Le buone pratiche del web marketing per ristoranti
Avevo già discussso in passato di marketing per ristoranti applicato agli strumenti web in quanto il settore turistico e della ristorazione è un mondo che mi affascina, sia dal lato del prodotto/servizio offerto, sia per quanto riguarda le forme di comunicazione e marketing che il web rende possibile sviluppare. Avevo inoltre posto l’accento sulla più efficace misurazione del roi per i ristoranti (ma anche per altre attività del settore alberghiero ad esempio) in quanto è più semplice la tracciabilità della presenza nei social network e l’impatto che questi possono avere in termini di ritorno sul fatturato.
Rimanendo al solo ambito della ristorazione, gli strumenti del web marketing a disposizione oggi dei ristoranti offrono numerose opportunità che se ben studiate, integrate ed utilizzate, permettono una crescita di immagine che può andare oltre i confini locali, che può risuonare anche a migliaia di chilometri di distanza, richiamando turisti attratti da un’immagine di brand costruita ad hoc o da un prodotto eccezionale comunicato in modo non convenzionale, proprio grazie agli strumenti del web.
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Vi parlerò delle buone pratiche…ma prima vediamo le cattive!
Forse qualcuno di voi si starà chiedendo se in Italia la situazione è positiva, se i ristoranti in qualche modo si son fatti furbi e iniziano a cambiare, o quantomeno diversificare gli investimenti in advertising e nuove forme di comunicazione. Purtroppo però vi smentirò mostrandovi come la situazione in Italia, sia tutt’altro che rosea. Limitando il mio canale di analisi al solo Facebook, lanciando una ricerca per “ristorante” nel motore di ricerca interno di Facebook, in qualche modo mi verranno mostrati i risultati che fb ritiene più rilevanti, con fattori di restituzione del risultato (ranking) che saranno dati in prevalenza dal numero di iscritti/amici alla pagina. Bene la ricerca mi mostra prima di tutti “profili utenti” di ristoranti, come se il ristorante fosse una vera e propria persona. Ecco, questa la dice già lunga su una cosa: il fatto che chi gestisce il marketing internamente, non conosce le policy di facebook circa il divieto di usare un profilo utente per fare marketing e a chi mi risponde dicendo che col profilo è più immediato arricchire la base utenti e renderla consapevole dell’esistenza del ristorante risponderei consigliandogli la lettura di Permission Marketing di Seth Godin e il Clutrain Manifesto.
Non parliamo poi di design del profilo o pagina. Per le poche pagine esistenti, il design si limita a una foto-profilo senza logo, quando comunque dovremmo (anche i meno esperti) sapere che una pagina attraente, col colori d’impatto con contenuti che attirino la nostra attenzione e ci incuriosiscano funzionano sicuramente meglio.
Anche il modo di comunicare è spesso sbagliato, soprattutto quando vedo potenziali clienti o attuali clienti fidelizzati che postano una domanda e non ricevono risposta. Bisogna rispondere! Questo monito vale per tutte le attività e tutte le aziende, grandi o piccole, non solo i ristoranti.
Ecco le buone pratiche per un marketing per ristoranti vincente
Penso che, prima di tutto i titolari/gestori dei ristoranti debbano partire dal presupposto di abbandonare la convinzione che stanno vendendo ad un target geolocalizzato nell’area in cui si trova il ristorante. Il ristorante deve innanzitutto puntare all’eccellenza del prodotto offerto e se offri qualcosa di veramente degno di essere apprezzato a livello culinario, non puoi limitarti a servire solo i clienti in zona, ma devi fare in modo di favorire il passaparola, online e offline e puntare al turista in mobilità, perché oggi sempre più turisti amano viaggiare, recensire posti, luoghi, ristoranti e prodotti tipici e poi raccontare i loro viaggi nell’offline. In questo modo staranno lasciando tracce di voi sia nell’online che nell’offline.
- Presentati con un’immagine gradevole e di forte impatto comunicativo
Sia che il ristorante abbia un sito web (scelta molto consigliata) che anche una sola pagina facebook (consigliatissima alternativa al profilo utente) bisogna catturare immediatamente l’attenzione del potenziale utente/visitatore e fare in modo che possa poi trasformarsi in cliente. Come fare? Mostrando subito l’eccellenza e le carte vincenti che il ristorante mette a disposizione. Per questo nostro cliente abbiamo ritenuto giusto mostrare una immagine profilo che mostrasse l’interno del ristorante e comunicare nella tab iframe quelli che sono i piatti d’eccellenza serviti all’interno del locale.
- Sii presente ovunque siano i tuoi potenziali clienti
Come ho detto sopra, non bisogna puntare a soddisfare solo il cliente locale, ma cercare di attirare soprattutto i potenziali clienti che vengono da fuori. Il web mette oggi a disposizione numerosi strumenti e social network pensati proprio per i ristoranti. Innanzitutto un sito web si fa necessario in quanto col sito è possibile effettuare un lavoro di posizionamento nei motori di ricerca, attraverso cui si renderà visibile il ristorante nelle prime posizione dei motori di ricerca, nel momento in cui ad esempio i turisti saranno alla ricerca di un ristorante o di uno specifico prodotto tipico in zona. Le mappe di Google ci vengono inoltre in aiuto sempre in ottica seo, ma soprattutto non sono da sottovalutare i social network. YouTube per i video, dove è possibile realizzare filmati all’interno del ristorante, dove viene ripreso ad esempio la preparazione e la cottura di un determinato piatto e anche i video si posizionano molto bene nei motori di ricerca.
Da sfruttare sono inoltre i social network di nicchia riservati ai ristoranti, come 2Spaghi, Foodspotting, l’app mobile che premia i ristoranti che sono stati in grado di soddisfare al meglio il palato dei viaggiatori e lo stesso Tripadvisor.
- Rispondi sempre alle domande
Ogni risposta non data oggi è un potenziale cliente in meno domani. Nel nuovo marketing bisogna sempre rispondere, sia che tu sia un ristorante, un hotel o un’azienda metalmeccanica.
- Mostra le foto dei tuoi prodotti eccellenti
Soprattutto se si comunica su Facebook e si offrono dei piatti che sappiamo essere nostre eccellenze, sfruttiamo le immagini, che devono essere di alta qualità per due motivi: prima di tutto attira l’attenzione nella nostra bacheca e ci incentiva a cliccare “mi piace” o a commentare e per effetto anche di questo, da modo all’algoritmo di posizionamento dei post di facebook (edge rank) di tener su in bacheca per più tempo il nostro post con relativa immagine, richiamando così l’attenzione di altri utenti e aumentando l’interazione.
- Ogni tanto attiva dei contest e regala un tuo prodotto
I contest sono la più potente ed immediata strategia di marketing virale attivabile su facebook (o twitter) per aumentare velocemente l’immagine del brand e conquistare nuovi clienti. Provatela e vedrete i risultati 😉
Questi sono solo alcuni consigli di marketing per ristoranti che utilizzi il web. Per analizzarli tutti in dettaglio ci vorrebbe un libro! 😉
Salve a tutti, sono un ristoratore e vorrei farvi una domanda un po’ provocatoria ma visto che state sparando a 0 sui ristoratori la faccio: siete sicuri che siano i ristoratori ad odiare internet? siete sicuri di riuscire a portare dei risultati tangibili ai vostri clienti ristoratori? a volte è facile dire con poche parole che grazie ad un web marketing efficace si portino nuovi clienti…. il mondo della ristorazione non è proprio uguale a quello della vendita di un barattolo di sugo o un qualsiasi altro prodotto….
Credete che i ristoratori siano tutti con gli occhi coperti di salsiccia e non si guardino intorno? per lo meno se funzionasse lo farebbero in un numero molto maggiore rispetto alla realtà.
Credo che alla base per il marketing efficace di un ristorante ci siano altre cose in primis il passa parola e la pubblicità locale …. dico anche purtroppo! ma la realtà è questa…. ad oggi un quotidiano locale restituisce ancora più risultati di un marketing mix on line…. non lo dico io ma i fatti……
Scusate la provocazione….. ma mi sono sentito in un certo senso toccato da talune affermazioni riguardo ai ristoratori…. sembra che ci prendiate per “scemi”… come dire che arrivate Voi ed in 4 e 4 otto ci fate lavorare il doppio….. ma se fosse realmente vero e comprovato sarei io il primo a pagarvi anche il doppio di quello che chiedete …. ad oggi però non ho ancora sorprese di questo tipo!
ottimo post… il problema è che i ristoratori prima pensano a inserire recensioni false ancora oggi e poi che danno il tutto in mano al figlio, cugino o amica che ovviamente fa il social media marketere del caso. Un po’ come se nella loro cucina chiamassero me a fare un piatto di pesce per i loro clienti 😉
Farglielo capire è e sarà durissima…
Io nelle buone pratiche metterei anche un sano collegamento on/off… ovvero un invito alla cassa a connettersi alla pagina Facebook, uno sconto magari per chi laika e un couponing del caso.
Veramente un ottimo articolo! Lavorando per il settore e la sua promozione conosco bene il settore ristorativo e i ristoratori. E’ molto difficile farli entrare nell’ottica di internet e di offrire servizi utilizzando questo trumento ma devo dire che qualcosa negli ultimi mesi sta cambiando…in meglio!
La maggior parte dei ristoranti non si cura di Internet: lo ignora, lo odia, lo snobba. E’ grassa se c’è un sito internet. Spesso è statico, aggiornato al 1996 e senza menu e foto. I ristoratori mediamente non usano Fb, twitter e tantomeno 4square. Odiano tripadvisor e conoscono a stento 2spaghi…
e poi si domandano perchè sono vuoti/pieni…
Purtroppo hai ragione su tutto quello che dici…perciò il mio augurio è che leggano questo post e capiscano che se vogliono guadagnare di più devono cambiare strategia 😉
guarda come ristoratore ti posso spiegare perché odiamo tripadvisor….perché purtroppo le persone danno un loro sfogo indelebile(quando ti sorridono e ti dicono che è tutto buonissimo, sollevassero le questioni nel locale sarebbe più realistico) oppure ti “minacciano” o spegni le tv(in un pub) “siamo in 5 e ti facciamo 5 recensioni pessime”….se fossimo da entrambi i lati più corretti….
E prima di parlare di quanto poco tempo si dedica a internet provate a fare i ristoratori per vedere quanto tempo libero si ha.
questo non vuol dire che sia contro quello che l’articolo diceva anzi:io ho appena fatto un corso per promuovermi su internet e ho capito quanto tempo in realtà richiede una pagina ben fatta e funzionante…farò del mio meglio!