Potenzialità dei Video nel Social Web: utilità o futilità?
Negli ultimi mesi molti autorevoli siti di informazione sul digital marketing, come eMarketer, Forbes, Hubspot, ecc. hanno fatto notare come il contenuto video, sarà tra quelli su cui bisognerà puntare quest’anno e i prossimi.
Anche noi su questo blog, abbiamo ripreso la notizia e aggiunto alla crescita della produzione e fruizione dei video da parte degli utenti, anche altri trend importanti del digital marketing, come chat-bot e realtà virtuale, tra gli altri.
Il dato che indica la crescente importanza del video non è esagerata, ma ha delle reali motivazioni.
Da un lato sono le stesse piattaforme sociali ad attribuire crescente importanza ai formati video (Instagram, Snapchat, Facebook) e lo sviluppo tecnologico ne permette la crescita di utilizzo (il mobile). Dall’altro, è anche l’utente che tende a preferire determinati formati video e/o a scegliere piattaforme che permettono di creare e condividere contenuti video.
Vediamo alcune statistiche a dimostrazione dell’importanza crescente dei video.
- Entro il 2017, i contenuti video rappresenteranno il 74% di tutto il traffico Internet (fonte Kpcb);
- il 34% degli intervistati tra aziende B2C ritiene che i video saranno critici per il successo del Content Marketing nel 2017 (fonte ContentMarketingInstitute);
- gli utenti preferiscono guardare video di un prodotto anziché leggere qualcosa su un prodotto (fonte Animoto);
- eccetera.
Che i video siano importanti e che rappresentino uno dei trend del momento è dunque confermato. Questo però non per forza implica che tutte le aziende debbano produrli.
Produrre dei video ha dei pro e dei contro.
Tra i pro possiamo trovare:
- formato che riesce ad essere meglio apprezzato dagli utenti e dagli stessi social;
- capacità di mostrare l’azienda sotto un aspetto più umano e meno artefatto;
- possibilità di interazione in real-time con gli stessi utenti/clienti (tramite dirette live)
i contro dei video possono essere diversi.
- non tutti sono in grado di comunicare davanti ad una telecamera;
- se non si ha nulla di valido e utile da comunicare agli utenti, il video diventa un mero contenitore senza significato;
- i video amatoriali possono essere alla portata di tutti, i video professionali invece, possono avere dei costi e tempi di pianificazione non sostenibili da tutti.
Ho letto alcune discussioni di colleghi particolarmente contrari all’utilizzo dei video. Viene sostenuto che se il trend o l’informazione di riferimento di comunica che bisogna investire in qualcosa o in una tecnologia (in questo caso i contenuti video) non per forza bisogna farlo e non per forza diventa necessario.
Vero, ma è anche vero che senza un’analisi individuale fatta per singolo caso, non si possono valutare i vantaggi e gli svantaggi di ogni scelta.
Quello che dovremmo chiederci è se il contenuto video sia in grado di migliorare la performance di un’azienda, non inteso soltanto come vendite dirette o acquisizioni nuovi lead, ma anche come ritorno dell’engagement e sviluppo del branding.
Se la risposta è positiva, perché non investirci e integrarli nel piano digital di un’azienda?
Ci sono piccoli imprenditori che comunicano già con il proprio pubblico utilizzando e sponsorizzando con successo dirette live di Facebook, acquisendo nuovi clienti grazie all’utilità delle informazioni condivise.
Penso che ogni azienda, anche di piccole dimensioni, può ritenere utile investire nella produzione di video (video intesi anche come dirette live, realizzati con strumenti amatoriali come uno smartphone e non per forza con strumentazioni avanzate) quando:
- si può creare un supporto e valore informativo per l’utente che guarda il video. Il video ha valore se condivide un’informazione utile. Come nessuno ha voglia di leggere un articolo promozionale di un prodotto o servizio, nessuno ha voglia di vedere un video commerciale. Per quello ci sono gli spot e le ricerche sulla crescita e utilità dei contenuti video aziendali non fa riferimento agli spot, ma ai video utili e informativi;
- il video è in grado di generare un maggior engagement e permette di acquisire nuovi leads. Si possono (e si devono) fare dei test. Se abbiamo i contenuti e una persona in grado di comunicarli davanti ad una telecamera e notiamo che il video si trasforma in occasione per fare lead generation, è chiaro che dovrà essere incluso come contenuto preferenziale del piano editoriale social. Se un investimento in immagine o notizie del blog rende meno, in termini di conversioni, dello stesso contenuto declinato nel formato video, è chiaro che si farà necessario un ripensamento del piano editoriale, integrando un maggior numero di contenuti video e diminuendo altri formati classici (immagini e link).
Ricordiamo che ogni scelta va effettuata e valutata caso per caso e settore per settore. Affermare che qualcosa non funziona a priori non serve a nulla e non ci permette di sperimentare. Io personalmente non farei mai video, ma se i risultati per un’azienda sono migliori rispetto ad altri contenuti, bisogna tenerlo presente.
Abbiamo pensato di passare la palla a te, caro lettore, per conoscere il tuo parere circa l’utilizzo e l’efficacia dei contenuti video, proponendoti questo piccolo sondaggio qui sotto. Facci sapere che ne pensi 😉
Hai perfettamente ragione, i video sono “il contenuto del momento” ma non sono adatti a tutte le occasioni. Parlo di occasioni e non di prodotti o tipi di aziende perchè l’idea di social marketing che ho in mente è quella “del far entrare l’utente a casa tua”. Insomma, secondo me, sui social, vince chi da in “pasto” un pò di affari propri.
Ergo, niente video a tutti i costi su argomenti che non centrano niente con la propria attività, si a video che rappresentino anche la quotidianità della propria azienda, fatta di prodotti ma soprattutto di persone.
Qui ci sono un paio di consigli su come far questo:
https://www.webtre.com/blog/video-marketing-i-video-sono-il-futuro-del-content-marketing/
https://www.webtre.com/blog/4-suggerimenti-per-creare-filmati-di-video-marketing/
Ok ho spaziato troppo basta 😀
Massimo rispetto per i video (che consumo regolarmente) e con chi li produce (una bella mole di lavoro!): va detto però che non è un tipo di contenuto adatto a tutti – e a tutti i budget 😀
Per quanto mi riguarda, proseguo con le infografiche…
Ti capisco, sui costi però in realtà è da valutare. Un video fatto con uno smartphone può anche venire di discreta qualità (a patto di avere buone informazioni da condividere) e costerebbe meno di un’infografica 🙂