Social Media Marketing

Snapchat un approccio originale al Marketing e case study di successo

L’immane sforzo che le aziende devono fare oggi nell’online è, oltre all’esser competitivi e distintivi nel modo di promuoversi e comunicare, anche mostrare un approccio fresco, flessibile e attuale di adozione ai nuovi strumenti che via via si fanno strada nel panorama social.

Non fa più scuola il fatto che attualmente la promozione presidia a fondo il canale mobile e tutti gli strumenti ad esso connessi, come le Social Chat App. È passato già quasi un anno da quando in Italia si è iniziato a considerarli seriamente come un potenziale strumento promozionale e da quando si è visto un certo fermento nell’adozione, e con il tempo in molti stanno cominciando ad apprezzarne i benefici.

Whatsapp, Telegram o Snapchat, cito le più “quotate”, allo stato attuale delle cose rappresentano una delle priorità su cui investire ed una delle probabili fonti di ispirazione per campagne originali e innovative, lontane dal convenzionale.

Investire però non vuol dire solo spenderci del denaro, ma significa godere della possibilità di sperimentare e conoscere a fondo feature e potenzialità che possono poi diventare utili per il marketing.

Qualche dato su Snapchat e le ChatApp

I trend di ricerca non lasciano dubbi ed è proprio su Google Trends che rivela chiaramente come nel tempo l’interesse dell’utente si è sempre più spostato verso questi strumenti perché, diciamocela tutta, l’esigenza di comunicare in modo del tutto veloce, free e popolare sono tra le leve maggiori che spingono l’utente ad avvicinarsi ad un canale, proprio come avviene con le Chat App, e farle diventare indispensabili nella vita quotidiana. Ha forse quindi senso iniziare a parlare anche di Snapchat Marketing.

ChatApp confronto

Confronto sui trend di ricerca: Snapchat, Whatsapp e Telegram

SnapChat crescita

Trend di ricerca sulla chiave Snapchat

Italia ricerca Snapchat

Interesse regionale di Snapchat per l’Italia

 

Snapchat è, in ordine temporale, l’ultimo arrivato tra le social chat e che sembra stia conoscendo un periodo di vero fermento in termini di utenza e d’uso.

Lanciato nel settembre 2011 e partito un po’ in sordina nel nostro paese, oggi sta però diffondendosi in modo molto veloce tra gli utenti. Globalmente conta circa 150 milioni di utenti attivi (fonte: Statista), in crescita costante ogni anno, e sembra che il pubblico giovane sia quello più interessato all’utilizzo del canale. Come biasimarlo?

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La struttura del social, così come è stata concepita, è proprio a portata del pubblico definito millennials, ed effettivamente è proprio quello che ho notato approcciandomi al canale. Ahimé forse non sono più in target! Ma comunque riesce a coinvolgermi per alcuni aspetti.

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Anagrafica degli utenti di Snapchat

Ho passato il tempo, di un lunghissimo viaggio in treno, ad approcciarmi al canale, ma soprattutto a cercare di capire come potesse esser utile uno strumento del genere. Ovviamente in fase iniziale è il fattore intrattenimento che più ti coinvolge e ti spinge ad utilizzarlo: i filtri “Lens” sono troppo divertenti, gli sticker, i filtri sulle immagini, la voglia di fare un po’ di selfie (fattore cruciale dello strumento).

Passato il periodo di euforia, ho razionalizzato ed ho iniziato ad indagare su quali potessero essere seriamente le potenzialità del canale. E la risposta mi è arrivata da “Storie”. Non avendo ancora alcun amico tra i contatti, ho passato un bel po’ di tempo, e un bel po’ di Mb della connessione mobile, ad esplorare le storie proposte, per lo più provenienti dal mondo del gossip e dello spettacolo e dell’intrattenimento in generale.

Questo mi ha portato ad alcune riflessioni.

Snapchat Marketing: il fattore determinante è il tempo

Quel che rende il canale così “diverso” e quindi degno di essere utilizzato è l’”effimerità” del contenuto.

Ogni video, shot o contenuto creato e caricato all’interno del canale, ha una durata massima di 24 ore, trascorse le quali il contenuto viene eliminato e rimosso dal proprio profilo, ed insieme ad esso tutti gli apprezzamenti ricevuti, quindi se ne perde totalmente la tracciabilità, lo storico, se vogliamo anche l’engagement (metrica effimera anche essa) a meno che non si decida di screenshottarlo.

Quindi ogni volta si ricomincia dall’inizio, come se nulla è stato fatto in passato e si riparte con una “fedina social” totalmente ripulita.

I contenuti flash di Snapchat

Tendenzialmente, dunque, avendo un canale che opera in questo modo, Snapchat può assolutamente esser annoverato come canale in cui si producono solo contenuti Flash, ma intesi come fugaci.

L’elemento “flash”, se ci pensiamo, è una delle caratteristiche che permette ad un contenuto online di essere efficace e di funzionare soprattuto dal punto di vista promozionale perché è immediato, crea impellenza nel visionarlo e tendenzialmente non richiede un impegno elevato per chi lo fruisce.

Se a questo si aggiunge il fatto che si possano inserire e promuovere (Snap Ads) anche contenuti interessanti e di intrattenimento: BINGO! Abbiamo un prodotto che vince anche per il brand! Ecco, questo si che dona valore del canale.

Cosa mi stuzzica dal punto di vista marketing?

Quali le caratteristiche dello Snapchat Marketing?
Un canale che ragiona secondo questa logica dal punto di vista marketing è molto interessante. Il fattore tempo pone nell’utente affezionato, o comunque in colui che ha maturato una certo legame con il brand, la necessità di visualizzare quel contenuto effimero perché potrebbe sparire da un momento all’altro, innescando un procedimento quasi maniacale di scoperta.

Questa è forse una delle ragioni che sta spingendo sempre più personaggi pubblici ad esser presenti sul canale. Il fatto di sapere che essi pubblicheranno un contenuto, ma che questo abbia una durata limitata nel tempo è molto incentivante!

Ragionando un po’ più dal punto di vista pratico, per un’azienda che volesse approcciarsi a Snapchat, vedo lo strumento molto ben inserito nel contesto dello storytelling quotidiano, quello verace e vissuto, e nel marketing puramente promozionale.

  1. Storytelling. Per quanto riguarda lo storytelling lo idealizzo come raccontare con gli occhi di un brand quello che si sta svolgendo al momento: un’escursione, la preparazione di una ricetta, la filiera di produzione di un prodotto, il mostrare una festa patronale o ancora piccole pillole come consigli aziendali o di makeup. Ecco l’approccio “raccontato” secondo me si sposa in modo ottimale. Del resto è proprio Snapchat che suggerisce questo modus operandi nelle sue guideline di business.
  2. Commerciale. Ma lo strumento lo immagino anche molto orientato al fornire benefit esclusivi agli iscritti come sconti temporanei, di 24 ore, magari limitati e fruibili solo da utenti che utilizzano Snapchat, o la creazione di prodotti vendibili solo attraverso il canale secondo il formato del temporary shop.

Ma è recente anche la notizia del lancio della pubblicità tramite Snapchat, Snap Ads un vero e proprio pacchetto dedicato al business che premette di creare Sponsored Lenses brandizzate, filtri pesonalizzati a nome del brand da applicare sui selfie, ma anche Sponsored Geofilter filtri brandizzati ma localizzati nell’area in cui viene creato lo Snap e Campagne Ads vere e proprie che si concretizzano in mini video ad.

Snapchat Marketing ed i brand che lo amano: 5 case study

Ci sono già diversi brand americani che hanno abbracciato Snapchat per creare campagne non convenzionali. In linea di massima possiamo dire che lo strumento è stato utilizzato per il lancio promozionale di nuovi prodotti, nuove serie o per rafforzare l’immagine di marca.

Tutti però hanno come unico scopo intrattenere e far sorridere il partecipante. Vediamone cinque che mi hanno particolarmente colpito.

1- Kraft Macaroni & Cheese Lens

Una delle campagne più interessanti che ho trovato, perché in formato gaming, è quella creata da Kraft di qualche mese fa.

Il brand ha creato una Sponsored Lens Campaign creando un filtro per la fotocamera brandizzato che essenzialmente permetteva agli utenti di giocare interagendo con la fotocamera simulando l’azione di mordere dei maccheroni al formaggio, oggetto della promozione.

In 24 ore Kraft Macaroni & Cheese Lens ha raggiunto 20 milioni di Snapchatter coinvolgendoli per ben 40 milioni di partite di gioco, con un tempo di permanenza medio di 20 secondi ed uno totale in termini di visualizzazioni di 28 milioni.

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2- Lowe’s “In a snap”

Campagna carina creata dalla Lowe’s catena di negozi specializzati nel bricolage che ha pensato di utilizzare Snapchat per avvicinare i millennials ai lavori domestici in una campagna chiamata “In-a-Snap”.

Ecco che sfruttando Snapchat Storie e l’azione di “tap” ha permesso di creare dei video interattivi che simulassero l’installazione di una mensola o la costruzione di un tavolo. Un’idea semplice quanto carina per coinvolgere il pubblico.

3- Fox’s Sponsored Snapchat Lens

Ancora l’uso dei Lenses sulla fotocamera per la campagna di Fox lanciata per la premiere di Empire. Una volta sbloccata, la Lens permetteva di immergersi in uno studio di registrazione con tanto di cuffie, microfono e musica di sottofondo al fine di creare mini video in cui metter in luce la propria performance canora.

In totale la campagna ha raggiunto 61 milioni di visualizzazioni, 27 milioni di utenti hanno sbloccato il filtro e in totale sono stati prodotti 31 milioni di Snap con il filtro brandizzato.

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4- Gatorade: The Super Bowl Snapchat Dunk Lens

E ancora, divertentissima la campagna di Gatorade che, nonostante non abbia un account ufficiale, ha creato un filtro sponsorizzato raffigurante un secchio di succo virtuale che viene versato sul malcapitato che decide di attivarlo. Carino!

5- Domino’s Pizza

Infine una campagna che abbraccia il cinema. Lo staff olandese di Domino’s Pizza ha pensato di sfruttare lo strumento Storie per creare un mini film della durata di 2 minuti in cui succedono cose incredibili nel tragitto dalla pizzeria alla consegna, arrivano persino gli alieni!

Un video assolutamente amatoriale e realizzato con mezzi di fortuna ed al contempo creativo, ma che pare abbia attratto molto i follower ed insieme a questo anche un aumento degli ordini.

Come abbiamo visto da questa carrellata, si capisce che lo strumento permette qualsiasi tipo di creatività, anche se dura solo 24 ore!

Ma vale la pena tener sott’occhio lo strumento perché risulta particolarmente coinvolgente e attrattivo, un modo alternativo di interessare gli utenti con contenuti a scadenza.
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Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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4 risposte a “Snapchat un approccio originale al Marketing e case study di successo”

  1. Simona ha detto:

    Ciao Maria Pia, ritengo anch’io che sia molto interessante questo articolo! Ti chiedo una conferma.. in Italia non è ancora possibile usare Snapchat come adv, è corretto?

  2. Nicola Bano ha detto:

    Ciao Maria Pia, molto interessante questo articolo, ma continuo a non capire l’utilità di Snapchat (sarà probabilmente un limite mio) per il marketing. Voglio dire, gli esempi che hai riportato sono sicuramente interessanti, ma parliamo di grossi brand che partono già da una base di awareness non da poco e dispongono sicuramente di grossi budget… Insomma sembrano quasi più degli esercizi di creatività che delle vere campagne con un risultato effettivo misurabile. O sbaglio? Mi domando invece, per chi vuole effettivamente fare brand awareness o lead generation se esiste una strada praticabile…

    • Ciao Nicola,
      grazie per il tuo commento. Guarda io non parlerei di grossi brand o di grandi budget, secondo me bisogna partire da una buona prima analisi iniziale che servirebbe a capire se gli utenti che popolano altri canali sono poi presenti anche su Snapchat, altrimenti meglio lasciar perdere in partenza.

      Analizzando altre campagne, di altri brand anche minori, ho notato che molto spesso la campagna Snapchat è appoggiata da una buona sponsorizzazione su altri canali sociali (Facebook e Twitter in primis, ie. BareMinerals), come se i brand effettivamente abbiano bisogno di un canale secondario per far conoscere l’iniziativa Snapchat e che non viva da solo. In più il canale soffre della mancanza di un monitoraggio anche a lungo termine, visto che i contenuti si auto-distruggono, difatti quindi possiamo misurare i risultati in modo superficiale (le views). Il fatto che ci si appoggi a canali secondari mi fa supporre che possa esser un modo per misurare effettivamente quanto movimento riescono a generare sul canale. In quanto all’utilità, per quello che ho visto operativamente, mi sembra che venga utilizzato come canale per “urlare” l’arrivo di novità, fare scalpore o generare entusiasmo intorno ad un prodotto in uscita. In questo pare che il canale funzioni e sia utile.

      Non dimentichiamo che comunque il canale ha “Storie” che mi sembra un tool promozionale più ad alto livello rispetto a Lenses o i classici shot. Forse con questo formato è consentito parlare di awarness o lead.

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