Twitter Rank? Un futuro vicino possibile
L’obiettivo di ogni canale sociale è indubbiamente quello di riuscire a fornire informazioni in maniera completa ai suoi utenti ed al contempo garantire che, il contenuto visualizzato, poi possa esser in linea con gli interessi propri degli utenti oltre che esser uno spaccato veritiero su quello che si sta discutendo in rete.
Dei parametri per definire il successo di un contenuto, ad esempio, potrebbero essere:
- l’importanza della notizia, parametro connesso al fatto che tratta argomenti freschi, dunque degni di rimbalzare all’attenzione dell’utente che accede la prima volta in un giorno al canale;
- pertinenza con gli interessi del profilo, parliamo di notizie che siano in linea con il reale interesse che l’utente mostra nel conoscerle. In questo caso per far si che il proprio streaming sia il più ottimizzato possibile si può far affidamento su una selezione dei contatti iniziali, in modo che si ottengano solo contenuti provenienti da persone che parlano di quegli argomenti, o affidarsi agli strumenti offerti dal canale, come ad esempio cerchie o liste, che permettono di ottenere dei flussi di informazioni personalizzate per argomento;
- engagment effettivo raggiunto, parliamo di notizie che per il buzz generato e per i consensi ottenuti risalgono nei profili ottenendo una maggiore visibilità.
Queste metriche hanno l’essenziale motivo di rendere l’utente più partecipe sul canale ed aumentare il suo tempo di permanenza per far si che il canale stesso diventi un punto di riferimento quotidiano per aggiornamenti o la scoperta di nuove risorse.
Cambiamenti in vista per Twitter: nasce Twitter Rank
Tempo fa siamo stati protagonisti del lancio dello Story Bumbing e il Last Actor che su Facebook hanno permesso a contenuti di maggior discussione, correlati alle interazioni più vicine con gli utenti “vicini”, di emergere nello streaming del canale.
La notizia fresca fresca è che oggi anche Twitter sta pensando di seguire l’esempio. Sembra che il social si stia spianando la strada per cercare di organizzare meglio i contenuti visualizzati dagli utenti. Come dargli torto?
Se ci riflettiamo, ad un aumentare del numero dei follower su Twitter, c’è sempre più una crescente e difficile raccolta/lettura di contenuti maggiormente discussi che magari interessano, ma che difficilmente balzeranno all’occhio se non si è costantemente connessi al canale.
Questo Twitter l’ha capito, è chiaro. Una avvisaglia l’abbiamo già avuta. Con la feature “mentre non c’eri” si è segnata una nuova fase per la navigazione tra i tweet sul profilo, essenzialmente è un assaggio di quanto, ottenere delle informazioni già twittate ma non ancora consultate, possa portare alla scoperta di contenuti tendenzialmente interessanti nati durante la propria assenza dal canale.
Quel che cambia oggi è che sembra proprio che si stia studiando una sorta di Twitter Rank, un algoritmo che consenta di ordinare i contenuti sociali secondo un’ancora non precisata metodica.
È plausibile che il jump del tweet sarà determinato dal livello di engagement del post, almeno così sembra di intuire dagli screenshot realizzati da Motherboard .
Un sistema di reverse-chronology
Stando a quanto visionato i tweet lanciati anche a distanza di ore verranno visualizzati al top delle discussioni, mischiati con i più recenti, meritevoli di aver ottenuto un numero elevato di “like” o di retweet/menzioni. È stata definita “reverse-chronology”, una cronologia inversa, ottimizzata e probabilmente più utile per la scoperta di nuovi contenuti, i più dibattuti, tra i tanti che scorrono disordinati nello streaming del canale.
Una scelta di questo tipo sarebbe la spiegazione anche del recente cambiamento del pulsante di apprezzamento cambiato da stella a cuoricino.
Ciaone ai cuoricini! Che ne pensate? Molto più coerente con il concetto di preferito! pic.twitter.com/vaUjmxVZJx
— Web In Fermento (@WebInFermento) 13 Agosto 2015
Una simile modifica infatti, la quale ha determinato anche un cambiamento del significato d’uso dell’azione da salvataggio nei preferiti a semplice consenso, suona come un incentivo in più per gli utenti al cliccare ed interagire con i tweet, una estensione delle azioni perseguibili sui post del canale, che influenzerebbero il valore di un post.
Dai piani alti di Twitter arriva la conferma:
“is an experiment. We’re continuing to explore ways to surface the best content for people using Twitter”.
Un messaggio insomma che fa capire come il canale si sta evolvendo e stia cercando sempre più di lavorare per dare agli utenti, ma forse anche una risposta per gli azionisti e gli advertiser, uno strumento più performante per sfruttare il canale.
Allo stato attuale sembra però che gli utenti che hanno in test la feature, non siano particolarmente contenti dello streaming ottenuto definendolo “impazzito”, “fuori servizio”.
Del resto, se ci pensiamo, un ranking sui tweet farebbe perdere quel senso di real time e di flusso delle informazioni in continuo aggiornamento, ma d’altro canto si avrebbe più spazio per contenuti meritevoli di esser messi in evidenza.
Il banco di prova sarà quando e se si deciderà di ufficializzare la modifica. Fino ad allora godiamoci il canale così come abbiamo imparato a conoscerlo.
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