Il valore della qualità sul web e nei social
Qualità è forse la parola che più di ogni altra circola tra gli addetti ai lavori che si occupano di gestire la promozione online di brand o prodotti. Concretamente difficile da ottenere se non dopo un processo lungo e accuratamente studiato, sostanzialmente la qualità è l’obiettivo comune comune per riuscire in qualche modo a rendere la promozione unica, ricordabile nel tempo e soprattutto finalizzata a convertire.
Ma che valore ha la qualità nel web?
Elevatissima! Una strategia di contenuti, un modo di comunicare o semplicemente un modo di operare seguendo elevati standard, incide in modo decisivo nel garantire una buona prima opinone dell’azienda e che tutto quello che l’utente vede, e cioè l’“aspetto fisico” dell’azienda in rete, sia esattamente quello che poi che essa rappresenta nella realtà. Buona presenza, buona reputazione, cattiva presenza, non considerazione.
Essenzialmente la qualità in rete può esser riferita a:
- all’idea che si è avuta per comunicare online e ritenuta vincente, studiata conoscendo il target che concretamente la visualizzerà;
- al prodotto realizzato, quando si fa affidamento a figure di altra professionalità e competenza che siano in grado di garantire un’adeguata rappresentazione dell’idea;
- alla comunicazione, cioè è la capacità dell’idea e della realizzazione di esser comunicati con un elevato livello di corrispondenza con il linguaggio del web.
Queste tre elementi che compongono la qualità dovrebbero andare a braccetto per garantire un successo globale del prodotto. Partorita l’idea vincente, realizzata in modo professionale e comunicata adeguatamente sono il trittico che permette poi di ottenere un risultato eclatante.
Non sempre tutti questi due aspetti lavorano insieme e non sempre la presenza di una garantisce la presenza dell’altra. Ci possono esser idee geniali realizzate in modo pessimo, o idee mediocri realizzate divinamente, quel che conta è il risultato di risposta del pubblico.
Ci sono casi di successo online, in cui qualità del prodotto e qualità dell’idea sono stati determinanti per il successo della campagna. Alcuni casi virtuosi li troviamo dal passato del web, negli adv, come quando Tippex per la sola promozione di un correttore è entrato nella storia per un contenuto di elevata qualità e dall’idea quanto semplice tanto coinvolgente.
O anche il mitico Van Damme con Volvo Trucks idea sorprendente, semplice ma che tutti continueranno a ricordare, stessa cosa per la campagna Evian. Tutti Adv che sicuramente ricorderete.
Queste campagne hanno in comune, oltre l’elevata qualità dell’idea e la realizzazione, hanno anche il fatto che sono state comunicate in modo adeguato sui diversi canali sociali, predisposti per altro in modo adeguato ad accogliere il messaggio, e da ognuno dei quali sono stati raggiunti importanti risultati.
Parlando più genericamente di qualità e non solo quella connessa a grandi campagne di Adv, che ovviamente hanno soldi e figure professionali che possono garantire successo, complessivamente nel web la qualità può e deve essere uno standard anche per chi non ha a disposizione grossi team e questo perché una qualità nella presentazione dei contenuti, garantisce anche una qualità di percezione dei servizi offerti.
Oggi come oggi una presenza online, anche per piccole attività passa dai social che spesso sono visti come “sito web” e diventano l’ancora di sfogo per riversare contenuti esterni focalizzati sulla promozione. Concettualmente ragionare in questo modo non è un male, dato che tendenzialmente permette di metter in luce una volontà di esserci nonostante i mezzi limitati, il problema è quando, senza parametri di confronto, non si fanno valutazioni adeguate sulle pubblicazioni e si pubblica “a manetta”.
Dunque il problema essenziale online è uno: non sempre quello che si riesce a promuovere è ben comunicato o lo si fa in modo adeguato, e spesso questo è legato principalmente alla convinzione che all’utente interessi leggere ad esempio il “menu di San Silvestro” o “il volantino delle offerte” e non osservare, conoscere e dialogare con la propria azienda preferita.
A livello umano agire comunicando in questo modo non è accettabile per un consumatore comune, figuriamoci per uno abituato al mondo social dato che è alla stregua del volantino lasciato per strada, nulla di più. Visto e gettato via.
Ecco quindi che è la qualità a fare la differenza. Ragionando come un utente ho provato a raccogliere le tre caratteristiche che secondo me offrono una chance in più all’azienda di comunicare con loro, in modo qualitativamente elevato.
Indice dei contenuti
Cura dell’immagine
Innanzitutto un’azienda che cura la propria immagine è un’azienda che lavora per la qualità. L’aspetto è tutto, dai social al sito è importante mostrare di avere cura dei propri biglietti da visita in rete, in questo, sono soprattutto i profili di social secondari che devono esser completamente in linea con gli altri canali e con il sito.
Dedicare del tempo iniziale a impostare tutto correttamente permetterà all’utente di qualsiasi canale di riconoscere l’identità del brand e seguirlo con piacere.
In più i contenuti scelti la fanno da padrone sui social. Anche foto amatoriali, ben fatte, possono dar lustro alla presenza online di una pagina, senza voler strafare. Un lavoro di questo tipo comunica umanità ma soprattutto voglia di mostrare e mostrarsi.
Cura della comunicazione
Probabilmente la maggior parte delle aziende PMI non ha un blog e, come detto prima si affida principalmente ai canali social. C’è però che l’uso dei canali social è molto spesso associato ad un uso personale del canale, da qui la motivazione per molte attività di usare il profilo privato a mo di business e, con l’obiettivo di raggiungere più persone possibili, si strafà con la pubblicazione ed ecco che accadono casi di uso eccessivo di hashtag o modi di comunicare obsoleti e dal linguaggio popolare.
Quel che basterebbe per non dare la percezione di qualcosa di superfluo è curare, con poco, il tono del discorso, intercettando pensieri e desideri dei lettori che con molta probabilità leggono e interpretare quel che desiderano maggiormente vedere dalla pagina.
Apertura al dialogo e confronto
Ovviamente quando si comunica tramite uno schermo, ed a nome di un brand, è importante lavorare anche sulla qualità della comunicazione. Sicuramente gli aspetti empatici devono dominare e il linguaggio deve assolutamente esser impostato sulla giovialità e l’educazione a maggior ragione nel caso in cui si verifichino delle crisi per il malcontento di alcuni.
In quest’ultimo caso la qualità è anche nel livello di comprensione del malcontento in discussioni che inevitabilmente si possono innescare su pagine e blog, ed effettivamente son questi i momenti che rappresentano il banco di prova per definire con che livello di professionalità si sta conducendo il lavoro.
Solitamente, lo rimarchiamo spesso, la comunicazione emozionale è quella che funziona meglio ed associare anche emoticon supporta e enfatizza il senso del messaggio, ascoltare e risolvere il malcontento lo aiuta a placarsi o spegnersi in pochissimo tempo.
Che valore date alla qualità di quel che comunicate nel web?
Vuoi dire la tua?