Telegram Marketing: strumenti e possibili idee d’uso per le aziende
Il marketing online è sempre una sfida, una rincorsa al cambiamento e all’innovazione degni del panorama del web 2.0. Le strategie non sono mai univoche, si accavallano, si mescolano e si rigenerano prendendo forma e vita nuove per via del continuo e costante rinnovamento degli strumenti strategici di azione. L’obiettivo? È sempre unico: esser attuali e innovativi ed avere come principale focus l’individuazione e la scelta di quei tool che performino meglio rispetto all’utenza coinvolta.
Nelle strategie digitali è fondamentale riuscire ad intercettare non solo il pubblico all’ascolto, ma anche capire come esso si sta evolvendo rispetto a determinate tecnologie. In particolare diventa essenziale capire lo strumento “di moda” del momento, dove per strumento spesso si fa riferimento al canale, e studiare quanto l’adozione stia incrementando o diminuendo. Allo speech di ottobre al Social Media Strategies abbiamo messo in luce come siano le Social Chat App i nuovi strumenti di investimento per il futuro, quelli deputati al contatto azienda-utente online, per una serie di ragioni tra cui immediatezza, semplicità di utilizzo e gratuità.
Se canali come Whatsapp sono già abbastanza radicati, oggi vediamo come dal punto di vista marketing ce ne sono molti altri che si stanno facendo strada introducendo novità importanti e distintive. È il caso di Telegram che sta conoscendo un periodo di vero boom di diffusione, sia tra esperti del settore che tra le aziende vere e proprie. Possedere un profilo (attivo) su Telegram equivale all’aprirsi all’ascolto diretto con i follower e dialogare alla pari, ma in un ambiente più riservato e se vogliamo “privato”.
Ma quali le potenzialità di utilizzare Telegram per il marketing?
Indice dei contenuti
Un po’ di notizie
Ad oggi Telegram conta 100 milioni di utenti attivi (Fonte. Grazie a Giorgio Robino per la segnalazione) che inviano rispettivamente 12 miliardi di messaggi al giorno. Numeri molto appetibili se considerate anche le possibilità che offre il sistema.
Telegram infatti si differenzia molto dai classici canali di chat perché offre nuove, e più sviluppate potenzialità.
Oltre al classico invio di messaggi testuali, video, immagini, file audio registrati al momento o file (doc, zip, mp3, etc… fino a 1,5 GB ciascuno), offre innanzitutto la multicanalità. Essendo un sistema cloud-based, tutti i messaggi sono hostati al di fuori del proprio dispositivo fisico sono accessibili ovunque. Questo vuol dire che qualsiasi terminale si abbia a disposizione al momento, che sia smartphone, tablet e anche desktop, si è in grado di recuperare tutti i messaggi inviati.
Come se queste info non bastassero già a convincerci della qualità del sistema, Telegram garantisce che i messaggi “archiviati” in cloud, senza un limite massimo di spazio, siano crittografati, dunque protetti da qualsiasi tentativo di intrusione esterna e, soprattutto, siano eliminabili definitivamente, anche in automatico.
Quindi i segreti sono al sicuro! In più non ci sono limiti alla discussione in quanto – si assicura – si dispone di un data-center così ampio da garantire potenzialmente uno spazio di archiviazione personale. Queste sono le motivazioni plausibili per utilizzare il canale dal punto di vista personale e tecnologico, ma quali sono le altre motivazioni per abbracciare il canale?
Telegram per il marketing
Sicuramente tra le ragioni ci sono anche quelle che vanno al di là della logica puramente comunicativa tra privati e che rientrano nella sfera strategica d’uso del canale. Parliamo di Marketing con Telegram.
Gli strumenti messi a disposizione per le aziende sono poi gli stessi strumenti che possono utilizzare i privati, ma rivisti e riadattati alla logica commerciale/comunicativa. Parliamo di tre feature:
- gruppi e supergruppi;
- canali;
- bot.
1. I gruppi per la discussione
Innanzitutto ci sono gruppi e i recenti supergruppi. Questa feature permette di creare dei veri e propri gruppi di discussione che funzionano sotto la logica della chat raccogliendo un numero massimo di 200 partecipanti. I gruppi dal punto di vista marketing possono essere utilizzati per iniziative di breve durata e per, ad esempio, raccogliere adesioni per un evento che abbia un numero limitato di iscritti. Pensate ad un annuncio che reclama “i primi 200 che si iscrivono al gruppo Telegram nome_gruppo, parteciperanno ad una serata esclusiva”.
I gruppi hanno la caratteristica di permettere una interazione molto dialogata tra gli utenti consentendo l’invio di immagini, l’uso di hashtag, invio di file e audio ecc… insomma un vero e proprio ambiente di confronto. Altro utilizzo aziendale, anche se riservato, è quello di usarlo come strumento per dialogare internamente tra i reparti dell’azienda.
Novità. A gennaio, forse per esigenza dettata dagli utenti, sono stati introdotti i supergruppi che sono essenzialmente dei gruppi, ma con una più elevata capacità di partecipazione in numero di utenti, si sale a 1000. In questi casi c’è un numero molto nutrito di utenti e la gestione delle conversazioni potrebbe diventare un po’ difficoltosa. Dunque sull’uso dei supergruppi dal punto di vista aziendale è bene meditare un po’ di più.
2. I canali di follow
I canali invece rappresentano lo strumento più semplice di comunicazione che un’azienda può avere con i proprio follower. Essenzialmente è una evoluzione del concetto di newsletter, ma più raffinata. Il sistema funziona come bacino di raccolta di iscritti sul canale, volontari o utenti che si possono aggiungere manualmente (conoscendo il numero di telefono), che scelgono di abbonarsi alla ricezione degli aggiornamenti provenienti dal profilo amministratore, che dialoga a nome di un’azienda, ad esempio.
Con i canali ci sono benefici che con i gruppi non ci sono, uno è ad esempio quello di conoscere quanti utenti, tra gli iscritti, hanno effettivamente visualizzato ogni singolo messaggio, ottimo per sapere se e quanti utenti tra gli iscritti effettivamente utilizzano il canale.
Resta di base che, usando i canali, anche i messaggi possono esser di diverso tipo. Valgono sempre le regole di invio come per i gruppi o le chat. Tutti i formati sono ammessi.
3. I bot per l’intrattenimento e il customer care
Altra feature assolutamente interessante sia per l’intrattenimento degli utenti che per promuovere prodotti o servizi, sono i bot. Parliamo essenzialmente, come il nome ben dice, di automatisimi già esistenti – perché creati e messi a disposizione da terzi – o da creare in-house grazie alle APIs disponibili e aperte, che permettono un’interazione a query tramite “a riga di comando” con il sistema che produce come risultato una risposta coerente con la domanda iniziale.
Alcuni esempi disponibili, e che potete già testare, sono quelli dedicati alla richiesta di immagini divertenti dove, dopo aver aggiunto il bot e digitato un comando che suona come “/getgif parola_chiave”, permette di ottenere immagini in risposta o semplici gif.
Ma questa è solo una possibilità, ci sono anche i quiz di intrattenimento o alcuni bot che estendono le funzionalità delle chat, permettendo la ricerca di gif animate da allegare ai messaggio (bot: https://telegram.me/gif). E le feature sono infinite ed in espansione. Date un’occhiata qui e una sostanziosa lista italiana è disponibile qui.
Un modo utilissimo per usare i bot è per le FAQ di un’azienda. Pensate a quanto possa esser utile dal punto di vista della customer care, per dare un primo, importante, contatto all’utente per risolvere i dubbi più comuni sull’acquisto di un prodotto. O ancora potrebbero esser utilizzati in fase preliminare per aiutare l’utente a capire quale servizio, tra quelli disponibili, sia il più idoneo alle proprie esigenze.
Insomma queste sono le caratteristiche che questa favolosa Chat App ha, e di cui è necessario approfondirne le potenzialità. Tutte le aziende hanno la necessità di restare in contatto con i propri clienti e ascoltarli continuamente e Telegram rappresenta la vera alternativa per il modo di operare professionale, ricco e che può regalare una nuova esperienza al futuro, o attuale, cliente.
Infine, una nota anche etica al canale, che lasciamo qui come promemoria per il futuro (dovessero esserci passaggi di proprietà o cambiamenti), sembra che l’ideologia predominante di Telegram sia quella di garantire agli utenti un sistema di comunicazione al di sopra di tutte le logiche di mercato, al di là della monetizzazione e del tutto dissociato dall’idea di “costruire una base utenti” su cui poi lucrare. Come si legge nel sito, l’elemento monetizzazione non sembra contemplato, né per ora né per il futuro.
Le aziende commerciali si scontrano frequentemente con l’esigenza di compromettere i propri valori per avere una crescita finanziaria. Ecco perché abbiamo creato Telegram come progetto non commerciale. Telegram non è stato fatto per avere dei guadagni, non venderà mai spazi pubblicitari o accetterà investimenti esterni. Non può nemmeno essere venduto. Non ci stiamo costruendo una “base di utenti”, stiamo costruendo un messenger per la gente.
Se Telegram terminerà i fondi, inviteremo i nostri utenti a donare, oppure aggiungeremo funzionalità non essenziali a pagamento.
Telegram Marketing: case studies
Al momento non in rete non sono segnalati vere e proprie campagne di marketing di successo che hanno previsto solo l’utilizzo di Telegram. Gli utilizzi più comuni sono quelli legati al supporto clienti, alla gestioni di comunicazioni interne b2b (gruppi) e come una sorta di sostituto dei feed RSS.
Ovviamente comprendendo le potenzialità anche noi siamo sul canale! Non aspettiamo altro che ricevere una vostra visita, ed ovviamente un follow che non fa mai male, per poter restare in contatto direttissimo con voi!
Buonasera, io vorrei segnalarvi un ottimo canale dedicato alle principali notizie notizie presente sull’app telegram: https://t.me/notizieansa
Una unica app con tante funzioni, compresa quella di essere aggiornati su tutte le notizie!
Grazie per articolo e per la citazione.
Sì il MAU (Monthly Active User) Telegram è stato dichiarato a metà Gennaio da pavel Durov circa uguale a 100 Milioni. Vista la continua crescita di Telegram, ritengo che questo numero, va inteso come ormai consolidato/sorpassato.
BTW, Alcune mie considerazioni in articolo che ho pubblicato ad inizio Dicembre 2015:
– tecniche: su bots ed integrazione su gruppi e canali
– politiche: su visione e strategia di telegram e differenza da telegram (modello di capitalismo antagonista a quello global… rappresentato da Whatsapp/Facebook e big player profit-based):
https://gist.github.com/solyaris/a37ddc3d23b870550d66
grazie
giorgio
Salve, l’articolo è stato inserito sul canale @progresstelegram, spero sia di vostro gradimento.
Admin: *Robby*
bene, finalmente qualcuno ne parla 🙂