Facebook Search: la rivoluzione della ricerca nel canale
Un nuovo importante aggiornamento interessa la piattaforma di Facebook. Come sappiamo il social si sta evolvendo sempre più con l’obiettivo di esser di beneficio all’utente e, le modifiche che vengono apportate, sono sempre più orientate a garantire non solo una permanenza e un riferimento sempre maggiore del canale, come ad esempio per reperire news interessanti, video più visti e luoghi limitrofi più votati, ma da oggi anche per permettere di ricercare, senza infiniti scroll o ricerche nel registro personale, contenuti personali risalenti agli anni precedenti o ricercare informazioni sui propri contatti, pagine, luoghi in modo più specifico e dettagliato al fine di ottenere risultati più in linea a quanto chiesto al motore di ricerca interno.
Come si legge nella nota pubblicata sul sito, dopo una fase di raccolta di feedback in cui il team di sviluppo di Facebook si è impegnato a raccogliere le impressioni degli utenti sull’argomento “ricerca nel canale” e una fase successiva di raccolta meticolosa ed attenta, ecco che l’annuncio è stato ufficializzato e da oggi per gli utenti americani, è disponibile la nuova Facebook Search per mobile e desktop.
Indice dei contenuti
Di cosa si tratta?
Avete presente la versione corrente del motore di ricerca interno di Facebook? Quante volte avete pensato all’inutilità assoluta di questa funzionalità per il canale? Io personalmente spessissimo. Una feature del canale che in genere penso sia poco utilizzata se non per la ricerca di “nome+cognome”. Scelta una query e lanciata, infatti, produce al 90% un risultato che non è quello che ci aspettavamo, soprattutto su chiavi generiche. Visto che siamo ancora in tempo, se non l’avete mai fatto, provate a cercare “video divertenti”.
Con l’aggiornamento alla Search, Facebook finalmente inizia a ragionare in modo serio e dà finalmente allo strumento il vero uso che deve avere: una ricerca mirata di post e informazioni con chiavi di ricerca precise, che riguardano l’utente in prima persona, i suoi contenuti postati e quelli dei propri amici o ancora contenuti in cui si è menzionati, con il fine unico di mirare a raggiungere, nel modo più dettagliato possibile, il contenuto che l’utente ha in mente. Per questo si legge:
Your search results are personalized and unique to you and, as always, you can only see things that have been shared with you.
Non più dunque una ricerca generica e dozzinale, ma una ricerca unica, specifica, che matcha con quanto digitato nel form e che prima di tutto parte da quanto accaduto all’interno della propria rete di amicizie.
Nel più dettagliato post di TechCrunch entriamo nel vivo del funzionamento della Facebook Search e riusciamo finalmente a capire, visivamente, come questa ricerca si comporterà.
Imprese locali
Il primo test è stato effettuato su una ricerca generica sui luoghi. La query analizzata è stata “dentista”. Come si è comportato Facebook nel restituire i risultati?
Il compito di Facebook è stato proprio quello, semplice e lineare, di ricercare tra i post dei contatti la parola “dentista”. La lista dei risultati ha mostrato tutti coloro che avevano elogiato in passato il proprio dentista o chi, grazie ad una domanda specifica sul proprio profilo, del tipo “Chi conosce un buon dentista?”, ha ricevuto dei commenti interessanti con opinioni che potrebbero sicuramente esser considerate di valore perché provenienti dalla cerchia di amici e di amici di amici.
Poi si è provato utilizzando una query “fun bar” per testare la capacità di Facebook Search di recuperare i luoghi vicini attinenti. In questo caso i risultati restituiti, si legge, non sono stati ottimali per via del rumore dato dalla presenza di post che hanno hashtag con la parola “fun”.
Meglio usare la parola “suggerimenti”
Quando si è provato a cercare suggerimenti su cosa fare durante un viaggio, attraverso la query “Berlin Recommendations”, probabilmente si è sprigionato il potere dello strumento ricerca. I risultati ottenuti hanno permesso di recuperare dei post molto interessanti, che nel momento in cui sono stati postati per il lettore potevano non avere importanza, ma che grazie alla ricerca possono esser facilmente recuperati ed esser riusati nel momento in cui se ne ha necessità.
Film
Altra ricerca interessante arriva sui film. Grazie allo strumento è possibile raccogliere nei meandri dello streaming di Facebook tutti i post che hanno parlato di un film e raccogliere impressioni. Questo trovo sia un aspetto molto interessante perché, se in passato quello che ci sarebbe capitato sott’occhio dell’argomento che ci interessa avremmo letto, ora abbiamo un servizio a nostra disposizione che permette effettivamente di ottenere le informazioni che vogliamo, quando le vogliamo.
Post privati
Infine lo strumento può esser utilizzato per recuperare i propri post privati del passato per dare un’occhiata a quanto si scriveva anni addietro. L’utilità, come si fa ben notare, è quella che se nel passato si sono scritte cose “stupide” e del quale attualmente ci si vergogna è possibile cancellare il post o settare la visibilità su “Solo io” in modo tale che, con la nuova funzione di ricerca, il post non venga recuperato e reso nuovamente visibile per tutti, anche per il proprio capo! 😉
Niente annunci
Si fa presente che, per mostrare tutto l’interesse che Facebook ha verso l’utente e rispetto per la sua azione di ricerca, ha pensato (per il momento, ma secondo me non durerà a lungo) di non inserire annunci o inserzioni all’interno dei risultati di ricerca proprio per garantire che i risultati ottenuti, siano per l’utente quanto più di vicino ai suoi pensieri e desideri.
Conclusioni
Con questo nuovo aggiornamento alla Search, Facebook diventa potente. Potente perché possiede una mole di informazioni sui profili, utilissime, che sicuramente potranno esser utilizzate con profitto e meglio di altri canali. Sicuramente un modo migliore, probabilmente rivoluzionario per il canale, per scoprire quei contenuti che vengono, drammaticamente, subissati dalla mole di post su post che circolano nelle bacheche di ognuno di noi ogni giorno. Un modo che potrebbe effettivamente esser rivoluzionario per ridare luce a quei contenuti, provenienti dalle pagine o dagli amici che non sono in affinity con noi, che l’OpenGraph ha letteralmente spazzato via.
Vuoi dire la tua?