettere anche ad un ufficio stampa classico di integrarsi maggiormente in attività strutturate di web marketing, è l’attenzione ad un kpi solitamente non contemplato dagli uffici stampa: il numero di backlinks di qualità acquisiti.
Torniamo un attimo indietro. Di cosa si occupa solitamente un ufficio stampa?
L’ufficio stampa ha l’obiettivo di diffondere notizie per conto di qualche ente, azienda o anche singoli privati e di gestire i rapporti con giornalisti che potrebbero essere interessati alla notizia di riferimento.
Il mezzo che di solito utilizza un ufficio stampa per la diffusione della notizia è il comunicato stampa.
L’ufficio stampa ha gli addetti stampa che, oltre a occuparsi della redazione del comunicato stampa, gestiscono anche relazioni con i giornalisti per trovare accordi basati sulla fiducia, con determinate testate giornalistiche.
L’obiettivo finora di un ufficio stampa online è sempre stato quello di inviare comunicati stampa a “n” siti web e testate giornalistiche, chiedendone la pubblicazione. Quelli meno avvezzi alle nuove forme di comunicazione solitamente inseriscono come messaggio della mail il classico “con preghiera di pubblicazione”.
Bene, che ritorno dell’investimento ha questa attività? Spesso bassa, perché le pubblicazioni che si ottengono sono poche e spesso magari non vengono neanche realmente lette. In più, lato SEO avviene un’altro fenomeno: contenuti duplicati per molti publisher che pubblicano il comunicato, in quanto è identico.
Indice dei contenuti
L’ufficio stampa 2.0 per la Link Earning
Questa attività potrebbe però essere più profittevole se si facesse attenzione ad alcuni fattori a cui è solitamente interessata un’agenzia SEO.
Innanzitutto quando può essere utile un ufficio stampa alla SEO? Sicuramente ogni qualvolta si sia realizzato un contenuto che ha caratteristica di notiziabilità, locale, nazionale o per uno specifico settore di riferimento.
Da questo punto inizia già la collaborazione dell’ufficio stampa.
1. Creazione della media list.
La media list contiene la lista di siti web e testate giornalistiche da contattare, con un contatto mail o telefonico della persona/giornalista di riferimento. Se questa attività dovesse essere fatta in ottica SEO, la media list dovrebbe includere anche altri fattori legati alla qualità dei siti da contattare, come:
- Domain Authoriy, TrustFlow e CitationFlow o Ahrefs Rank. Sono metriche SEO messe a disposizione dai migliori tool di analisi link e forniscono un punteggio qualitativo dei siti da contattare;
- stima del traffico organico e complessivo: fornito da tool quali SEMrush e SimilarWeb;
- se il sito inserito ha già un link in uscita verso il sito dell’azienda cliente per la quale si sta praticando l’attività di ufficio stampa.
Queste informazioni permettono già alla base di scremare la media list orientandola maggiormente ai fini SEO.
2. Il Comunicato Stampa
Questa attività fatta in ottica SEO potrebbe essere rivoluzionaria. Anziché inviare un unico comunicato stampa a tanti prospect, si potrebbero creare tante varianti (magari molto simili, ma con contenuti unici) da inviare ai siti target. In questo modo si eviterebbe la pubblicazione di tanti contenuti duplicati.
L’attenzione al link
Per mia esperienza ho visto raramente comunicati stampa con link inseriti nel testo. Considerate che molto spesso i redattori o i giornalisti che pubblicano il comunicato stampa si limitano a fare copia e incolla del testo. Se fosse inserito il link al contenuto da promuovere, sicuramente aumenterebbe la possibilità di avere la pubblicazione del testo, ma soprattutto, di acquisire il prezioso link.
3. La Cartella Stampa
Anche questo aspetto può essere ottimizzato. Se il contenuto da promuovere è, ad esempio, un’infografica, la cartella stampa deve contenere i file statici, eventuali immagini e l’embed code da utilizzare eventualmente per ripubblicare velocemente il contenuto.
4. Conferenza Stampa
Coltivare il rapporto con i giornalisti è fondamentale, il rapporto umano vale moltissimo e può essere anche questa un’occasione per rimarcare l’attenzione al link alla persona che poi si occuperà della redazione o pubblicazione dell’articolo.
5. Follow-Up
Quest’ultima è un’attività spesso non contemplata dagli uffici stampa, ma utilizzata nelle strategie di Digital PR. Il cosiddetto “richiamo” del prospect in tutti quei casi in cui non si è avuta risposta o qualora non ci sia stata una pubblicazione o, ancora, non sia stato inserito il link.
L’attività di follow up, se ben eseguita, può infatti portare a un recupero anche di un 50% dei risultati conseguibili.
fonte immagine: PR Strategy for Digital Marketers
Uno dei pochi articoli che ho trovato su web che tratta le attività di ufficio stampa come una disciplina a parte. Secondo me un SEO dovrebbe farsi affiancare da chi ha i contatti e sa gestirli, perchè per le due figure a mio avviso ci vogliono competenze diverse. Il problema è che spesso chi fa ufficio stampa non fornisce liste di siti con cui è in contatto, figuriamoci se ti dice anche tutti i vari parametri SEO! Per cui rimane il dilemma: se non hai i contatti te li devi fare con anni di lavoro, se ti rivolgi a un ufficio stampa ti devi fidare alla cieca perchè non saprai mai in anticipo dove sarai pubblicato e che link ti arriveranno, e questo è anche pericoloso!