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Le 5 regole del Facebook Marketing

Un interessante post di NetMagazine prende in esame i consigli dati dal co-fondatore della piattaforma sociale Moontoast, che elenca le 5 regole fondamentali che dovrebbe seguire chi gestisce una pagina Facebook per il marketing. Vediamole nel dettaglio.

1. Rispetta l’Edgerank e conquista il news feed dell’utente.

La pagina Facebook si sa, ha l’obiettivo di creare engagement, ossia raccogliere “like” e commenti ai contenuti pubblicati dal proprio piano editoriale definito e in Faceboook vige la regola del cosiddetto “EdgeRank”, che è più o meno l’equivalente del Page Rank di Google che permette a un post di rimanere nella sezione top news dello stream di utente e avere dunque più possibilità di essere visualizzati e di conseguenza commentati da altri utenti che quindi contribuiscono ad aumentare l’engagement della pagina stessa. Ma come funziona l’algoritmo dell’EdgeRank? Ci sono 3 elementi che incidono sull’edgerank di Facebook.

  • Affinità.
    L’affinità tra un utente e la pagina facebook si raggiunge col tempo. Innanzitutto c’è affinità se c’è interesse per la pagina, per il tema trattato o per il brand, prodotto o servizio a cui la pagina fa riferimento. Altra spinta molto importante deriva dalla bravura di chi posta contenuti sulla pagina, oltre ad essere tematici e di interesse per la community devono essere divertenti, suscitare emozioni e interrogativi. Quindi si all’uso di contest creativi e all’uso delle Domande di Facebook per creare discussioni e stimolare quindi l’engagement. Più su un post si riuscirà a creare engagement, più sarà visibile a molti utenti iscritti alla pagina.
  • Tipo di post.
    Dall’esperienza di più gestori di pagine Facebook è risultato che gli aggiornamenti con contenuti multimediali come foto e video (soprattutto di elevata qualità) hanno più possibilità di essere visti e quindi “piaciuti” e commentate, rispetto ai soli aggiornamenti testuali.
  • Tempo di decadimento del messaggio.
    E’ vero che sui messaggi vale l’algoritmo dell’EdgeRank, ma è vero anche che c’è poca possibilità di vedere un messaggio con un alto tasso di engagement, pubblicato una settimana fa!

2. Coerenza con i contenuti.

Facebook è per chi fa marketing, uno strumento di lavoro e le relazioni sviluppate sono lavoro per chi gestisce le fan page. Come si sviluppano allora le relazioni senza che appaiono artificiose ? Essendo autentici. Il più delle volte l’autenticità, unita ad una buona dose di empatia del community manager, è l’elemento essenziale che permette la nascita e lo sviluppo di relazioni con la propria community. Sviluppare relazioni su Facebook è determinante per trovare degli ambasciatori del brand (brand ambassador) motivati che siano i primi a provare il prodotto e a consigliarlo poi agli altri attraverso il meccanismo del passaparola (buzz). Un contenuto che crea engagement e pone le basi per la sviluppo di relazioni, deve essere chiaro, autentico e coinvolgente.

3. Cerca di vendere all’interno di Facebook se comunichi su Facebook.

Tralasciando le evidenze empiriche che hanno dimostrato come gli utenti siano più propensi a cliccare sugli adsense di facebook che rimandano su pagine facebook e quindi restino in Facebook stesso anziché uscire da Facebook per finire su siti esterni, l’utilità del vendere all’interno di Facebook è quella di avere poi la possibilità del passaparola, una delle cose più determinanti del successo su Facebook. Se qualcuno acquista su Facebook e ne resta soddisfatto, sarà molto più incentivato a parlarne ai propri contatti. Quindi l’uso di e-commerce in tab iFrame o di App Facebook virali risultano essere ottimi strumenti.

4. Usa il rapporto 10:1 per la condivisione di messaggi commerciali.

Significa che su 10 messaggi postati sulla pagina Facebook, solo 1 di questi deve essere una “call to action” all’acquisto di un prodotto o servizio reclamizzato nella pagina. A chi ti segue non interessa lo spam, o i tuoi messaggi commerciali. Interessa conoscerti, costruire un rapporto, emozionarsi, ricordarsi di te e poi forse acquistare da te!

5. Misura il valore dei tuoi fans!

Alcune delle metriche per misurare il successo di una pagina facebook le avevamo già esaminate, a partire dall’Engagement Rate. Altre possono essere:

  • il ricavo medio per fan;
  • il ricavo medio per messaggio;
  • la percentuale di crescita del numero di fans al mese.

Ovviamente queste sono delle linee guida per guidare la vostra pagina Facebook verso il successo, ovvio che alla base deve esserci il prodotto/brand/servizio di successo e che abbia un buon livello di “notiziabilità”. Tuttavia l’apprendimento è lungo e il testing continuo! 😉

Co-founder dell'agenzia, laureato in Marketing e Comunicazione d'azienda. Professionista SEO e autore del libro "Content Marketing per Blog, Social e SEO".Da quindici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come consulente SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.Segue costantemente tutti gli aggiornamenti algoritmici di Google, di cui scrive poi regolarmente le sue analisi su questo blog e si occupa di seguire siti web che perdono traffico organico individuando problematiche e fornendo strategie risolutive.E' speaker alle più importanti conferenze nazionali sulla SEO e web marketing (Convegno GT, Search Marketing Connect, SMXL, BeWizard, ecc.) oltre ad aver formato numerosi SEO di aziende ed agenzie in corsi di formazione super avanzati. Scrive di SEO anche sul blog ufficiale di SEMrush.

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7 risposte a “Le 5 regole del Facebook Marketing”

  1. Sara Battaglini ha detto:

    Ciao, per caso esiste anche un libro per poter applicare queste regole sul pratico? Non sono ancora molto pratica e mi sarebbe utile imparare ad applicare le strategie di Marketinf via Facebook 🙂
    Grazie.

  2. Bartolomeo Borgarello ha detto:

    Ciao Daio, secondo te ogni quanto si deve postare su una pagina?  una o più volte al giorno? una a giorni alterni?
    Grazie Bart

    • Dario Ciracì ha detto:

      Ciao Bartolomeo,

      in genere dipende da brand a brand e anche in rapporto alla popolosità della pagina. Se i nostri fan sono pochi non ha senso postare molto, contrariamente se abbiamo un grosso numero di iscritti è già cosa diversa. Poi dipende molto dalla natura degli aggiornamenti: quelli commerciali penso vadano inviati più a distanza di tempo rispetto a quelli informativi e divertenti, che magari sono utili a creare engagement.

      Puoi comunque leggere questo nostro post che da delle linee guida a riguardo 😉 http://www.webinfermento.it/il-ciclo-di-vita-dei-contenuti-su-facebook-caso-di-studio/

  3. Antonio Patti ha detto:

    Ciao,nposso chiederti come fai a fare un ricavo medio per messaggio, se la call to action u00e8 1:10? Inoltre non trovi pradossale che se crescono gli utenti, si abbasseru00e0 il valore medio “per fan” e “per messaggio”? nnSuggerirei anche di misurare il numero di feedback tipo likes e commenti che, pur non rappresentando una vendita, hanno un valore di sharing poichu00e9 compaiono nelle rispettive bachece degli utenti.nnSono sempre indeciso sulla misurazione quantitativa (quanti utenti) e quella qualititava (quanti like commenti e con che contenuto), ma in effetti siamo ancora all’inizio :-)nnLe prime 4 regole sono azzeccate e scritte in maniera molto chiara, l’ultima invece secondo me dipende molto dal genere di azienda che si intende promuovere.

    • Dario Ciracu00ec ha detto:

      Ciao Antonio, in teoria andrebbe misurato (almeno secondo me) il ricavo medio per messaggio, ma di quelli inerenti call to action, ciou00e8 quelli che invitano all’acquisto di un prodotto o al compimento di un’azione. Gli altri 9 sono messaggi che definirei “esperienziali” perchu00e8 devono trattare temi che ruotano attorno all’universo di cosa u00e8 reclamizzato nella pagina. In un mio vecchio post parlai di “Brand Engagement Rate”, definendolo come “media delle interazioni sulla pagina (i likes piu00f9 i commenti) per il numero dei post in bacheca, diviso il totale dei fan di un dato giorno per i post che incentivano ad unu2019azione (call to action) come lu2019acquistare il prodotto, iscriversi a una newsletter, scaricare un coupon sconto, ecc.”nnPoi come dici tu, siamo ancora all’inizio, e le metriche vanno sempre un po’ prese con le pinze e oggettivamente, ciou00e8 deve essere chi gestisce la propria fan page a farsi un tornaconto sul tempo speso per piano editoriale/pubblicazione messaggi, blogging e ricavi

  4. Daniela Gerosa ha detto:

    A proposito del punto 3 ovvero “cerca di vendere all’interno di Facebook se comunichi su Facebook”, giusto in questi giorni Freddy sta promuovendo i saldi anche sulle sue 2 pagine Facebook (italiana ed internazionale) tramite u00a0l’F-commerce.nVorrei sapere cosa ne pensate di questa nuova proposta ;-)u00a0

    • Dario Ciracu00ec ha detto:

      Ciao Daniela, ho visto la pagina Freddy. Mi piace l’iniziativa e stando alle previsioni dagli States, saremo sempre piu00f9 propensi ad acquistare dai social media, come Facebook. Inoltre l’applicazione che hanno implementato non richiede troppi clicchi o accettazione di permessi Facebook, quindi mi sembra abbastanza funzionale. Ci sarebbe solo da chiedere a Freddy come sta andando l’iniziative, ovvero se stanno vendendo, perchu00e8 come sappiamo, qui in Italia si u00e8 ancora un po’ restii a queste cose 🙂

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