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La piramide dei Contenuti per strategie di Seo e Social Media

Chi si occupa di gestione e pubblicazione di contenuti sia per la SEO che per il social media marketing, sa benissimo che alla base di tutto c’è la costruzione di un piano editoriale di contenuti che segua una determinata linea di pubblicazione. Oltre all’approccio generale del 70/30 (70% contenuti informativi, 30% contenuti promozionali), è necessario anche decidere di quali tipologie di contenuti disporre per la pubblicazione e quale deve essere l’obiettivo e il valore del contenuto in una strategia più ampia di inbound marketing.

Abbiamo deciso di sviluppare una piramide della strategia di content e social media marketing che rappresenta, su una scala di priorità, tipologie di contenuti realizzabili, tempistiche, costi e livello di efficacia. Per livello di efficacia in termini di ritorno dell’investimento, intenderemo sempre un ritorno dell’investimento in termini di Inbound Marketing, ovvero sviluppo e rafforzamento del brand e acquisizione di links al sito e menzioni sociali nel web.

Vediamoli insieme:

1) Informare e divertire

I contenuti di intrattenimento vengono posti nella parte più bassa della piramide. Hanno solitamente di intrattenere i followers sui canali social dell’azienda ma anche di informarli.
Tra questi possiamo trovare tutti quei contenuti sviluppati e predisposti alla pubblicazione sui social media, come i tweets e le mention da Twitter, le immagini, memes e status update su Facebook e Google, ecc.
Questi contenuti non hanno un costo complessivo eccessivamente alto e prevedono una frequenza di pubblicazione giornaliera.

2) Insegnare

Sono quei contenuti il cui consumo richiede già maggior attenzione dal follower del brand. Qui possiamo annoverare i post del corporate blog, i mini-video e a basso costo e amatoriali realizzati con Instagram e Vine, gli articoli “how-to” che spiegano come usare un prodotto o un servizio o tutte le attività che è possibile effettuare col prodotto aziendale, ecc. Sempre bene prevedere, per questa tipologia di contenuti, una frequenza bisettimanale.

3) Educare

Al centro della piramide, saliamo già di livello di dettaglio dei contenuti e salgono anche tempi di sviluppo, costi di realizzazione, ma anche grado di efficacia in termini di ritorno dell’investimento.
Con una frequenza bi-settimanale, potremmo prevedere lo sviluppo di contenuti quali cheat-sheet, immagini descrittive e di “how-to”, check-list, interviste da pubblicare sul blog, podcast, ecc.

4) Coinvolgere

I contenuti che si presentano nella penultima parte della piramide rientrano già tra quelli che possono realmente “fare la differenza”. Infografiche (statiche, animate, interattive), video professionali, white-paper, e-book, surveys, webinar, ecc. Ne prevediamo solitamente uno ogni bimestre.

5) Entusiasmare

Nella parte più alta, troviamo infine quei contenuti dal più alto valore per l’inbound marketing, ma anche dal budget di sviluppo e realizzazione richiesto più elevato. Infatti questi contenuti andrebbero pianificati (budget permettendo) non più di 1 o 2 volte all’anno e ci vedremmo contenuti (che potremmo definire vere e proprie azioni strategiche) come blog tour, concorsi a premi, video-testimonial (pensate a Rocco Siffredi, prima con PaddyPower poi con Durex), eventi online e offline, fiere settoriali, ecc.

Ci auguriamo che la piramide (che trovate qui sotto in alta risoluzione), sia di vostro gradimento e che guidi le campagne di content marketing inserite in strategie di Seo e Link Building, ma anche di social media marketing.
Scaricatela, stampatevela, embeddatela nel vostro blog e condividetela sui social 😉

piramide dei contenuti

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Scarica ad alta risoluzione della piramide!

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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9 risposte a “La piramide dei Contenuti per strategie di Seo e Social Media”

  1. […] Usare sempre i soliti formati, può appiattire un piano editoriale perché l’utente vuole esser stimolato a partecipare attivamente all’attività online di un’azienda anche stupendosi. Per cui è essenziale trovare modi di miscelare i formati di contenuto per alimentare la voglia di scoperta dell’utente. Dai un’occhiata alla piramide dei contenuti. […]

  2. Patrizia ha detto:

    Ciao a tutti, volevo dire che trovo estremamente funzionale questa piramide, ma il mio unico dubbio è: la differenza sostanziale tra educare e insegnare?
    grazie

    • Dario Ciracì ha detto:

      Grazie Patrizia.
      Nell’ordine della piramide, il livello dell’educazione fornisce approfondimenti contenutistici rispetto a quanto già fatto nel livello precedente, quello dell’insegnamento. Un’estensione delle tematiche già viste prima, quindi ad esempio dai blog post a veri e propri ebook che affrontano il medesimo argomento.

      • Per la precisione sarebbe corretto usare ‘formazione’ al posto di educare anche se comprendo benissimo la ragioni per cui è stato fatto differentemente 🙂 Quindi non è una critica ma solo un appunto relativo all’insofferenza nel vedere un settore di competenza come la scienze della formazione non essere mai citato nel web. Piuttosto è un giudizio mosso dall’amarezza sofferta nei confronti di quest’ultima ed assolutamente non verso l’autore/blogger con il quale, invece ,mi sento di fare i:
        Complimenti per l’ottimo contenuto (che ho condiviso sulla mia pagina Facebook) e ringraziarlo 😉

  3. Benedetto Motisi ha detto:

    Bel piano di lavoro fra editoria, SEO e Social.

    Un vademecum per un piano di crescita mica strutturato a caso. Da grande fan di 4chan ti chiedo, “com’è che i memes non sono nella parte bassa della piramide, essendo nati come puro intrattenimento?

    e poi, che tipologia di post inseriresti con cadenza bisettimanale?

    • Dario Ciracì ha detto:

      Ciao Benedetto,
      quella dei memes è stata soltanto una mia svista, perché vanno chiaramente nella base della piramide (o al max nella seconda, dato che non ha senso pubblicare memes ogni giorno :D). Grazie per avermelo segnalato, correggo subito!

      Relativamente ai post con frequenza bisettimanale (l’esempio è di un corporate blog che pubblica “almeno” 2 articoli la settimana) ci dedicherei post di news e informativi del settore di riferimento ma sempre in funzione di specifiche query di ricerca “settoriali” alle quali vogliamo dare risposta con l’articolo.

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