Social Media Marketing

LinkedIn per aziende: guida e consigli per professionisti

LinkedIn è conosciuto come social network professionale o, per meglio dire, il più adatto per creare relazioni virtuose con potenziali datori di lavoro, collaboratori e fornitori.

Si tratta di uno strumento davvero valido, ma anche piuttosto complesso. Le sue funzionalità sono molto estese e tutte finalizzate a dare agli utenti la possibilità di entrare in contatto con profili “di qualità”.

Usato soprattutto da professionisti e persone che sono alla ricerca di nuove opportunità lavorative, LinkedIn aiuta le aziende, quindi i brand, a estendere la propria rete verso potenziali stakeholder e clienti.

Questo significa che la presenza in LinkedIn dell’azienda va definita attraverso la definizione di un tone of voice coerente con gli obiettivi da perseguire, l’individuazione di un target ben preciso da coinvolgere nelle attività e l’utilizzo degli strumenti che la piattaforma stessa mette a disposizione.

Neanche su LinkedIn le aziende si possono permettere di improvvisare. Vediamo subito come muoversi sul social network.

I vantaggi dell’utilizzo di LinkedIn per le aziende

Dici addio al profilo privato, che tu sia amministratore dell’azienda o il gestore della comunicazione aziendale.

La presenza su LinkedIn si esplica attraverso la creazione di una pagina aziendale.

Se questo è vero su Facebook, ad esempio, è ancora più vero su LinkedIn. Infatti, un’azienda si identifica nell’immagine che dà di sé (brand image), nei valori che trasmette al pubblico (target)e in un insieme di persone (nella fattispecie, coloro che lavorano nell’azienda).

Chiaramente, ciò non toglie che tu possa avere anche il tuo profilo personale– anzi, come vedremo tra un po’, questo potrebbe essere un bene.

Gli strumenti pensati dalla piattaforma per le aziende sono più mirati. A chi? Be’, al pubblico target. Un grande vantaggio di LinkedIn, infatti, è che permette a tutti di profilarsi dettagliatamente. Ragion per cui, se si lavora bene, si arriva a chi si vuole arrivare.

In poche parole, la pagina LinkedIn è un mezzo per rafforzare la brand identity, incrementare la lead generation e dedicarsi alla fidelizzazione dei clienti.

Grazie alla creazione di una pagina aziendale:

  • puoi pubblicare offerte di lavoro (a pagamento);
  • creare pagine vetrina (max. 10);
  • sponsorizzare contenuti – che gli utenti vedono in Home;
  • veicolare il traffico verso il sito web – per esperienza, le persone che utilizzano LinkedIn leggono volentieri articoli e news;
  • incrementare le iscrizioni alla newsletter;
  • studiare l’andamento del profilo, attraverso le statistiche.

Altri due elementi di particolare rilievo per quel che riguarda le pagine LinkedIn riguardano, prima di tutto, l’indicizzazione su Google. Una pagina ben curata, infatti, viene mostrata nei risultati del motore di ricerca: un fattore che, soprattutto per le realtà in crescita, non è affatto da sottovalutare.

Questo significa che le sezioni del profilo aziendale devono essere compilate in modo tale da descrivere in modo chiaro chi è la tua azienda, cosa fa, quali problemi risolve – grazie a quest’ultimo fattore, il pubblico si definisce quasi da sé!

È proprio il caso di dire che tra tutti i social network esistenti, LinkedIn è quello che più di tutti “ragiona” in termini di qualità e non di quantità. Non accarezzare l’idea di collezionare contatti e follower, perché non serve. In LinkedIn ha valore l’interazione spontanea con le persone, come e di più che in altre piattaforme social.

LinkedIn per aziende: l’importanza della coesione aziendale

Arrivati a questo punto, è doveroso ricordare una cosa importante: la pagina di LinkedIn non è affatto la pagina di Facebook.

Lo strumento di LinkedIn è molto complesso, ma non ti permette di fare alcune delle cose che sei abituato a fare su Facebook:

  • ora puoi avere accesso all’elenco completo di follower, ma non puoi scambiare messaggi privati con loro;
  • non puoi interagire con i contenuti pubblicati dagli utenti, né consigliandoli né con menzioni.

Strano a dirsi, ma in effetti LinkedIn ci “tarpa le ali” proprio per quel che riguarda l’interazione tra le pagine e il pubblico.

Be’, in fondo questo non sorprende: anche LinkedIn deve guadagnare in qualche maniera, tramite contenuti sponsorizzati e annunci di lavoro.

Arriviamo a un aspetto significativo della comunicazione aziendale su LinkedIn: l’interazione tra i dipendenti dell’azienda, tra i dipendenti e la pagina stessa. Se la pagina non può in alcun modo prendere l’iniziativa, in termini di interazione con il pubblico, allora deve arrivare al target attraverso una via diversa.

La pagina aziendale di LinkedIn è quasi assimilabile a una vetrina ed è necessario che qualcuno si impegni affinché venga notata, anche e non solo attraverso le sponsorizzazioni.

Per ovvie ragioni, per le grandi aziende molto note far questo è piuttosto semplice. Per le realtà minori, che hanno bisogno di ottenere un proprio spazio di visibilità e stanno costruendo la propria brand identity, le cose si fanno un po’ più complesse.

Puoi far crescere il profilo dell’azienda creando una presenza stabile e coesa dei dipendenti su LinkedIn. Volendo sintetizzare questa dinamica in pochi passaggi:

  • chiedi ai dipendenti su LinkedIn di creare profili omogenei tra loro, in cui il riferimento all’azienda sia costante (utilizzo del logo, indicazione della posizione occupata);
  • definisci un gruppo di dipendenti a cui affidare il compito di mettere in evidenza le attività della pagina e creare interazione;
  • invita tutti i dipendenti a interagire con la pagina, consigliando news, articoli, video, e menzionando l’azienda nei post – tramite il gruppo definito nel punto precedente, che va a “trascinare” tutti gli altri

Tirando le somme, è chiaro che per gestire al meglio una pagina aziendale di LinkedIn esistono poche ma importanti buone pratiche. Oltre alla cura delle sezioni del profilo, un piano per le sponsorizzazioni e l’interazione, prima di tutto, con i membri dell’azienda stessa, bisogna aggiungere un altro elemento: il piano editoriale.

Il piano editoriale ci piace tanto, perché è essenziale! Pubblicare post senza criterio, a raffica o raramente, non ti condurrà mai da nessuna parte. Individua i temi “caldi” per il tuo pubblico e trattali utilizzando diverse forme di contenuto: articoli, immagini, video.

LinkedIn è complesso, ma forse meno ostico di quanto possa sembrare di primo impatto. Definisci la strategia e sii tenace: i risultati arriveranno.

 

 

 

Web Copywriter. Dal 2014 segue blog aziendali e i profili social di aziende in ambito travel, fashion, wedding, wellness e technology. È amministratrice e autrice del travel blog Il Mondo di Athena. Scrive in continuazione, ama viaggiare e divora libri.

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Una risposta a “LinkedIn per aziende: guida e consigli per professionisti”

  1. Chiara ha detto:

    Si sono d’accordo!
    Credo che Linkedin, che si tratti di singola persona o di azienda, abbia ormai assunto un ruolo fondamentale per creare e intrattenere rapporti di lavoro.
    Grazie per questo articolo molto interessante!

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