Social Media Marketing

Perche’ ogni azienda dovrebbe essere attiva sui Social Media

Ho pensato di scrivere questo post perché a volte ci rendiamo conto di dare molte cose per scontato, perché magari ne parliamo da anni e ripeterle potrebbe risultare superfluo e noioso. In fondo sono ormai trascorsi cinque anni da quando in Italia si è iniziato a parlare per la prima volta di Social Media Marketing e almeno tre anni da quando, nel mercato italiano delle imprese presenti nel web, gli investimenti economici hanno iniziato a muoversi in quella direzione. Per molti di voi quindi, amanti o utilizzatori dei social network per lavoro, le cose che troverete scritte di seguito potrebbero risultare già note, ma anche utili per fare un veloce ripasso. 😉

Il problema di fondo è ancora una volta l’assenza del reale valore dell’essere presenti sui social o l’errata percezione del valore apportato. Valore che, dovrebbe essere inteso in termini economico-finanziari ma anche in termini di branding, crescita di relazioni, aumento del posizionamento di mercato, ecc. E’ vero, molte aziende potranno contraddirmi dicendo che in un periodo così difficile investire nei social (e magari più in generale nel web marketing) è impossibile. Sarà anche vero, ma penso anche che, investire oggi nei social possa dare domani un ritorno domani che permetta anche di ammortizzare più velocemente l’investimento rispetto ad altri canali di comunicazione. Sicuramente molte aziende ci speculano, cavalcando l’onda del “questa cosa la posso fare anche io”, “a pubblicare una cosa su facebook ci riesce anche un bambino”, ecc. ma bisogna anche fargli presente che quello non è social media marketing, ma pura e semplice improvvisazione hobbystica.

Ho quindi raccolto in tre aree una serie di benefici (se vogliamo così chiamarli) che un’azienda può trarre dall’investire in una presenza strutturata, efficace e legata alla costruzione di relazioni e diffusione di contenuti nei social media. Chiuderò la lista con una riflessione personale e una domanda cruciale posta a voi lettori di cui avrò piacere di leggere i vostri pareri nei commenti 🙂

1) I social media migliorano il servizio clienti

Ormai gli utenti hanno compreso che seguire un brand su Facebook vuol dire prima di tutto ricevere un servizio assistenza adeguato. Se ho già acquistato da quell’azienda è per quel motivo che decido di seguirla sui social. Perché sono rimasto soddisfatto dell’acquisto e voglio conoscere quindi le prossime novità, perché sono rimasto insoddisfatto e voglio quindi chiedere assistenza su Facebook, perché magari voglio consigliare la pagina del brand da cui ho acquistato ai miei amici, qualora fossi a conoscenza del loro bisogno di acquisto di quel determinato bene.
Soltanto guardando Facebook, mi accorgo di quanti utenti scrivano nei messaggi privati della pagina. Molto spesso sono “richieste di aiuto” che se colte in tempo si trasformerebbero in veloci acquisti. Quello stesso acquisto poi, potrebbe trasformarsi non in un acquisto occasionale bensì nella nascita di una vera e propria relazione di lungo periodo tra il cliente e la stessa azienda.

Un’altra cosa che mi capita fare è quella di vedere la sezione di alcune pagine “Post degli utenti” dove a volte ci sono vere e proprie richieste di aiuto che non trovano risposta.

2) I social media permettono di creare relazioni con utenti e influenti

“A cosa serve Twitter?” leggo spesso. Quando si pensa che Facebook sia sufficiente a fare social media marketing secondo me si perdono buone opportunità di creare altro valore aggiunto dagli altri canali. Twitter per esempio, mentre per molti grandi brand può essere usato benissimo per servizi one-to-one di customer care, per quelle piccole aziende sconosciute al mondo (o conosciute solo nella loro area geografica) potrebbe essere un’ottima opportunità per farsi notare. In modo particolare Twitter può aiutare a costruire relazioni, a individuare gli utenti influenti appartenenti alle nicchie verticali al proprio business e, cosa da non sottovalutare, a entrare in contatto con i blogger. Se siamo dei buoni produttori di contenuti l’influente se ne accorgerà ma probabilmente ci noterà se iniziamo anche a conversare con lui, menzionandolo nei tweet, commentando ai suoi post, retwittando i suoi post, linkandolo e citandolo nei nostri post, ecc.

Sinceramente e in tutta onestà, penso che i social media permettano oggi di fare a piccole aziende cose che sono fino a dieci anni fa sembravano essere impossibili: raggiungere livelli di visibilità che sconfinano dal proprio luogo geografico di attività commerciale e raggiungono intere nazioni e anche continenti.

Ricordo che, grazie ai social, creando relazioni possiamo organizzare e/o venire a conoscenza dell’esistenza di eventi di nicchia, organizzando eventi possiamo conoscere persone e acquisire prospect, che possono diventare nostri futuri clienti.

3) I social media contribuiscono a migliorare le performance di un sito web

I seo vecchio stampo storcono ancora il naso quando sentono che i social media migliorano il ranking di un sito web. Personalmente non mi sono mai trovato d’accordo con questo modo di pensare. Le motivazioni sono due:

  • – non è il numero di likes, tweets, +1 che migliora il ranking (o meglio non hanno ancora un valore tale da permettere a una pagina di scalare le serps);
  • – ma sono sì strumenti che permettono di veicolare traffico, che può tradursi in occasioni di link building (meglio earning)

4) I social media fanno vendere!

Alla fine delle considerazioni sopra esposte mi verrebbe dunque da pensare che i social media fanno vendere! E’ chiaro che sapere esattamente quando il cliente decide di acquistare il prodotto e qual è stato il “costo cliente” speso dall’azienda per acquisirlo è difficile. Perché il Social Media Marketing serve a coltivare l’utente fino a quando non decida di scegliere noi anziché i nostri competitors. Un po’ come una piantina che prima di far vedere i fiori va coltivata amorevolmente 🙂


Mi piacerebbe sapere quindi cosa ne pensate voi, se per voi aiutano a vendere, se sono uno strumento irrinunciabile o meno. A voi la parola!

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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