Raccontare storie (Storytelling) nel Web Marketing e’ possibile per qualsiasi azienda
Una delle cose che più hanno successo nelle strategie di web marketing è quella di raccontare storie. Come sappiamo, chi investe nel web (social media, blog, content, ecc.) dovrebbe puntare principalmente a sviluppare tre macro-obiettivi:
- a) ascoltare
- b) migliorarsi (come conseguenza dell’ascolto)
- c) raccontare storie
Il fatto di raccontare storie è in realtà una spesso sottovalutata strategia di marketing che permette di produrre senso e valore che possono portare al posizionamento di immagine di marca o di uno specifico prodotto/servizio. Nel web a nessuno interessa vedere un claim pubblicitario che ci invita ad acquistare un prodotto o meglio, non permette di definire quali dei tanti acquistare in una marea di prodotti o brand che appaiono praticamente identici.
Attraverso lo storytelling le aziende possono distinguersi dalle strategie di web marketing messe in atto dai loro competitor e arrivare a far parlar di loro il web (blogosfera e i social).
Indice dei contenuti
Lo Storytelling e il Content Marketing anche in settori ad alta competizione
Ci sono settori che per la loro natura sono ad alta competizione e spesso di difficile collocazione nell’universo dei contenuti e per i quali risulta essere davvero difficile raccontare storie producendo contenuti. Ci troviamo di fronte alle cosiddette “boring industries”.
Uno di questi settori può essere quello legato al gioco digitale che, oltre ad essere tra i più competitivi è anche uno di quelli per cui in pochissimi business riescono a produrre materiale informativo utile agli utenti/clienti e non soltanto.
Mi è capitato però di trovare un’eccezione alla regola. GiochidiSlots, dedica una sezione blog che passa in rassegna una serie di informazioni utili sul mondo del gioco online. Dalle ricerche sulle correlazioni tra ludopatia e i casinò online, a quelle tra videogames, gamification e slot machine.
Il blog è anche ricco di infografiche (vedere quella sulla storia delle scommesse sportive) e articoli informativi sulle novità del settore. A tutti gli effetti è un’area dedicata all’informazione e al content marketing che, può aiutare a rafforzare il brand e ad apportare valore utile per l’utente.
Cosa serve per riuscire a fare Storytelling?
Sicuramente molta creatività, voglia di distinguersi, di sposare il “non convenzionale” e di accettare sfide. Lo storytelling vincente è quello che rompe gli schemi dello stato attuale delle cose, quello che innova e viene fatto per la prima volta. Ciò che verrà dopo saranno solo imitazioni.
E’ così che ad esempio qualche anno fa vedemmo il primo blog tour che ambiva a promuovere una destinazione turistica (l’Umbria), puntando ad originalità di strategia e riscuotendo grande successo. Quelli venuti dopo hanno chiaramente avuto meno successo ma, capirete benissimo, erano imitazioni.
Oppure quelle aziende, molte piccole e senza budget eccessivi che hanno capito l’utilità del fare storytelling e iniziano ad aprire un blog, produrre video, realizzare infografiche o organizzare meeting settoriali.
Lo Storytelling è per qualsiasi azienda?
La mia risposta è SI, qualsiasi azienda può riuscire a raccontare storie. Anche la ditta di smaltimento rifiuti, l’azienda produttrice di termosifoni o di chiavi inglesi, qualsiasi azienda può produrre valore (online e offline) che utenti e potenziali acquirenti avranno voglia di consumare.
Alla base di tutto deve esserci la propensione a pensare fuori dagli schemi comuni e a ideare e produrre contenuti che vadano al di là dell’universo primario di destinazione d’uso o consumo di un prodotto o servizio, ma che ruotino attorno alle tematiche con le quali quel prodotto, quell’azienda vanno ad intersecarsi o ad entrare in contatto. E quindi ad esempio la ditta che smaltisce rifiuti può produrre contenuti relativi alla tematica ambientale (es. white paper periodici e geolocalizzati di andamento di crescita e decrescita della raccolta differenziata, infografiche statiche o animate sul processo di riciclo di un prodotto dalla raccolta alla trasformazione fino alla destinazione d’uso finale).
Raccontare storie, lo ripeto, è possibile per qualsiasi azienda, b2c o b2b, come ha fatto il Centro Edile Quartarella, azienda pugliese che ha ideato il contest “Bagni da urlo” che premia i “bagni da film horror i bagni passati di moda o che ormai hanno fatto il loro tempo; ma sopratutto premia la creatività e la stravaganza dei loro proprietari!”.
E’ possibile anche per un’azienda che ripara auto danneggiate, come la BallSystem s.r.l. che ha puntato ai fumetti per farsi conoscere.
Sempre nell’ambito turistico, degna di lode l’iniziativa di un piccolo paese svizzero, Obermutten, che per promuovere il turismo locale ha promesso di stampare le foto di tutti coloro che si sarebbe iscritti alla loro fan page e di appenderle ad un muro. Promessa mantenuta, come potete vedere nel video qui sotto. I risultati sono stati al di sopra di ogni aspettativa.
Certo, al di là del content marketing utilizzato come strategia per raccontare storie, deve sussistere anche la capacità nel promuovere tali iniziative ed ecco che al content marketing andrebbe unita una buona campagna di Digital PR che coinvolga blogger e gli stessi utenti/consumatori. 🙂
Thank you for the awesome content, it’s always appreciated
Fa sempre impressione vedere come lo storytelling si possa applicare ai casi più disparati. L’esempio del paesino svizzero mi era stato mostrato ad un seminario, ma fa sempre piacere da ri vedere, è incredibile quanto semplice e geniale sia stata l’idea alla base. Nel mio piccolo parlo anche io di qualche esempio di storytelling nel mio blog, non so se conoscete già gli esempi che riporto. Un saluto
Bellissimo articolo, complimenti Dario. Sarebbe da utilizzare per evangelizzare i clienti più scettici, che ne dici?
Grazie Paolo. Beh il mio obiettivo è anche quello, accrescere la fiducia nei clienti che dicono che queste strategie non servono a nulla o che per il loro business sarebbe inutile. Basterebbe cambiare mentalità e aprirsi a nuovi orizzonti, ma sappiamo benissimo quanto spesso siamo legati alle cose “tradizionali”.
Condivido su tutta la linea. Bellissimo il premio per i Bagni da Urlo, peccato che bisogna scaricare il pdf del regolamento per capire qual è il premio, mentre sarebbe stato più appetibile evincere la natura del compenso già dalla pagina principale del concorso.
eh lo so, quello è colpa di chi gli ha curato la comunicazione 🙂 Però parliamo della Puglia, in genere queste iniziative te le sogni qua 😉
Pensa qui in Sardegna. .. 😉
Salve, innanzitutto la ringrazio per aver citato la ns
iniziativa. Ci tengo a rispondere a questo ultimo commento, per spiegarvi le ns
scelte comunicative. Trattandosi di premi come buoni spesa che incentivano la
ristrutturazione del bagno, ritenevamo
opportuno, sul ns sito, spingere gli utenti a scaricare e leggere il bando del
concorso per comprendere con trasparenza le condizioni dei premi. Sul canale
più diretto di facebook abbiamo pubblicizzato con maggiore forza, ad esempio,
il primo premio e quello per tutti i partecipanti. Quindi la comunicazione tra
sito e facebook è stata volutamente integrata.
Altre novità bollono in pentola….stay tuned!
Se mi è piaciuto questo articolo? SI Tantissimo davvero. Condivido il tuo pensiero e credo che anche senza arrivare ad esempi così belli come quelli da te proposti tutte le aziende dovrebbero sforzarsi di trovare cosa raccontare di sè e delle proprie capacità. Questo è il futuro!
Grazie 🙂