SEO

Search Intent e clic: come scegliamo su quali risultati di ricerca cliccare

Sappiamo benissimo che essere posizionati nelle prime tre posizioni su Google per una parola chiave di interesse, permette di aggiudicarsi gran parte del traffico organico degli utenti, perché, lo si dice ormai da alcuni anni, difficilmente oggi tendiamo a navigare oltre la prima pagina di risultati proposta dal motore di ricerca. Questo avviene anche grazie alla costante evoluzione dello stesso, in grado ormai di fornire risposte sempre più precise,direttamente nella prima metà schermata dei risultati, in alcuni casi anche estraendole direttamente dalle pagine web, senza la necessità, per l’utente, di dover cliccare e aprire una pagina web.

Sarebbe interessante avere però, una idea più precisa di cosa sia in grado di influenzare la scelta di clic degli utenti. Avere questi dati a nostra disposizione non è possibile, a meno che di avere la fortuna di essere un’analista che lavora per Google a Mountain View. Si può però procedere con interviste a campione per sondare il comportamento d’uso di Google da parte degli utenti.

Questa è stata l’idea di partenza di un’indagine realizzata da Ignite Visibility che ha intervistato 500 persone di età compresa fra i 25 e i 60 anni e questi che propongo di seguito sono i punti più importanti emersi dalla ricerca che, effettivamente aggiunge una serie di utili informazioni al settore.

I risultati organici sono ancora preferiti a quelli a pagamento

La maggior parte degli intervistati non presta attenzione agli annunci nei risultati di ricerca. Circa l’85% preferisce fare clic sui risultati organici e il 66,7% ha risposto che se Google aggiungesse più annunci ai risultati avrebbero meno voglia di usare il motore di ricerca.

Il contenuto scritto è ancora quello che riceve più clic

Nonostante la crescente enfasi sulla produzione di video e immagini, il 55% preferisce ancora vedere i contenuti scritti nei risultati di ricerca.

L’utente non conosce il funzionamento del targeting degli annunci

Il 62,1% non aveva idea del perché Google gli stesse mostrando determinati annunci o perché fosse inseguito da quelli di retargeting.

La prima posizione su Google non è tutto

Sì, il posizionamento più alto si accaparra sicuramente gran parte dei clic, ma la maggior parte degli intervistati ha esaminato più di tre risultati di ricerca prima di decidere di fare clic.

Un brand riconosciuto influenza la decisione di clic

Il 55%, ha affermato che farebbe clic solo su un brand che conosce nei risultati di ricerca, mentre il 44,9% continuerebbe a fare clic indipendentemente dal fatto che conosce o meno il brand.

Il meta description è determinante nella scelta di clic

Le meta descrizioni rimangono un elemento SEO fondamentale. Alla domanda su quale fattore abbia l’impatto più significativo sulla decisione di fare clic su un risultato, il 62,9% ha risposto che era la descrizione, anche al di sopra del titolo dello snippet, rappresentato dal title tag. Sarebbe comunque utile ricordare, che il meta description non è fattore di ranking e non è l’unico campo dal quale Google può estrarre del testo da inserire nello snippet dei risultati di ricerca.

La maggior parte degli utenti è soddisfatta dei risultati della ricerca

Il 72% ha risposto che il motore di ricerca era per lo più accurato nell’abbinare le proprie query ai risultati di ricerca. A questo si aggiunge anche il fatto che il 55% degli intervistati vede nelle features delle Serp (es. i featured snippets) un miglioramento dei risultati di ricerca.

Le risposte veloci e accurate sono i fattori più importanti nei risultati di ricerca

Credo che questa sia la sezione dell’indagine più interessante per chi fa SEO. Quando agli intervistati è stata fornita la ricerca di esempio “Come riparare il lavello della cucina“, è stato poi chiesto quanto fossero importanti gli elementi specifici nel risultati di ricerca.

Ecco quanto emerso:

  • Risponde rapidamente alla mia domanda: il 48,9% lo ha valutato molto importante
  • È una risposta molto approfondita: il 40,3% lo ha valutato molto importante
  • Ha un video: il 24,2% lo ha giudicato importante e il 24,2% lo ha giudicato molto importante
  • Ha una sezione FAQ: il 26,1% lo ha giudicato importante, seguito dal 25% che lo ha giudicato molto importante
  • Ha delle immagini: il 30,9% lo ha valutato molto importante
  • Fornisce informazioni: il 30% lo ha valutato molto importante
  • Ha pulsanti di condivisione: il 36% lo ha valutato per niente importante
  • Ha un autore con una bio: il 31,9% lo ha valutato per nulla importante
  • La pagina si carica rapidamente: il 40,9% lo ha valutato molto importante
  • Ha una data nella pagina: il 25,5% lo ha giudicato importante, mentre il 23,6% lo ha giudicato molto importante.

Risposte rapide e approfondite in pagine che si caricano rapidamente, sembra essere ciò che l’utente desidera oggi quando sceglie quale risultato cliccare su Google. Ciò conferma dunque, che se non rispondiamo alla domanda dell’utente già dal primo paragrafo di testo (occhio alle introduzioni di 200 parole) e, per di più, abbiamo problemi di caricamento della pagina, potremmo finire nel non essere mai ben posizionati in Serp per le parole chiave che ci interessano.

È possibile visionare l’intero report di Ignite Visibility a questo link. Che ne pensi di questi risultati? Vorresti leggere uno studio simile che riguarda solo un pubblico italiano?

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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