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Marketing Business Summit: un evento diverso

Il Marketing Business Summit non è un evento come gli altri. È diverso.
Lo scorso 23 – 24 novembre ho partecipato alla sua 2° edizione di Milano, e vorrei ora raccontarvi quello che ho visto con i miei occhi e sentito con le mie orecchie, mentre ero seduto in prima fila per non perdermi niente di quello che accadeva.

Non potrò parlarti di tutti i 32 relatori e relativi speech, altrimenti questo diventerebbe un ebook, magari da farti scaricare il cambio di un indirizzo e-mail, e invece no, è solo un articolo tramite il quale raccontarti gli aspetti più caratterizzanti secondo il mio punto di vista.

Un evento di alto livello

Pensare che Kaspar Szymanski, ex membro del team di qualità per la ricerca Google, è stato uno dei relatori che ha aperto la prima giornata, la diceva già lunga su quella che fosse la qualità da attendersi in questo evento.
Un evento che ha visto affiancarsi relatori nazionali e internazionali, questi ultimi supportati dai traduttori simultanei, ma anche relatori che lavorano per grandi e per piccoli brand, così da offrire una visione ampia ed eterogenea dei diversi aspetti che toccano il web marketing a diversi livelli e in diversi settori. Uno dei segreti è stato questo.

Marketing Business Summit platea e palco

Ognuno ha portato dietro di sé la sua esperienza pratica e l’ha messa a disposizione di tutti senza risparmiarsi. Dall’esperienza di Andrea Contino, marketing manager di Microsoft, a quella di Alessandro Notarbartolo, impavido imprenditore che ha raccontato come ha realizzato il nuovo social network Tabbid.com lavorandoci con perseveranza ogni sera.

Non solo grossi brand, insomma. C’erano anche professionisti che si sporcano le mani ogni giorno, e che ci hanno raccontato nel dettaglio il loro percorso, con tutte le difficoltà, gli sconforti, le vittorie, offrendo alla platea un vero mix di storie e di conoscenze.

 

Un evento particolare

‘O famo strano?
Credo che Marco e Valentina, i due fantastici organizzatori di questo evento, si sono fatti questa domanda prima di pianificarlo.

Perché non è l’evento che ti aspetti. Soprattutto quando viene chiamato sul palco Giovanni Contini, un giovane ragazzo che comincia a raccontare di come, fino a qualche anno fa, odiava la scuola e iniziava a guadagnare i suoi primi soldi dedicando le sue giornate a pubblicare contenuti divertenti sui social, mentre oggi è il fondatore di una startup valutata 10 milioni di euro. Non è il personaggio che ti aspetti, non è la storia eccezionale che ti aspetti di ascoltare. Eppure il Marketing Business Summit è anche questo.

Non ti aspetti nemmeno che, ad un certo punto, ti ritrovi a battere le mani e i piedi per terra insieme a tutta la platea, o a dover abbracciare il tuo vicino di posto scambiando degli oggetti. Non ti spaventare: ce lo ha chiesto Sebastiano Zanolli per parlarci di motivazione. Il suo speech è stato indimenticabile.

Sebastiano Zanolli - speech al Marketing Business Summit

Un evento completo

Seo, social media, growth hacking, advertising, neuromarketing, copywriting, analytics, influencers, e-commerce, email marketing, affiliate marketing e AI non bastavano.

Tra queste interessanti proposte, che hanno reso l’evento una fonte completa di esperienze significative nel vasto campo del web marketing, c’erano anche contenuti paralleli che hanno reso il Marketing Business Summit un evento davvero completo.

Ricordo in particolare lo speech di Francesca Taddei sulla questione della realizzazione del preventivo: il preventivo come momento cruciale della customer experience. Quanti di voi lo avvertono come questione da capire meglio o addirittura come un problema? I miei occhi sono rimasti incollati al palco e le orecchie appizzate.

Lo stesso è accaduto per l’intervento “un commento è per sempre?” di Federica De Stefani, che ci ha ricordato dell’importanza di rispettare gli altri utenti come persone, e di come qualsiasi azione sui social non può essere mai davvero cancellata, conservando il suo valore probatorio nei tribunali. Conoscere il web è anche questo.

Conoscere il web significa anche conoscere la comunicazione. Le parole sono uno strumento importante del nostro business, ma prima di questo – soprattutto – delle nostre relazioni umane.
Se io ti dico la stessa cosa in due modi diversi, tu potresti capire due cose completamente diverse, anche se il significato letterale delle parole è lo stesso.
Ignorare le regole della comunicazione è causa di fallimento del nostro business, ma soprattutto causa di fallimento delle nostre relazioni umane e lavorative.
Curiosi? Annamaria Anelli ci ha parlato di questo ed è stata illuminante.

Un evento divertente

Come se tutti questi contenuti non bastassero a rendere l’evento piacevole e interessante, ci si sono messi anche i presentatori a renderlo divertente: tra uno speech e l’altro non mancavano mai le battute e gli umorismi a rendere ancora più viva l’atmosfera, merito soprattutto del mitico Salvatore Russo.

Quest’ultimo ci ha ricordato che anche quest’anno siamo riusciti a dire che “questo sarà l’anno dei video”, facendo una battuta sullo splendido intervento di Andrea Albanese che, con una passione inimitabile, ci ha parlato del futuro dei video e dei live streaming interattivi.

Salvatore Russo al Marketing Business Summit

Un evento proiettato nel futuro

Si è parlato molto di quello che sarà il nostro lavoro nel futuro e di quelle che saranno le sue probabili evoluzioni, in un mondo tecnologico in costante e veloce cambiamento.

Grandi approfondimenti, quindi, sull’intelligenza artificiale, sulle neuroscienze applicate al marketing e sui Big Data.

Quale sarà il futuro prossimo del web marketing? Io per ora ho una sola certezza: al Marketing Business Summit ci andrò anche l’anno prossimo.

Facebook advertiser focalizzato sulla Lead Generation dal 2014. In forza presso Web in Fermento dal 2017. È relatore per importanti eventi di web marketing nazionali oltre che formatore. Non smette mai di formarsi e di sperimentare nuove strategie per migliorare sempre di più i risultati dei suoi progetti.

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