marketing 2.0, Social Media Marketing

Foto e citazioni conquistano engagement e impression degli utenti [RICERCA]

Ricordiamo tutti, o quasi, il vecchio tipo di navigazione web del passato. Molto asettica e statica, non prevedeva interazione ne condivisione, ne tanto meno partecipazione. Rappresentava un “luogo vetrina” attraverso il quale l’utente apprendeva informazioni, senza poterle divulgare o diffondere su larga scala, se non alla propria ristretta cerchia di conoscenti attraverso le bistrattate mail.

Questo scenario, non è più dei giorni nostri, siamo abituati a ben altro, anzi mentre scrivo queste parole, quasi quasi mi suonano strane. Il web è totalmente cambiato si è evoluto in modo sorprendente e appassionante!

L’avvento del Social Web, e l’inevitabile creazione del Social Business correlato, ha favorito la proliferazione di attività, essenzialmente basate sulla produzione di contenuti, studiate proprio per i social network. Tali attività però, non possono certamente essere studiate a tavolino e preventivamente, perché ricordiamo che quando si ha a che fare con i social network ci si rapporta con reti di persone in relazione tra loro e con le aziende. Per questo, per studiare a fondo come un sistema di interazione sociale possa produrre degli effetti desiderati, e mi riferisco a rapporti azienda-cliente, è importante capire i mood delle persone che li utilizzano, valutare le differenti personalità e produrre contenuti (perché nel social web di contenuti si parla) adatti a quello specifico profilo di pubblico.

Essenzialmente, i contenuti condivisibili sui profili nel web sociale sono differenziati in:

  • Video: You tube ci basa la sua attivtà social;
  • Testo: Twitter dà spazio solo ai contati 140 caratteri, anche se attualmente si è aperto anche a contenuti multimediali;
  • Multimedia: Facebook o Google+ rappresentano il modo più variegato dei social. Permettono la pubblicazione di contenuti differenti ma in particolare di video, foto e testo.

A partire dai contenuti, un’ultima ricerca condotta da Roost, ha analizzato come, essi detengano il ruolo di padroni su Facebook e Twitter. L’indagine è stata condotta nel mese di Settembre 2011, su 10.000 status update provenienti da pagine aziendali su Facebook e Twitter, di 8.000 piccole imprese di 50 differenti settori merceologici. E i dati che ha rivelato sono davvero interessanti, se non altro perché permettono di capire come utilizzare al meglio i due profili per ottenere un miglioramento sia delle impression sui contenuti che in engagment.

Ma approfondiamo meglio.

I tre contenuti d’oro di Facebook

Facebook, è spesso oggetto di studio da parte del settore marketing, probabilmente perché è la piattaforma più utilizzata, grazie proprio alla sua versatilità nella produzione dei contenuti differenziati (video, foto, status, link, ecc..), che gli consente di prestarsi meglio a una promozione a “tutto tondo” aziendale, basti pensare non solo alle pagine business, ma anche alla possibilità data dalle applicazioni proprietarie o alla possibilità di integrare un pezzo di azienda, con minisiti, all’interno della piattaforma (certificati SSL permettendo).

Tornando alla ricerca. Il report ha ancora una volta confermato, che su Facebook, i “mi piace” e i commenti, scatenano la molla interattiva negli utenti, quindi dell’algoritmo dell’edgerank e graphrank. In particolare emerge che è proprio il “mi piace” a dare la carica a tutti gli altri utenti ad interessarsi del contenuto condiviso.

Tra i tre metodi preferibilmente utilizzabili su Facebook abbiamo:

  • al primo posto la pubblicazione di foto o immagini, che dai dati registrano un buon 50% di impression in più rispetto a contenuti testuali;
  • al secondo posto ci sono le citazioni con il 22% in più se confrontati con altri tipi di contenuto, o la creazione di status update aziendali, che contengano informazioni convincenti provenienti dall’azienda stessa;
  • al terzo posto, ci sono le domande che generano commenti due volte di più rispetto a qualsiasi altro messaggio.

Inoltre, è importante sottolineare che, se si vuole innescare l’azione di condivisone del contenuto, è bene postare link provenienti da fonti esterne i quali la possibilità di essere ricondivisi l’87% in più delle volte, rispetto ad altri tipi di messaggio.

Il podio di Twitter

Su Twitter, invece emerge che le migliori fonti di engagement sono nell’ordine:

  • le citazioni, che con il 54% di possibilità in più di essere retweettati, diventano lo strumento più efficace per diffondere un proprio contenuto;
  • al secondo posto, ci sono gli status update che rappresentano la seconda fonte di engagement sia per i retweet che per l’aumento di interazioni con i profili.

Aggiungerei a quanto detto, qualche impressione personale sull’uso di questi profili a livello aziendale.
Per quanto riguarda Facebook, ritengo che certamente l’uso di immagini è un ottimo strumento per permettere l’aumento delle interazioni, l’abbiamo testato anche noi sui nostri profili, e per quanto riguarda Twitter, diffondere contenuti di valore consente ai messaggi stessi, di essere spinti su più ampie distanze.

Tuttavia alla base di tutto, ci devono essere tre componenti fondamentali:

  • predisposizione all’interazione alla comunicazione social attraverso il web da parte dell’azienda, per la consueta regola di non porsi sul piedistallo e comunicare con gli utenti in modo semplice e “naturale”;
  • costruire un buon piano editoriale per la pubblicazione e scelta dei contenuti di interesse, che magari racconti una storia dell’azienda;
  • affiancare all’ottima attività online social, un’ottima attività offline di servizi e prodotti, alla fine è la soddisfazione dell’utente offline che genera il successo online.

E voi che ne pensate? Che tecniche utilizzate per generare interazione su Facebook o Twitter?

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Una risposta a “Foto e citazioni conquistano engagement e impression degli utenti [RICERCA]”

  1. […] uno studio dei social media più utilizzati (confermato in questi giorni anche da esperti analisti) abbiamo notato che la gente è molto attratta dalle “frasi celebri” […]

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