Il mercato della Link Building in Italia: si spende poco, i guest post la tecnica più utilizzata [Ricerca]
La Link Building in Italia è un mercato in costante crescita e che è ormai un asset fondamentale per qualsiasi azienda investa oggi in Web Marketing.
Il nostro regalo di Natale per te fedele lettore è la pubblicazione dell’infografica contenente tutti i risultati emersi dall’indagine che abbiamo lanciato qualche mese fa, sempre su questo blog e presentata in anteprima all’ultimo Convegno GT, sul mercato della Link Building in Italia.
Un mercato afferente all’area della SEO, che a sua volta rientra nelle attività di Search Marketing, ma il cui valore, in termini di ritorno dell’investimento non è certo da sottovalutare dato che, ad oggi il link è ancora un voto editoriale e considerato da Google il principale e più forte fattore di ranking. Se pensiamo poi che in Italia fare SEO equivale praticamente ad operare su Google (quota di mercato attuale pari al 98%), è facile comprendere come una piccola ricerca che indagasse sul nostro mercato e fornisse il primo quadro di riferimento sul tema, fosse indispensabile.
Veniamo al commento dei risultati. I partecipanti al sondaggio sono stati 173. Non male per la composizione di un campione, se consideriamo che all’indagine di Moz su scala globale i partecipanti erano stati 315.
Indice dei contenuti
La figura del Link Builder italiano.
Chi si occupa di link building (78 %) di età compresa tra i 31 e i 40 anni (49 %) e vive al Nord Italia, per la maggioranza dei casi (46 %).
La figura è solitamente un freelance (35 %) o un SEO manager o capo SEO in agenzia (28 %), a cui seguono coloro che hanno indicato Altro ( 16 %) e possiamo pensare a un web developer/designer che si occupa anche di Link Building, SEO Manager in azienda (11%) o c’è anche una percentuale di imprenditori che si occupano di link building in prima persona (10%).
Quanto vale la Link Building in Italia?
Bene, è un po’ sorprendente ma la link building in Italia vale molto poco. In media si spende meno di 5.000€ all’anno (80% dei casi). Soltanto il 7% degli intervistati spende più di 5000€ annui e soltanto il 2% spende più di 100.000€ annui.
Le previsioni di aumento o diminuzione del budget per il 2015 sono più o meno bilanciate: il 58% non aumenterà la spesa in link building perché:
- ridistribuirà il budget in altre attività di marketing (42%)
- altro (non specificato) (12%)
- non ha prodotto risultati apprezzabili (4%)
- è stato penalizzato (2%).
Il 42% al contrario aumenterà per il 2015 il budget in Link Building perché:
il link è ancora il miglior fattore di ranking su Google (22%)
per accrescere il traffico organico (16%)
perché dà ancora il miglior ritorno dell’investimento (9%).
Le tecniche più utilizzate, quelle più e meno efficaci e quelle più pericolose
Veniamo ora alla parte più interessante dell’indagine
Tra le tecniche più utilizzate ci sono i Guest Post (54%), Article Marketing e Comunicati Stampa (51%) e Blog Network (46%).
Tra quelle ritenute più efficaci troviamo: guest post (52%), Blog Network (40%) e Infographic Promotion (39%).
Le meno efficaci invece sono: scambio links (54%), directories submission (53%) e acquisto links (43%).
Infine, quelle ritenute più pericolose: acquisto links (62%), scambio links (55%).
Un commento personale.
Come puoi vedere la link building in Italia vale molto poco, soprattutto se la raffrontiamo al valore della link building su scala mondiale, emerso dall’indagine fatta qualche tempo fa da Moz, dove venne fuori che si spendeva in media dai 10 ai 50 mila dollari al mese (37%).
Come motivare questa differenza? Probabilmente con il fatto che, vedendo anche le tecniche più utilizzate in Italia e quelle più utilizzate secondo l’indagine di Moz (Content Outreach, Infographic, Guest Post), noi italiani siamo ancora abituati ad investire nella link building di bassa lega e ancora poco sui contenuti. Ovviamente produrre e distribuire contenuti di qualità ha un costo molto superiore rispetto alla costruzione effettiva di links e in Italia molte piccole e medio imprese non hanno ancora compreso l’efficacia dei contenuti e che in realtà, il ritorno dell’investimento lo si ha poi anche a livello di brand identity.
Ti ringrazio per aver partecipato a questa indagine, sentiti libero di diffonderla e se hai dei commenti da lasciare sui risultati sei il benvenuto!
Vuoi conoscere le nostre soluzioni di Link Building?
Di seguito trovi l’infografica in versione completa.
Io invece da quando ho scoperto semalt non faccio piu niente, fanno tutto loro, e con l’offerta del 0.99 il primo mese per ogni nuovo sito sono sempre senza pensieri. Chi vuole il cupon-> http://bit.ly/GetRankFreeNow
Scusate ma che differenza c’è tra guest post e acquisto links?
Ciao,
beh considera che acquisto links è una macro-categoria (diciamo anche innaturale) di acquisizione di links all’interno della quale possono rientrare un po’ tutte le strategie di link popularity, compreso il guest post. Non è però detto che la tecnica del guest post debba essere per forza a pagamento. In teoria, se offri ad un blog a tema un contenuto realmente di qualità (molto testo, argomento originale ed unico, scritto da persona realmente esperta del tema, ecc.) te lo pubblicherà senza richiedere un compenso economico.
Il link sarà inserito se contestuale al tema trattato, altrimenti in firma alla biografia dell’autore “guest”.
Infografica molto interessante ed istruttiva. Immaginavo la link building fosse ancora una delle tecniche preferite
Grazie!