Sconti e offerte declassati come motivazione per seguire i brand sui social [RICERCA]
Sui social media esistono differenti modi per impostare la pubblicazione di contenuti si possono usare status, video, immagini, link esterni. In genere, tutte le strategie dovrebbero essere rivolte ad attirare l’attenzione dell’utente tra le miriadi di contenuti provenienti dalle pagine più disparate. Quando ci chiedono quale sia il miglior modo per comunicare attraverso i social network la prima cosa che diciamo è “utilizzare le immagini”. Perchè?
Semplicemente per tre motivi fondamentali:
- un’immagine parla più di uno sterile testo;
- un’immagine può colpire emozionalmente gli utenti;
- un’immagine diventa virale.
Ovvio non è solo una questione di inserire una immagine, quest’ultima infatti dovrebbe sapientemente essere scelta non solo in base alla qualità (fondamentale) e al contenuto rappresentato, che in un certo senso deve richiamare il testo, ma deve anche diventare il mezzo attraverso il quale riuscire a colpire la sensibilità del proprio target di riferimento (che dovrebbe già bene essere segmentato e conosciuto).
Tralasciando i profili social creati per attività noprofit o comunità, focalizziamo l’attenzione sulle aziende che usano i social per promuovere i propri prodotti. E’ conoscenza comune pensare che gli utenti decidano di seguire una marca su Facebook, ad esempio, per semplice spirito di aggregazione o partecipazione ai contenuti. Per una piccola percentuale potrebbe esser anche così, ma in realtà pare dominante la tendenza (sulla base di ricerche precedenti) degli utenti di seguire un brand per esser ricompensato in qualche modo.
Se ci pensiamo anche nell’offline è cosi.
Il processo mi sembra molto simile ai piccoli stand presenti nei supermercati. C’è la donnina che promuove il suo prodotto famoso, richiamando l’attenzione delle decine di migliaia di persone che scorrono davanti, i clienti si avvicinano si, ma quando? Quando viene dato loro un incentivo a provare/assaggiare o avere uno sconto sul prodotto. Tale azione non solo permette al cliente di sentirsi ricompensato a dovere e si sente lusingato dall’acquistare il prodotto ma genera nell’immediato un passaparola naturale: semplicemente offrendo in assaggio un prodotto, altre persone sono disposte a provarlo a loro volta solo per averlo visto fare.
Questo esempio, potrebbe essere la trasposizione del reale nell’online. Gli utenti si iscrivono a una pagina (si avvicinano a un prodotto) per ricevere assaggi, sconti o offerte speciali e lo fanno sapere ai loro amici (automaticamente nell’online e spontaneamente nell’ offline) ma pare la tendenza stia cambiando.
Una ricerca pubblicata da eMarketer ha analizzato tra il 2011 e il 2012, le motivazioni che spingono gli utenti a iscriversi ad una pagina su Facebook e in genere le motivazioni che lo invogliano a partecipare all’attività che la pagina stessa fa, confrontando i dati ottenuti con precedenti ricerche e i risultati ottenuti sono i seguenti.
Le motivazioni del like
Gli utenti quando decidono di seguire una pagina è perché c’è alla base una motivazione che li spinge a farlo. A quanto pare la più forte per cui gli utenti (59%) seguono un brand è perché già lo conoscono e quindi hanno già effettuato degli acquisti su quel prodotto, ma emerge che per il 45% degli utenti la motivazione è ricevere sconti e offerte e questo se vogliamo potrebbe essere un comportamento del tutto naturale: io do una cosa a te e tu ne dai un a me. Questi due dati percentuale sono interessanti perché invertono i risultati comunicati da precedenti ricerche che davano al primo posto gli incentivi come motivazione primaria e a seguire interesse verso il brand.
Tra le altre motivazioni, con percentuali meno rilevanti ma comunque degne di nota, notiamo che gli utenti mostrano sempre più la volontà di essere esclusivi e sentirsi importanti per l’azienda:
- il 38% si iscrive per avere la possibilità di conoscere in anteprima i nuovi prodotti in arrivo e l’apertura di eventuali nuovi store;
- il 27% si iscrive perché vuole restare in contatto con il brand;
- il 26% si iscrive perché vuole avere un contatto diretto con il brand.
L’engagement passa dal divertimento
Ma per fortuna social media non vuol dire solo ricompensa ma anche e soprattutto intrattenimento. Infatti, sempre da un’altra ricerca, si apprende che gli utenti tra le categorie di pagine disponibili si iscrivono più facilmente alle pagine di intrattenimento per il 48% seguito da ristoranti e pagine di riguardanti il cibo per il 43% e a scalare si preferisce seguire celebrità, abbigliamento e sport con percentuali intorno al 30%
Dato interessante è che proprio il fattore divertimento, diventa l’elemento cardine che spinge gli utenti a partecipare ai contenuti di una pagina e in questo le foto fanno da padrone. Il 44% degli utenti già iscritti a una pagina affermano di essere più invogliati a partecipare ai contenuti basati su immagini, pubblicati da un brand famoso. Seguono anche gli aggiornamenti di stato con il 40%, i contenuti video attirano il 37% degli utenti e infine il 36% interagiscono con post che contengono vignette, barzellette o le famose immagini dei meme.
Conclusioni. Un utente che si approccia ai social desidera innanzitutto avere un legame con l’azienda nato da una precedente fiducia o crearne uno nuovo sulla base di incentivi e sconti o come di suol dire del ritorno che l’utente può ricevere. Alla base però c’è un elemento fondamentale che è l’intrattenimento! Una pagina deve rallegrare e intrattenere, oltre che informare e rendere partecipe l’utente. Ecco quindi che ancora una volta “divertire emozionando” è una delle regole più importanti per la buona riuscita di una pagina social.
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