Strategie

Il decalogo base per un corretto approccio al Web Marketing

È oggettivo, di liste e di decaloghi su quel che è buono o non buono fare con il Web Marketing ne sono state fatte. È un argomento ampiamente dibattuto e sviluppato. Quello che sapete è che, nell’ottica attuale del Web, tutta la promozione incentrata nella forma più pura (claim, inviti all’acquisto, interruption) cade, facendo spazio a modi di operare più velati e soft. In teoria questo è quello che conoscete.

Quello che forse non vi hanno detto è che, una corretta attuazione di una strategia di Web Marketing, una che funzioni e che produca risultato, deve prevedere alla base un cambiamento radicale del modo di ragionare e concepire il marketing.

Gli studiosi tra i più grandi, come Godin tanto per citarne uno, hanno invertito concettualmente la rotta legata esclusivamente al concetto di marketing “urlato”(i vari “Compra”, “Acquista”, ecc..), cercando di inculcare principi che rispondessero ai dettami di unicità, personalizzazione, considerazione e coinvolgimento che l’utente fortemente ricerca nel Web.

Più volte nei nostri post abbiamo parlato del modo ideale per costruire una presenza online collaudata. Ogni passaggio prevede l’utilizzo di più strumenti e di più figure dedicate, ognuna di esse specializzata, ma soprattutto prevedere una crescita mentale di tutte le figure coinvolte nel processo promozionale, anche dei proprietari d’azienda.

Per questo, non vedete questo post come l’ENNESIMO decalogo, vedetelo più come il metter nero su bianco un approccio al Web e al Marketing che parte dal rinnovamento del modo di proporsi al fine di migliorare l’appeal che il brand avrà agli occhi del moderno navigatore.

1. Poco sforzo, pochi risultati

L’idea erronea che si è fatta spazio, soprattutto dopo l’avvento dei Social Network come strumento di promozione, è che la comunicazione online debba richiedere meno tempo rispetto a quella diretta o offline. I Social devono esser gestiti saltuariamente, il blog è un accessorio, il sito? “Una volta posizionato ho finito!”

Non c’è nulla di più errato nel pensare queste cose. Quando pariamo di Web Marketing parliamo di strumenti, ogni strumento ha la sua peculiarità e questa peculiarità va gestita in modo attento. Serve tempo per portare a casa risultati e un impegno costante. Prima lo si comprende, prima si riuscirà a capire che i risultati sono dietro l’angolo.

2. I social non devono rappresentare IL TUTTO

Molte aziende, con cui ci siamo direttamente interfacciati, hanno la grossolana convinzione che il Social rappresenti IL TUTTO del Web. Oltre questo strumento, non c’è altro. E così si investe tutto il budget dedicato al Web esclusivamente in campagne promozionali, tralasciando tutto il resto.

Questa forma mentis radicata, preclude un sacco di nuove opportunità derivanti dall’uso di altri canali, come quelle legate alla ricerca organica, ma soprattutto rende schiavi cronici di un meccanismo che per funzionare ha bisogno di una dose di benzina (ergo soldi) che ha un caro prezzo.

3. Il tempo e la dedizione portano i frutti del successo

Se c’è qualche marketer che sta leggendo questo post, ho una domanda per voi: qualcuno è mai riuscito a spiegare per bene il concetto di risultati “a lungo termine”?

La cosa più difficile da far comprendere agli imprenditori, e portarli ad un cambiamento mentale, è il fatto che nel Web l’istantaneo non esiste, o esiste solo se ci si affida alle effimere sponsorizzazioni. La cosa cruciale che va compresa è che ogni strategia adottata sul Web deve esser di lunga costruzione, attuazione e di lunga durata per portare ad un successo (meritato) e che produce frutti anche dopo tanto tempo dalla semina.

Di lunga attuazione non vuol dire inefficace, ma vuol significare a più lento assorbimento. Le tempistiche di successo spaventano, ma semplicemente perché quando si vuol iniziare a lavorare bene con il Web, lo si vuol fare a gamba tesa e nei tempi stabiliti senza seguire le logiche proprie degli strumenti e dell’utente. Nulla di più errato. Una crescita lenta è uno degli espedienti che porta anche ad un miglior successo, quello che ripaga di più e che serve a dare una motivazione al budget investito.

4. L’apprendimento e la voglia di conoscenza portano ad un serio miglioramento del processo promozionale

Cambiare modo di operare passa anche dall’avere dei modelli informativi validi. L’idea è che bisogna uscire dalle proprie convinzioni personali, maturate in azienda, ed affacciarsi con occhio curioso verso tutto quello che è nuovo e da sperimentare.

La prima regola è innanzitutto apprendere le metodologie giuste per operare e farle proprie, rinnovandole ed adattandole al proprio contesto aziendale. Avere una mente aperta alla nuova conoscenza, consentirà di non fossilizzarsi su pochi pensieri, ma averne sempre di nuovi da sperimentare.

5. Gli “altri” sono una risorsa non un nemico da combattere

L’altra idea radicata è che i competitor siano il male. Come discusso tempo fa in un post, i competitor possono diventare seriamente una risorsa da seguire, uno spunto per nuove idee e un incentivo a migliorarsi.

Osservare come operano gli altri, permette di avere una base da cui far partire il miglioramento ed un metro di paragone sulla qualità del proprio operato. Ovviamente faccio riferimento a chi è sopra di noi, e non sotto.

6. Sentirsi leader non farà di te un leader, tu lo sai gli altri no

Il “leaderismo”, scusate il termine, cioè la capacità di sentirsi primi su tutto, cozza fortemente con lo spirito collaborativo e rinnovativo del Web in generale. Solitamente “esperto”, lo dice il termine, lo si diventa dopo che si è maturata una certa esperienza, ed è il consenso del pubblico a decretare l’efficacia o la bontà di quello che si produce o si commercializza.

L’umiltà è la principale delle doti che va sviluppata nel Web. È giusto, dunque, sentirsi importanti, ma è importante anche maturare lo spirito critico che permetta di valutare quando qualcosa può esser fatta meglio e lasciare che siano gli altri a definirvi esperti.

7. Impara la comunicazione visuale

Questo è uno dei punti focali del Social Web. Parlare per il Web è una ricerca. Non esiste un modo univoco per rivolgersi ad un pubblico ed è difficile trovare la linea guida da seguire. Informale? Formale? Tutto dipende ovviamente dal target di riferimento e dalla tipologia di prodotto che si promuove, ma un modo interessante per cominciare è partire parlando attraverso un linguaggio universale: le immagini.

Avviare un approccio di tipo grafico/visuale è lo strumento che più deve esser sfruttato per comunicare in modo immediato. Le parole servono, ma le immagini hanno un ruolo determinante nel Web. Il consiglio è dotarsi di figure in grado di creare prodotti grafici, qualitativamente elevati, che cavalchino l’onda del Visual.

8. Pagare poco, ottenere molto

Questo è uno dei problemi più grossi che si fa spazio nella mente degli imprenditori: i costi. La regola che vale è il ribasso, chi offre di meno vince. Ma siamo sicuri che a questo poi corrisponda un servizio ottimale, ed il raggiungimento dei risultati sperati? Il motivo per cui resto convinta del fatto che a costo basso corrisponda basso rendimento è semplicemente correlato al concetto di risorse impiegate.

Se si ha a disposizione un team di persone che ha una esperienza e diversi casi di successo, significa che possiede anche determinate qualità o doti (creativo-operative) che assicurano una riuscita del progetto.

L’improvvisazione solitamente danneggia l’immagine di brand, ma anche il successo di una strategia (ammesso che sia stata correttamente studiata), ecco perché del prezzo basso bisogna spesso dubitare.
Ecco il mio sfogo di qualche giorno fa.

9. Ragiona come il più esigente dei tuoi clienti

Altra idea per migliorarsi è quella di sviluppare il pensiero “criticone” dell’utente più esigente. Cosa non va nella strategia? Cosa va migliorato per aumentare l’efficacia? Orientarsi insomma nel cercare di far emergere tutte le più piccole problematiche che trasformino ogni strategia in un divenire, un qualcosa che non resta statico nel tempo ma che si evolve e si consolida, step by step.

10. Ragiona in modo promozionale, ma agisci in modo umano

Ovviamente è essenziale mantenere la logica del profitto, ogni azione deve esser intrapresa per portare ad un guadagno. Tuttavia, è essenziale che il tutto sia fatto secondo le regole stabilite dall’utente. Se dico “piedistallo” sono banale? Purtroppo dovrò esserlo. Tornare ad essere utenti/clienti e ragionare in modo umano, così come farebbero loro, porterà benefici in termini di comunicazione, affezione e identificazione.

Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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2 risposte a “Il decalogo base per un corretto approccio al Web Marketing”

  1. Rino Balestra ha detto:

    Che bel contenuto!

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