Le principali azioni sociali svolte su Facebook, Twitter e Google+ [Survey]
Le interazioni social sono l’elemento determinante per la vita di un social network. Dialogare, confrontarsi, esprimere il proprio accordo, scrivere le proprie opinioni o restare semplici osservatori permettono al flusso delle informazioni di vivere, di evolversi, arricchirsi e migliorare o peggiorare il valore del messaggio condiviso da una persona, o a nome di un brand.
“Epicwin” o “Epicfail” sono le parole più spesso utilizzate per connotare due principali “metriche estreme” di successo e insuccesso del post, molto spesso dettate, più che da dati reali, dal potere comunicativo che il contenuto sprigiona.
In positivo o in negativo, infatti, i messaggi vengono giudicati dal buonsenso, o dai luoghi comuni, dei partecipanti ai canali diventando il tramite nella propagazione del giudizio sul contenuto che, ovviamente connotato come “estremo” (estremamente positivo o estremamente negativo), gli permette di diffondersi di passaparola in passaparola.
Le interazioni sociali sono gli artefici di tutto questo. Se da un lato è l’utente singolo che gestisce il messaggio da condividere, dall’altro sono i mi piace, i +1 e i retweet le azioni che permettono di valorizzare l’esistenza del contenuto e la sua diffusione sui social.
I canali principali con i quali l’utente si interfaccia con una frequenza quotidiana sono Facebook, Twitter e Google+. Sono questi tre canali, l’oggetto di una mini ricerca il cui scopo è stato quello di indagare sulle azioni maggiormente compiute dagli utenti su ogni canale in esame. È stato chiesto, in riferimento al livello d’uso, quali fossero le azioni svolte con maggior frequenza nell’arco di un mese.
La domanda esplicita è stata: “pensando a Facebook, Twitter e Google+: quali sono state le azioni che sono state svolte nell’ultimo mese?”. I rispondenti hanno un target abbastanza variegato, uomini e donne in una fascia d’età compresa tra i 16-64 anni, di ambo i sessi tutti utenti attivi e partecipativi sul canale. Ed ecco i risultati.
Indice dei contenuti
Per quanto riguarda Facebook, gli utenti hanno risposto che l’azione maggiormente svolta è cliccare sul pulsante di like. Nel 70% dei casi, dunque, l’attività scelta da un utente è quella di interagire mostrando esclusivamente una preferenza nei confronti di un contenuto. Le azioni successive sono quelle dedicate all’interazione testuale con i contatti tramite commenti a foto o video e messaggi privati (55%), seguono la lettura di articoli e commentare status update.
Dalle percentuali è facile dedurre che, ogni azione è abbastanza omogenea e che tutte bene o male hanno un ruolo rilevante.
Google+
Un comportamento diverso invece, mostrano gli utenti che hanno un profilo su Google+. Il canale è utilizzato in primis per informarsi: la lettura di un articolo, inteso come un contenuto esterno al canale, è l’azione maggiormente svolta con il 45%, a cui segue la lettura anche di notizie, sempre esterne. L’azione di +1 è svolta nel 33% dei casi, così come la lettura dello streaming senza produrre alcun contenuto. Infine il canale è stato usato per visitare un pagina brand aziendale.
Anche Twitter, come Google+, mostra un comportamento degli utenti orientato all’ottenere informazioni aggiornate. Il 42% degli utenti di Twitter mostra interesse nel scovare notizie e dunque utilizza il canale con lo scopo di mantenersi aggiornato sugli avvenimenti più importanti. Tale deduzione è avvalorata anche dal fatto che, la seconda azione più svolta, è quella di analizzare i Topic Trends (36%).
Sorprendentemente le azioni di interazione tipiche del canale, twit e retwit, sono svolti solo intorno al 34% dei casi.
Conclusioni e sviluppi
La ricerca è alquanto interessante e di sicuro interesse per tutti, peccato che i dati siano sempre americani. Per conoscere quindi, anche come noi, popolo italiano dei social, utilizziamo i canali, abbiamo pensato di create una micro-survey a cui potete liberamente partecipare ed esprimere la vostra opinione in pochissimi click.
I risultati li renderemo noti proprio qui e sui nostri canali sociali.
Prediligo linkedin che non è contemplato nell’inchiesta…come mai?
Probabilmente l’indagine ha preso di mira i canali utilizzati dalla gente comune quotidianamente. Sono i canali a cui si ha un accesso pressoché giornaliero e dove c’è un maggior tempo di permanenza.
non riesco ad accedere alla micro – survey.. peccato!
come posso rispondere? mi piacerebbe partecipare! Grazie mille!
Ciao Elena,
questo è il link diretto per il sondaggio 🙂 https://docs.google.com/forms/d/1zSEHS_JYl2Kv_y1yNw16q3rqBkHvGkDnOXhAgCEdO64/viewform
complimenti per questo artico e anche per l’idea di inserire alla fine il micro-survey… adesso aspetto con trepidazione i risultati finali 😀
Grazie! 🙂
Speriamo di raggiungere un numero sostanzioso di pareri. Al momento siamo abbastanza soddisfatti 🙂