Social Media Marketing

Il twitter advertising ritocca il suo volto e diventa survey, ecco come!

Per l’advertising online i numeri di Twitter sono davvero interessanti. Con 400 milioni di tweets inviati ogni giorno e una percentuale stimata di 500 milioni di utenti diventa uno degli strumenti essenziali per iniziare campagne promozionali online a pagamento.

Ai piani alti di Twitter questi dati sono ben presenti per questo, come abbiamo assistito nei precedenti mesi, anche il social in 140 caratteri si è aperto alle sponsorizzazioni attivabili da parte dei brand. Account, tweet e trends promossi rappresentano i principali strumenti che Twitter mette a disposizione degli inserzionisti per rendere la propria attività raggiungibile da tutti (o quasi) i potenziali interessati. Recentemente tra l’altro lo strumento dei tweet promossi è stato ulteriormente raffinato per permettere al post di raggiungere quel target di pubblico interessato potenzialmente al messaggio promozionale sfruttando il targeting avanzato sui profili.

Ovviamente, non ci si può accontentare solo di questo e Twitter lo sa. Conosce bene il comportamento dei marketer e quali possono essere gli obiettivi che si prefiggono, ad esempio, sa bene che l’elemento più importante è riuscire a misurare il ROI su queste campagne per quantificare gli sforzi e gli investimenti.

E’ di questi giorni, una notizia interessante: una partnership tra Twitter e Nielsen. Da un lato abbiamo Twitter che vuole migliorare i suoi strumenti promozionali dall’altra abbiamo Nielsen una delle più importanti aziende al mondo di survey. Come si conciliano le due attività?

Semplice, Twitter ha deciso di introdurre nel suo set di attività promozionali i survey come già avvenuto in passato con Facebook.
L’obiettivo, si capisce, è quello di permettere di misurare attraverso l’utilizzo di questionari, l’efficacia di una campagna promozionale a pagamento su Twitter ma non solo. L’utilizzo dei questionari può, come ben già utilizzati nel marketing tradizionale, voler analizzare le opinioni degli utenti su determinati prodotti e capirne le tendenze o analizzare meglio i comportamenti che gli utenti hanno nel partecipare all’attività di un brand sul canale dopo essere stati esposti ai post promossi (in termini di engagement e lead).

Come funzionano le campagne survey?

Le campagne survey, che attualmente sono in fase di beta testing solo per alcuni profili, appaiono allo stesso modo di un post promosso quindi all’interno della timeline. Non invasivi, vengono visualizzati questi tweet il cui contenuto dovrebbe annunciare la presenza di un questionario conoscitivo.

Analizzando meglio la feature possiamo comprendere meglio come funziona:

  • innanzitutto, i tweet non vengono direttamente generati dal brand come avviene dai post promossi, ma è stato creato un account specifico raggiungibile all’indirizzo @TwitterSurvey che avrà il compito di somministrare i questionari all’interno delle timeline. Al momento l’account è raggiungibile su Twitter, ma il follow viene messo in stand-by, mentre i tweets risultano privati.
  • Ogni tweet dovrebbe essere riconoscibile anche dalla url che, come si vede nel prototipo sembra che i questionari siano organizzati in una directory “research” che al suoi interno conterrà la survey sicuramente accompagnata da un ID specifico “analytics.twitter.com/research/survey-….”.
  • Avviene tutto su Twitter. La cosa distintiva rispetto a survey viste anche su altri social, è che non si viene reindirizzati su un’altra pagina o sito, ma la compilazione avviene direttamente all’interno di Twitter stesso almeno questo si evince dalle immagini rilasciate, il che scongiura una sorta di “interruption” dall’attività che l’utente stava compiendo.

Inoltre se analizziamo bene la struttura del survey, notiamo che è abbastanza completo. Contiene al suo interno ovviamente le domande, il feedback di avanzamento tra le domande e una sezione di “ulteriori informazioni”. L’unica cosa sul quale si spera che si stia lavorando è la lunghezza dei questionari che ovviamente non deve essere eccessiva per scongiurare la possibilità di abbandono degli utenti.

Inoltre ritengo che, essendo Twitter un canale social potrebbe e dovrebbe essere interessante introdurre l’opportunità di offrire degli incentivi (e mi viene in mente sconti, gadget, ecc..) per chi partecipa al questionario come ringraziamento ovviamente da parte del brand coinvolto. Questo servirebbe ancor più a rendere l’utente propenso a considerare il brand promosso per futuri acquisti. Che ne dite?

Intanto per capire meglio, dovremo aspettare i primi mesi del 2013 per provare con mano il tutto! 😉

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2 risposte a “Il twitter advertising ritocca il suo volto e diventa survey, ecco come!”

  1. Emanuele Minotto ha detto:

    Twitter sta cambiando moltissimo ultimamente. Secondo te ci saranno cambiamenti radicali come un’eccessiva restrizione delle API, un ingrandimento dei dati del profilo o l’abolizione dell’ormai leggendario limite dei 140 caratteri per lasciare spazio al business?

    • Guarda, penso che fare delle previsioni sull’evoluzione di un sito come twitter può essere azzardato. Penso che, dai recenti aggiornamenti, il futuro di twitter stia andando nella direzione della “monetizzazione” nonché nel rendere lo strumento più conforme alle esigenze dei brand. Cambiamenti radicali non ne vedo al massimo nuovi aggiornamenti per rendere lo strumento più idoneo all’uso aziendali si!

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