I contenuti più di successo e più condivisi in 14 tipi di industrie nell’Online
Parliamo di industrie online. In particolare parliamo dei contenuti generati da diversi settori per promuoversi attraverso canali proprietari e Social Web. Una vista sommaria ci porterebbe a credere che tutti operino nel medesimo settore, dato che gli obiettivi sono pressoché uguali, ma oggi scopriamo che prese singolarmente, azienda dopo azienda, opera in modo individuale e secondo strategie che prevedono l’utilizzo di specifiche tipolgie di contenuti e specifici giorni in cui somministrarli.
Sulla scia dell’analisi che abbiamo prodotto sul comportamento dei brand italiani su Facebook, abbiamo individuato una ricerca che è andata a fondo analizzando i settori per macro categorie. Il lavoro è stato condotto da Clear Voice, azienda produttrice di un software di Content Management, che ha preso appunto in esame diverse aree merceologiche nel web, in tutto il mondo, per far luce proprio sulle attitudini promozionali di ognuna.
Sono stati analizzati 140 milioni di post, provenienti da 430 mila autori su 267 mila siti editori con l’obiettivo di capire chi sono i top influencer nel web, su quali canali postano i contenuti e il livello di performance che riescono a raggiungere. La classificazione per settore ne ha individuati 14 e vanno dal Beauty al Fashion, dal Tech allo Sport, dal Travel alla Finanza.
Indice dei contenuti
Quali dati sono stati presi in esame?
Per classificare i contenuti ed ottenere un ordine dei dati, sono stati presi in esame sei elementi caratterizzanti del contenuto:
- url
- autore
- metadati contenuti nel post
- titolo del post
- conteggio delle parole dei post
- condivisioni sociali su Facebook, Google+, Linkedin e Pinterest.
Quali informazioni sono state estrapolate dall’indagine?
L’indagine ha prodotto una mole elevata di informazioni il cui focus ha riguardato:
- il cosa, ossia quali contenuti vengono condivisi maggiormente: infografiche, video, how-to, listicles;
- il quando vengono postati, ossia il giorno della settimana più gettonato;
- il dove, ergo su quali canali il contenuto viene diffuso o spalmato;
- il chi: i 5 top influencer in ogni industria.
Ottenuti questi dati sono stati analizzati i risultati per ogni singolo settore, il cui approfondimento lo rimando al report ufficiale, ma quello che interessa metter in luce in questo post è il comportamento sostanziale che pone le basi per capire differenze in ogni singolo settore.
I contenuti più utilizzati
Quello che è interessante, ai fini conoscitivi, è che ogni settore predilige un tipo di contenuto, che è quello che poi tende ad utilizzare più spesso probabilmente per motivazioni legate alla qualità del successo ottenuto.
Emerge che, complessivamente, il contenuti più diffuso è il contenuto infografico.
Il 43% dei contenuti scelti, sui 14 settori analizzati, sono quelli infografici in combinazione con articoli, listical o long form abbinati. Notiamo che il 29% si affida, invece, solo ai long-form, ed il 21% agli articoli tutorial o how-to, infine a percentuali più basse (7%) troviamo i listical con video.
Come possiamo dedurre da questi dati, il fatto che gli articoli, più che raccontare a parole, mettano “graficamente” in mostra, è la strategia più diffusa perché probabilmente riesce a dare un risalto in più al contenuto rispetto ad altre costituite magari da solo testo. Così come i listati rendono più veloce e fluente la consultazione
Il pubblico, probabilmente, apprezza una consultazione veloce, ma approfondita, ed il contenuto infografico – associato a del testo – permette di ottimizzare i tempi di analisi, oltre che a rendere più appetibile il contenuto stesso.
I canali Social più scelti
Altra informazione importante che otteniamo da questa ricerca riguarda i canali Social. In particolare abbiamo una risposta al “quali sono i canali che vengono presidiati da ogni settore?”. Ebbene troviamo, senza alcuna sorpresa, che Facebook resta il padrone dei Social.
Se un contenuto deve esser condiviso, per la maggior parete delle volte, ossia per il 57% dei casi, viene fatto su Facebook. Ma troviamo anche dati che rispecchiano con coerenza il binomio settore-target audience. Parliamo ad esempio del caso delle categorie “Home & Garden”, “Design” o “Beauty” il cui canale di rifermento risulta Pinterest, o per il settore “Business” il canale principale è Linkedin.
Nessun canale predilige maggiormente Google+, che purtroppo resta fanalino di coda in ogni settore.
I giorni di maggiore interazione Social
Infine un’ultima analisi è su quali siano i giorni che, per settore, ottengono maggior successo sulla base del contenuto condiviso.
Una griglia abbastanza chiara, la seguente, mette in luce che, ogni settore, ha la sua buona dose di efficacia del contenuto, in specifici giorni della settimana.
La metrica di successo analizzata è ovviamente il massimo tasso di share sociali ottenuti dopo la pubblicazione di un post. A parte percentuali omogenee di successo in ogni settore, che vanno dal 15% al 17%, troviamo casi che si distinguo per tassi di interazione più elevati.
Due esempi interessanti sono:
- il settore dell’”Educazione e no-profit” che nel weekend riesce a raggiungere, in media, un tasso di engagement Social del 22%, quando per il resto della settimana oscilla tra il 9 e l’11%;
- il settore del “Food, Drink & Hospitality” che fa registrare un tasso di interazione quasi del 49% durante la domenica, mentre nei restanti giorni l’interazione non va oltre il 14%.
Nel complesso il giorno con il tasso di interazione più elevato, per ogni settore resta la domenica.
Sicuramente interessante questa indagine, che è un po’ una conferma. La scelta di prediligere un contento piuttosto che un altro è già parte del successo, e molto spesso presidiare quei formati più gettonati è una delle strade che porta a raggiungerlo con più semplicità.
Grazie, report molto interessante. Anche se condiviso non significa che necessariamente è stato consultato o ne è derivato qualche ritorno economico. Buon lavoro!
È il lungo termine che potrebbe portare qualcosa.. l’engagement è una metrica Social che misura la qualità del lavoro svolto, il resto, se ci sarà, si vedrà molto ma molto dopo!
Se poi non si legge, beh! Problema di chi condivide che otterrà solo del contenuto per i social, ma niente cibo per la sua mente! 😉 Buona lavoro a te!