marketing 2.0, social media

I contenuti la vera molla del Web [caso di studio]

Cercate un attimo di immaginare cosa sarebbe il social web, se non ci fossero i mi piace, gli share, i tweets, i checkin. Pensate a uno scenario apocalittico in cui, all’interno dei social network non ci sia la possibilità di creare, e quindi condividere, alcun contenuto. Come ve lo immaginate? Probabilmente non riuscite affatto a pensare a un’idea del genere in quanto sapete già che, la vera molla che scatena la frenetica e (alle volte) sconsiderata partecipazione sociale nella rete, è proprio la possibilità (e libertà) di condivisione e produzioni dei contenuti.

Per nostra brutta abitudine 😀 scandagliamo spesso il web, alla ricerca di ricerche interessanti, per capire come si sta evolvendo il social web, sotto tutti i suoi aspetti. In questo periodo in particolare, ci siamo imbattuti in molte ricerche, da parte di grandi esperti del settore, che studiano i contenuti e la loro importanza all’interno del web. A nostro modesto parere, la motivazione è da ricercare nel fatto che, sta aumentando la consapevolezza che, la scelta dei contenuti studiati in modo strategico, può portare a un miglioramento delle attività promozionali sul web.

Vi abbiamo proposto uno studio su la persistenza dei contenuti oggi invece, analizziamo una ricerca, fatta da due colossi del web Nielsen & AOL, che hanno analizzato nel semestre Giugno-Dicembre 2010, le abitudini di navigazione degli utenti, analizzando nello specifico la relazione che intercorre tra i contenuti che vengono generati nel web e i fattori che influenzano gli utenti-clienti nell’azione di condivisione degli stessi.

L’uso di internet che gli utenti fanno, in genere, fornisce come risultato che essi spendono più della metà del tempo di navigazione (53%), nella fruizione di contenuti, e un ulteriore 30% del tempo all’interno di canali che permettono la condivisione degli stessi, quindi i social network.

Contenuti rappresentano l’alimentatore del web

Dato importantissimo che emerge, è che i contenuti rappresentano davvero la molla che alimenta la vita dei social media. Infatti, i 27 milioni di contenuti (video, articoli, foto ecc..) condivisi sui social network, corrispondente al 23% di tutti i messaggi condivisi sul web, contiene un link a un contenuto.

Provenienza dei contenuti condivisi

Altro dato è che circa la metà dei contenuti condivisi dalle aziende, proviene da fonti condivise.
I brand, in questo, giocano un ruolo fondamentale nella diffusione dei contenuti, non solo da parte dell’azienda che si promuove per mezzo dei social network, ma anche da parte degli utenti che spontaneamente (perché iscritti ai canali aziendali), condivide contenuti aziendali. Infatti, il 60% di tutti i messaggi condivisi sui social media, menziona esplicitamente una marca o il nome di un prodotto.

Il canale utilizzato, inoltre, riveste un ruolo importante nella condivisione di contenuti. A seconda che si utilizzi un canale piuttosto che un altro, si riscontrano piccole variazioni nelle percentuali di diffusione:

  • Il 42% di tutti i post di Twitter sono contenuti condivisi; il 73% di questi contenuti è correlato a uno specifico settore merceologico (auto, finanza, intrattenimento, tecnologia).
  • Il 41% di tutti i post pubblicati su blog, sono contenuti condivisi; il 64% di questi, sono contenuti di uno specifico settore.
  • Il 12% dei post di Facebook è un contenuto condiviso; di questi, il 22% sono condivisi da aziende di settore.

Dato interessante è che nella condivisione, non c’è tanta distinzione, tra sessi, i dati si mantengono abbastanza uniformi sia tra sessi differenti che per differenti fasce di età.

Condivisione di contenuti vuol dire fiducia

Gli utenti analizzati dalla ricerca, rivelano che il fattore determinate che spinge a condividere un contenuto è il valore del contenuto stesso. A livello comportamentale si traduce in una volontà da parte dei navigatori di suggerire contenuti ritenuti di fiducia e che possono in qualche modo aiutare gli altri.
Il giudizio sul contenuto, e la successiva azione di condivisione, implica una selezione dei contenuti che diviene cosi suddivisa:

  • Il 38% delle persone, condivide contenuto solo da contatti di cui si fida.
  • Il 36% condivide informazioni ritenuti importanti e che aiutano gli altri (ad esempio, notizie sul traffico, guide, notizie da community, ecc..).
  • Il 35% condivide informazioni sulla propria città.
  • Il 32% delle informazioni condivise, riguardano interessi in comune con i propri contatti.

Strumenti o mezzi di condivisione

La maggior parte degli utenti, condividono i contenuti, attraverso più piattaforme. Quasi tutti (99%) coloro che condividono contenuti, attraverso i social media, sono soliti utilizzare anche le mail per diffonderli.
Circa il 40% degli utenti che condividono informazioni sui social network, usano anche mail, instant messanging e piattaforme dedicate per la condivisione di contenuti.

Formati di condivisione

I contenuti, sulle piattaforme di social networking, sono condivisi principalmente in due modi:

  • Link-back media: il 60% dei contenuti condivisi include un un link esterno (URL) alla piattaforma.
  • Pass-along media: il 36% dei contenuti condivisi è un link incorporato (embedded).
  • Link-back corporate: il 4% dei contenuti condivisi include un link (URL) di una marca o un sito web aziendale.

A livello aziendale, date anche le percentuali, sono i contenuti pass-along media e link-back media che generano più interesse sugli utenti. I Pass-Along Media sono contenuti generati dall’azienda per creare intrattenimento e sono quei contenuti incorporati all’interno della piattaforma di utilizzo, e che quindi non prevedono l’abbandono del canale per essere fruiti. Permettono all’utente di divertirsi “a nome del brand”, sfruttando la piattaforma di utlizzo.
I Link-back Media sono invece quei contenuti di interesse per gli utenti che al loro interno contengono informazioni pubblicitarie, che permettono di incanalare traffico verso un sito o risorsa promozionale aumentando l’engagement.

Il tipi di condivisione, per settore

A livello aziendale, nei quattro settori chiave analizzati dalla ricerca (auto, finanza, intrattenimento, tecnologia), la maggior parte dei contenuti condivisi è informativo, insomma costituito da notizie di carattere generale, annunci, informazioni sui prodotti, e come acquistarli. Il contenuto informativo correlato al settore della tecnologia, è più probabile che sia condiviso nel 74% dei casi, così come commenti e l’opinioni relative al settore finanziario (28%).
Contenuto che include informazioni relative a offerte, è più probabile condiviso per il settore tecnologico (14%) e per quello di intrattenimento (12%).

Fonte: Nielsen & AOL Content Sharing Study

Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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Una risposta a “I contenuti la vera molla del Web [caso di studio]”

  1. upnews.it ha detto:

    I contenuti la vera molla del Web [caso di studio] | Web In Fermento…

    Le ricerche, da parte di grandi esperti del settore, studiano i contenuti e la loro importanza all’interno del web, decreta un aumentando la consapevolezza che, la scelta dei contenuti studiati in modo strategico, può portare a un miglioramento delle a…

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