SEO

8° convegno GT il nostro racconto delle giornate

Quest’anno abbiamo partecipato al Convegno GT, un evento altamente formativo tra i più importanti nel panorama italiano a livello di web marketing che giunge alla 8° edizione. Si può dire che all’evento abbiamo partecipato in toto dato che abbiamo potuto, grazie a Giorgio, presentare una nostra case hisory sul content marketing e dare il nostro contributo sull’efficacia dello strumento finalizzato al ranking e al miglioramento del branding online.

Quello che ad eventi come questo non manca è l’alto potere formativo. Nelle due giornate svoltesi a Milano abbiamo potuto seguire, con grande interesse, gli interventi che si svolgevano nelle tre sale alternandoci per riuscire a raccoglier il massimo della conoscenza profusa dai relatori. L’approccio pratico agli speech ha permesso di far capire come, non solo teoricamente, ma anche praticamente è possibile agire su siti penalizzati per risalire nelle posizioni di Google. E’ il caso del primo speech che abbiamo seguito nel quale è stato presentato un caso di penalizzazione da Penguin e relativa risalita nelle SERP grazie ad azioni di rimozione link, nel caso specifico, tramite disavow. Da questo speech abbiamo imparato che:

Il pomeriggio, in sala conferenze, è stato discusso apertamente l’argomento che a me personalmente interessa di più su tutti il content marketing. Anche in questi speech l’approccio pratico ne ha fatto da padrone. Alessandro Martin ha focalizzato l’attenzione del suo intervento sul racconto, interessante e chiaro, del processo di creazione di una strategia di content, dall’ideazione alla realizzazione. Gli step in particolare sono:

  • definizione degli obiettivi;
  • poi definire audience;
  • progettare e produrre contenuti;
  • promuovere e misurare.

Miriam Bertoli invece ha analizzato il processo di vita dei contenuti sul web. Nel 2013 il content marketing è cresciuto ed è stato al centro dei piani di marketing di molte aziende, dunque investire nella creazione di contenuti è importantissimo ma soprattutto è importante sia creare un piano editorale che funzioni e in linea con gli interessi che gli utenti vogliono trovare in rete, sia nel cercare di creare un legame tra i diversi contenuti creati, vecchi e nuovi, in modo da renderli “riciclabili”.

E’ emerso il concetto di contenuto “modulare” che è quel contenuto costruito a moduli e che può essere riusato come ad esempio sulle infografiche che possano poi essere riprese negli anni successivi, aggiornate e riviste e rimodernizzate utilizzandole a modo di confronto con gli anni precedenti, per rilanciare l’argomento.

Ancora una volta emerge che il contenuto di qualità è la scelta vincente per un piano editoriale ed è importante..

Poi è stato il turno nostro nel dove abbiamo raccontato il nostro caso di successo di content maketing e PR realizzato per Rodiola. Qui abbiamo parlato di come un sito penalizzato sia da Penguin che manualmente, possa iniziare a ripartire sviluppando una presenza informativa a supporto delle azioni di recupero al sito e di come il sito informativo sia cresciuto in poco tempo attraverso alla produzione di contenuti di qualità, fino ad arrivare a un’infografica divenuta virale.

“create high-quality content that people will want to share with their friends.” - Matt

“create high-quality content that people will want to share with their friends.”
– Matt

Abbiamo parlato di come in 3 step fondamentali si sia riusciti a risolvere la penalizzazione e ridare ossigeno al sito e allo stesso brand di nuova linfa vitale. Le fasi analizzate sono state le seguenti.

  1. Identificazione del target e la definizione del piano editoriale con scelta di esperti del settore e non blogger qualsiasi per la redazione dei post.
  2. Nutrimento del link profile attraverso azioni di blogger outreach quella fase di individuazione delle nicchie riguardanti il settore del benessere, PR relations e Social Media Relations fino alla creazione di guest posting. Tutte piccole azioni finalizzate all’aumento del Conversion Rate.
  3. Creazione di “Killer” linkbait content cioè di quei contenuti che per argomento, di interesse e informativo, permettono di divulgare il nome del brand all’interno della rete: realizzazione di infografiche. In particolare qui abbiamo parlato di quella che abbiamo realizzato sul “Sesso e cibo” che grazie alle sue caratteristiche di viralità e dal potere informativo è stata vista da 1 milione di persone e ripresa in Italia anche da importanti testate giornalistiche.

Dunque è emerso che:

“Conta più il messaggio contenuto che il medium utilizzato (contenitore) e anche una semplice immagine, una foto, o un video di 10 secondi può avere successo nel Content Marketing”

Illuminante e coinvolgente, nel pomeriggio, l’intervento tenuto da Enrico Altavilla che ha spiegato, pizzicando con ironia i presenti, il funzionamento di Google in tutte le sue fasi.

Le fasi sono tutte in qualche modo realizzate da Google in automatico e l’azione del SEO è del tutto influente infatti dire “ho indicizzato il sito”, Google indicizza il sito non il SEO!

Il secondo giorno è iniziato con grinta parlando di mobile e responsive design. Dallo speech di Andrea Pernici è emerso che nel mobile sia per i siti che per gli ecommerce c’è un aumento del 50% dell’utenza dunque è importante progettare dei prodotti che siano adatti per funzionare su tutte i dispositivi e non solo! Un’occhio importante va dato alla velocità con la quale l’utente fruisce dei contenuti.

Google funziona talmente bene che quasi ha viziato gli utenti nel ricevere delle risposte immediate dunque, dettando legge di velocità, bisogna adeguare la risposta dei siti alle esigenze degli utenti. Tuttavia emerge che non è la velocità ad infastidire gli utenti ma la latenza dunque investire in banda sembrerebbe la soluzione migliore.

Come precisato da Andrea Pernici:

La latenza è un problema e aldilà della banda (su cui non possiamo fare molto) dobbiamo ottimizzare i nostri siti sapendo che c’è un limite di capacità oggettivo che dipende dalle connessioni attuali (soprattutto mobile).

In sostanza è capire come funzionano le cose del mondo reale ed in base a questo scegliere il modo per ottimizzare di conseguenza.
Andrea Pernici.

Ad ogni modo ci sono piccoli accorgimenti come le “waiting staff” una sorta di antipasto prima che il sito venga caricato, per rendere gli utenti più propensi all’attesa.

velocita utenti

velocita

Tecnologie poi come il responsive design, che non sovraccarica affatto i siti come legenda vuole dipende principalmente da come lo si usa, e l’uso di Ajax permette di ottimizzare visualizzazione e tempi di risposta del sito.

Il fine evento è stato allietato dal TG GT un incontro/scontro tra Enrico Altavilla vs Cesarino Morellato che hanno sfatato/raccontato la SEO aggiornandoci sulle novità in arrivo e sulle castronerie che circolano in rete.

Un evento a cui è valsa la pena partecipare e che ci ha permesso di tenerci aggiornarti sugli argomenti che più ci interessano nel web e di conoscere e rivedere colleghi.

noi

Vi lasciamo con l’infografica realizzata in collaborazione con ShinyStat in occasione del ConvegnoGT sullo Stato della Search In Italia.

Tra le informazioni principali che emergono:

  • la ricerca sul web cresce del +9,18% nel 2013
  • Google regna ancora incontrastato tra i motori di ricerca maggiormente utilizzati
  • Sanremo, elezioni e calcio tra gli argomenti più ricercati dagli utenti
  • Chrome diventa il primo browser utilizzato in Italia

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Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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2 risposte a “8° convegno GT il nostro racconto delle giornate”

  1. William ha detto:

    Ci sono anche io nella foto! Grande! Grazie ancora per la spilla brandizzata “web in fermento” ovviamente me l’hanno già rubata i miei figli 🙂

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