Social Media Marketing

Twitter vicina alla cessione, cosa potrebbe accadere?

Le vicende che hanno interessato Twitter nelle ultime settimane, in particolare le insistenti notizie della sua crisi, accompagnare da ingenti tagli al personale e culminate poi in una formale richiesta di vendita, hanno lasciato in noi fruitori assidui un po’ di grattacapi.

In particolare: come mai un canale che sentiamo esser determinante nelle nostre vite – io personalmente accedo almeno 3 volte in un giorno – possa arrivare ad una situazione di questo tipo? Cosa potrebbe succedere se il Social celeste passasse in mani sbagliate, o meglio dire con differenti idee di business?

Eppure non parliamo di un canale che versa nella crisi più nera. Una ricerca di eMarketer ha analizzato i dati di crescita del canale ed ha evidenziato come, da inizio del 2016, Twitter abbia conosciuto un’aumento sostanziale di iscrizione.

Si parla attualmente di una crescita entro fine anno di quasi l’11%, quasi un punto e mezzo in più rispetto all’anno precedente, e le proiezioni per il 2020 non parlano di uno stallo o di un crollo del canale. Si presume si verificherà una flessione nella crescita, portando in media ad un decremento di quattro punti nelle iscrizioni, ma questo non vuol dire che il canale smetterà di esser attivo o arriverà ad una fase di stallo. Ecco perché ad oggi una notizia di cessione ci sembra abbastanza stridente con l’effettivo scenario a cui assistiamo.

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Crescita di Twitter entro il 2020

Non conosciamo le dinamiche economiche interne al canale, ma l’ipotesi più credile che possiamo formulare, riguardo questa “crisi”, è che il fattore “monetizzazione” rappresenti il reale punto debole del canale.

Da quando è stato lanciato in borsa Twitter ha dovuto dare “sicurezza” ai propri investitori, e quale modo migliore è se non quello di garantire un revenue dagli adv? Anche se appare nella top10 per Digital Revenue Ad, evidentemente non si riesce a trovare una formula migliore che renda tutte le spese sostenibili e che maturino crescita nel tempo.

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Anche in borsa non se la passava tanto bene.  Il titolo è stato in una situazione altalenante per diversi mesi, ma osservando il grafico di oggi, con il solo annuncio di Twitter in vendita, ha fatto balzare le quotazioni in borsa portando il titolo ad un rialzo del ben 23%.

Che sia questo che vogliono gli investitori? Un cambio di rotta? Lo scopriremo, solo vivendo (cit.).

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Il futuro dell’uccellino

Intanto, in questo post cerchiamo un attimino di fare il punto della situazione, dando un fondo non solo economico alla questione e cercano un po’ di immaginare cosa potrebbe succedere in un vicino futuro a questo prezioso canale.

Tra i papabili acquirenti che si son fatti avanti per primi sono i soliti noti. Troviamo Facebook, che già tempo fa aveva avanzato una ipotesi di acquisizione proponendo 500 milioni di dollari (ma non scherziamo!) – il social vale molto ma molto di più!- il grande Google che ha bisogno effettivamente di una revisione totale del suo corredo Social e poi troviamo Microsoft che ha già soffiato Linkedin ed ha bisogno di arricchire la collezione.

Oltre ai top dei top in ambito Social Web i rumors citano tra i papabili anche Salseforce, quella più gettonata anche per comunione di intenti, ma appaiono anche nomi impensabili come Disney che pare si sia proposta per l’acquisizione, ed anche Apple.

Quel che è chiaro, che entro la fine dell’anno il social potrebbe cambiare padrone, si sta aspettando forse solo l’acquirente che sborsi i 30 miliardi di dollari che ha richiesto Dorsey?

Non lo sappiamo. Goldman Sachs sta raccogliendo le offerte, ma difficilmente si potrà raggiungere la somma richiesta, considerando che una valutazione ottimistica porrebbe il reale valore di mercato tra i 16 e i 18 miliardi di dollari, considerata la crisi in cui si trova.

Quali potrebbero esser i futuri scenari in vista dell’acquisizione?

Twitter acquistata da Google

Se il padre adottivo di Twitter sarà Google immaginiamo un nuovo rilancio del canale in ottica orientata ad ubn miglioramento delle news in realtime sul motore di ricerca. Vedremmo ritornare massicciamente i twitt nello streaming e un’integrazione completa del canale con il motore di ricerca.

Immaginiamo hashtag nelle SERP, a cui verrà affiancata magari una nuova disciplina, la TEO (Twitter Engine Optimization), che si occupa di posizionare hashtag, a suon di links dai twit e menzioni da big brand, ed i profili avrebbero un title e un description, pieno zeppo di parole chiave per rankare meglio. O ancora, maggior valore per il link inseriti nella bio, che puntano a siti personali,e nuovi profili ufficiali, verificati con procedura di con tag specifico tipo rel author.

Twitter acquistata da Facebook: il Social Web nelle mani di UNO

Se fosse il grande Zuckerberg a fare l’acquisizione probabilmente la situazione sarebbe tra le migliori. Con l’esperienza che ha Facebook in Advertising e integrazione tra canali, potrebbe essere la svolta che risolleverà le sorti del canale.

In questo caso immaginiamo, come già avvenuto con Instagram, che il canale conserverà tutte le sue caratteristiche e la sua natura, ma che si opererà su un potenziamento e miglioramento delle sponsorizzazioni e maggiore attenzione la si darà alla stesura di un più accurato studio di algoritmi di ordinamento dei twit, orientati alle preferenze degli utenti. Probabilmente i trending interni al canale Facebook potrebbero avere un corrispettivo con quelli di Twitter e immaginiamo anche una importante integrazione dei canali a livello di sharing tra pagine. Ipotizzabile anche la creazione di due profili differenti per utenti e pagine: business e private.

Twitter acquistata da Microsoft: tutto cambia, niente cambia.

In questo caso abbiamo un pregresso: l’acquisizione di Linkedin e non abbiamo visto grossi cambiamenti, almeno sino ad oggi. Con Microsoft al comando il canale potrebbe avere una versione desktop integrata con Skype, qualcosa potrebbe smetter di funzionare ogni tanto, ma non immaginiamo grossi stravolgimenti.

Twitter acquisito da Apple. Ipotizziamo nuovi Ads molto preformanti, ma ad un costo esagerato! O un iPhone Blue ed.?

Twitter e Disney, il paese dei balocchi! Un social per genitori e bambini?


Al di là di queste ipotesi talvolta fantasiose, Twitter è uno strumento di marketing essenziale per molti utenti, ma soprattutto per molte aziende. Non si può pensare, ad esempio, ad un evento in diretta (Tv, offline, meeting di business) senza immaginare la lettura “real time” fornita da Twitter.

Perdere un canale, o essendo meno melodrammatici, snaturare un canale come questo significherebbe strappare la quotidianità, la vita vissuta in diretta attraverso le parole, uno streaming di fatti vissuti essenziali ma veritieri, non mediati ne filtrati. Twitter ha lanciato i suoi hashtag, replicati da molti, i suoi TopicTrend, replicati da molti, le sue menzioni con @, replicate da molti.

Twitter ha dei primati incredibili in termini di comunicazione online, ha permesso di superare molte barriere nel rapporto umano, e quelle tra comuni utenti e big brand o personaggi.

Il nostro augurio? Che qualunque sia il suo futuro, il canale si conservi e preservi così come l’abbiamo conosciuto e visto crescere, perché è questo il tipo di comunicazione che nessuno garantisce in rete e di cui abbiamo veramente bisogno!

Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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7 risposte a “Twitter vicina alla cessione, cosa potrebbe accadere?”

  1. Franco Iacovelli ha detto:

    Bel post, dati molto interessanti.
    Per quanto riguarda l’acquisizione di LinkedIn da parte di Microsoft penso che vedremo grandi cambiamenti. Ricordiamoci che anche Lynda è di LinkedIn e quindi di Microsoft… E poi, appunto, c’è Skype. Microsoft sta lavorando lentamente su queste cose ma può fare tanto. Se lasciano più o meno le cose come stanno perdono un’occasione enorme.
    L’acquisizione più interessante, secondo me, sarebbe da parte di Apple, che finalmente diventerebbe “social”. Quella più probabile rimane, comunque, Google…

    • Ho letto in circolazione che i papabili sono proprio proprio Microsoft e Disney. Microsoft però, seguendo l’osservazione di @AndyT90:disqus forse potrebbe aver esaurito il budget (dato l’investimento in Linkedin di 18 mld), per quanto riguarda Linkedin si muove molto lentamente come azienda e sui Social viaggia tutto in modo accelerato e forse non si sta muovendo nella direzione giusta. La vedo lontana da Twitter, anche Disney la trovo fuori contesto.

      Seguiremo le evoluzioni!

  2. AndyT ha detto:

    Chissà!

    Personalmente spero che Twitter riesca in qualche modo a conservare la propria indipendenza; ma se ciò si dimostrasse impossibile, tiferei per Google – il candidato più “forte”, secondo me.

    Infatti, Salesforce mi sembra troppo business-oriented per una piattaforma dove spopolano i fandom e i poeti, mentre Microsoft dovrebbe aver già esaurito il proprio budget-acquisti di quest’anno dopo la maxi-acquisizione di LinkedIn.

    Che dire dell’opzione Disney? Sarebbe un accordo… da favola 😀

    • Ahah! Divertente punto di vista, ma altrettanto realistico. Effettivamente se dovessi scegliere tra i pretendenti, preponderei per Facebook (anche se mi sta stretto il fatto che debba concentrare tutto nelle sue mani) o Google, che ha davvero bisogno di affacciarsi nel mondo Social da una porta principale! 🙂

      • AndyT ha detto:

        Come fan accanito di Twitter, forse non dovrei scriverlo, ma… penso che FB ora come ora abbia di meglio a cui pensare – ad esempio, “strangolare” Snapchat!

        • Ahah! Verissimo, ma come ben sappiamo Facebook ha le mani in pasta un po’ su tutto e non dimentichiamo che già mostrò interesse facendo una proposta anni fa.. forse ancora oggi sarà interessato, anche se le cifre sono davvero consistenti! Vedremo!

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