Linkedin, come le piccole azioni si trasformano in fonte di business!
Nella promozione sui social media, se si ha la necessità di mostrare al grande pubblico un proprio prodotto o servizio e dargli la visibilità in termini di “massa”, Facebook e Twitter sono gli strumenti più indicati. Tuttavia se lo scopo è quello di attrarre clienti facoltosi o Professional Influencer, c’è bisogno di curare la presenza dell’azienda su Linkedin.
Linkedin è il social network che canalizza la fetta più grande e più influente dei esperti di settore con un bacino di utenza di circa 80 milioni di professionisti, in più di 200 paesi. Fattore ancor più rilevante è che questa presenza è altamente “formata”: più dell’80% degli iscritti è rappresentato da gente con alti livelli di istruzione e riconoscimenti. Di questi, circa il 20% sono Manager o Senior Level Executives, e circa il 60% sono dei Decision Maker presso le proprie aziende e di conseguenza delle molto influenti sulle decisioni correlate all’acquisto o alla scelta di un prodotto in azienda.
Se dovessimo individuare lo scopo dell’esistenza di Linkedin, potrebbe esser quello di fornire uno strumento di ricerca per coloro che, per il proprio business, vogliono individuare i migliori clienti per attività di vendita future. Notate che ho usato il parola “migliori“, LinkedIn consente di individuare potenziali clienti in un modo che Facebook o Twitter non fanno. Quindi in una strategia su Linkedin, il punto focale è quello di riuscire a individuare i “potenti” del settore e puntare su di essi.
Indice dei contenuti
Come? Piccole attività, portano a grande successo.
- Aggiornando giornalmente il proprio status. Questo non significa scrivere frasi come “sto andando a pranzo nel più bel ristorante della città”, ma fornire contenuti che possano aiutare la vostra attività, mostrando ai contatti ad esempio che la vostra azienda ha la soluzione ai loro problemi.
- Favorire le discussioni all’interno dei gruppi di Linkedin, discussioni mirare alla risoluzione di problemi che magari clienti offline vi hanno proposto, trasponendoli nell’online in modo da attrarre persone potenzialmente interessate.
- Fornire strumenti, consigli, risorse gratuite o semplici articoli o video nella vostra rete Linkedin, includendo anche i gruppi del quale fate parte.
- Rispondere alle domande nella sezione “Domande” o anche negli stessi gruppi, aiuterà a
consolidare la vostra esperienza e professionalità, e creare introno a voi l’appellativo di esperto. - Pianificare dei seminari di formazione online e sfruttare la sezione eventi di Linkedin come mezzo di promozione verso i tuoi contatti e/o studiare degli articoli specifici dal blog, che parlano del seminario, e che prevedano una call-to-action finale, indirizzata all’iscrizione alla mailing list. In questo modo si favorisce l’avvicinamento degli utenti “facoltosi” da Linkedin verso la vostra attività creando nuove potenziali relazioni di business.
- Avere un profilo completo che comprende i sondaggi, video, i tuoi feed del blog e presentazioni PowerPoint. Sfruttando la nuova applicazione per le pubblicazioni è possibile inserire e-books, libri, articoli e altre pubblicazioni.
Sapevate che Linkedin permette di iscriversi ad un massimo di 50 gruppi?
I gruppi, molti di voi lo sapranno, permettono di connettersi, partecipare e conversare con gente che ha più o meno i vostri stessi interessi. Purtroppo, la maggior parte degli imprenditori non utilizzano questo strumento al fine di raggiungere potenziali clienti. Ma quando lo fanno, la maggior parte dei professionisti incorrono in questi due errori:
- Si diventa membri di un gruppo, ma non si partecipa attivamente. Cosa ci si può aspettare, in prospettiva di un business futuro, se non si fa sentire la propria voce?
- Si tende a iscriversi a gruppi dove sono iscritte persone che hanno il profilo simile al proprio. Appartenere a un gruppo in cui sono presenti tutti i tuoi competitor?! E’ ovvio che si voglia partecipare a discussioni sul quale si è ferrati, tuttavia molti imprenditori non riescono ad ampliare la propria visuale e si uniscono a gruppi che trattano del proprio ambito di competenza. Senza pensare che, magari, su gruppi diversi, gli iscritti possano avere la necessità di fruire dei prodotti che la nostra azienda vende.
Creare una community Linkedin
Un altro modo di trarre vantaggio dai gruppi di Linkedin, è quello di crearne uno proprio, costruire intorno al vostro prodotto una community di follwer. Il vantaggio di procedere in questo modo è quello che sarete sicuri che il messaggio che state veicolando, sia ascoltato correttamente da chi è interessato all’argomento, il tutto però basato su una tipologia di conversazione aperta e basata sulla lealtà. L’errore più comune è quello di controllare gli argomenti discussi nel proprio gruppo e limitarli al proprio gruppo.
Ma perché fare questo? Pensate che se si appartiene a 50 gruppi, e se la vostra conversazione è pubblicata su ognuno di questi gruppi formati a loro volta da 1000 utenti, immaginate quante persone è possibile raggiungere. Ve lo dico io, circa 50.000 potenziali ascoltatori, potenziali interessati ai vostri servizi e tutto questo solo dedicando qualche minuto all’aggiornamento dei contenuti.
E voi, siete pronti a fare il vostro passo, e sfruttare Linkedin per il vostro business?
Linkedin, come le piccole azioni si trasformano in fonte di business! | Web In Fermento…
Nella promozione sui social media, se si ha la necessità di mostrare al grande pubblico un proprio prodotto o servizio e dargli la visibilità in termini di “massa”, Facebook e Twitter sono gli strumenti più indicati. Tuttavia se lo scopo è quello di at…
[…] This post was mentioned on Twitter by Metalnik, CODENCODE and Filippo Scrocco, Web In Fermento. Web In Fermento said: Linkedin, come le piccole azioni si trasformano in fonte di business!: Nella promozione sui social media, se si … http://bit.ly/emFV9v […]