Social Media Marketing

L’Adv non Adv: 6 formati a disposizione degli advertiser

Uno dei problemi più grandi per gli advertiser è cercare di creare delle campagne che siano il più performanti possibile, che permettano da subito di centrare l’obiettivo di business. Il percorso per arrivare ad una campagna ai massimi livelli è relativamente lungo.

Si parte, ovviamente, con l’identificazione del target che visualizzerà la campagna, questo passo è determinante per poi inventare una creatività ed un copy efficace, per poi giungere ad una sequenza, più o meno interminabile, di A/B test per capire quale dei settaggi sulle campagne performi meglio.

In tutto questo gioco di analisi e strategia, il problema, che non è un problema in realtà, ma solo un evoluzione della digitalizzazione dell’utente, è che l’internauta ha imparato a riconoscere l’azione commerciale di un brand e dunque il più delle volte sa che deve tenersi ben lontano da cliccare su un contenuto o non osservare determinate aree di un Social, a maggior ragione quando non interessano o sono troppo spinte.

L’utente ha imparato a conoscere un’ads che si fa apprezzare, come ad esempio quelle che mostrano persone reali che usano un prodotto in modo “normale”, come farebbero tutti, rispetto a quelle con slogan prettamente commerciali, claim e banneroni con call-to-action asfissianti. L’utente va correttamente stimolato con l’advertising, su qualsiasi canale.

Il confine è labile. Il fatto che un brand sia online e dialoghi a nome di un prodotto non può prescindere dal fatto che lo fa nel tentativo di vendere, è implicito, ma abbiamo imparato negli anni a capire che l’awareness oggi paga più di tutto il resto.

Dunque è importante parlare del brand che produce quel prodotto e mostrarlo, ma calato in un contesto di contenuti stimolanti, creativi e che spingano ad osservarlo in modo innovativo, nuovo ed ancora non concepito.

Un esempio classico è il gran lavoro che fa Nutella da un anno a questa parte nel cercare di rendere il suo prodotto ancora più attrattivo. L’azione ha abbandonato l’idea di parlare solo del prodotto, seppur di qualità, concentrando l’attenzione sul barattolo.

Quanto un contenitore in vetro può essere utile? Tanto. Questa idea si è tradotta in campagne che puntano sul DIY con il suo barattolo e nel lancio di manufatti insoliti (lampade, orologi, ecc…) che utilizzano il contenitore in vetro. A questo si è aggiunto anche un coinvolgimento diretto dei crafter, utenti comuni, che durante l’evento HackIcon hanno creato prodotti originali e attraenti.

Il mondo del Web Adv è cambiato, con il cambiare degli utenti, ed in questo si è adeguato. Sappiamo che possiamo parlare all’utente attraverso diversi canali – siti web, blog, portali, social – ma all’interno di ognuno di essi, oggi, possiamo giocare e farlo in modo stimolante per l’utente con formati promozionali che ci permettono di farlo creando delle sponsorizzate che a primo acchito non lo sono: delle Adv non Adv. Ne ho individuate sei.

1. Native Adv

È la forma più semplice di “Adv non Adv”. Consiste nell’ottenere uno spazio dedicato, in un’area di un sito forte dal punto di vista commerciale, all’interno del quale parlare di argomenti trasversali ad un prodotto, ma senza menzionarlo direttamente.

Nelle pagine che si vengono a creare di solito ci sono, però, elementi espliciti che rimandano al brand narrante, come richiami ai profili social, banner che rimandano ad una promozione. Sono efficaci perché formano su un argomento, ma informano anche sull’esistenza di quel brand. Awareness allo stato puro!

2. Unita Cavas Facebook

Le unità cavas hanno rappresentato una svolta nell’Adv su Facebook. La capacità di questo formato è quello di spostare l’attenzione dell’utente dal contesto esplorativo del social, per farlo approdare in un ambiente dedicato all’interno del quale, si spera, viva una esperienza conoscitiva con il brand ad un livello superiore.

Sfruttando i formati consentivi – video, slideshow, movimenti a 360° – si può godere di un’opportunità unica di farsi notare ed apprezzare. Bisogna giocarsela bene.

3. Chat profile

Altra novità, e che forse a breve vedremo anche su Whatsapp, è l’introduzione delle Adv all’interno delle chat, un ambiente “sterile” dal punto di vista della commercializzazione, ma che permette ad un singolo brand, per ogni sessione, di apparire tra le chat con una presenza bella “forte”.

Anche qui diventa essenziale giocarsela bene in termini di targeting, più si riuscirà con a centrarlo, maggiori saranno le possibilità di interazione e di successo e ragionare in ottica d’uso dello strumento: se sono in chat magari voglio chattare, perché non farlo con un bot?

4. Video dirette Live

Le video dirette non sono uno strumento di Adv diretto per il brand, lo sappiamo, ma strategicamente possono diventare uno metodo per “preparare” l’utente a seguirci per conoscere futuri progetti. Ad oggi sono uno strumento molto efficace di attrazione per nuova audience, dunque va sfruttato.

Un modo semplice, che offre all’utente gratuitamente informazioni, ma al contempo regala molta efficacia per ottenere una buona dose di visibilità.

5. Tweet Sponsorizzati

Su Twitter gli advertiser hanno a disposizione uno strumento che permette ad alcuni tweet di esser sponsorizzati. Anche in questo caso, l’elemento “WOW” deve esser determinante soprattutto per far dimenticare all’utente la scritta “SPONSORIZZATO” campale.

Per questo è importante lavorare bene sul copy del messaggio e indirizzare l’utente alla scoperta, senza risultare boriosi e promozionali.

6. Azioni unconventional

Altro modo, già ben noto, ma che comunque continua ad attirare attenzione, è quello che riguarda il coinvolgimento di influencer o esperti di settore, nella realizzazione di prodotti non convenzionali, degli hacking per intenderci, a partire da un prodotto, per far parlare l’azione, ma connessa ad un determinato prodotto, quindi brand.

Front-end Developer e Designer. Si occupa dello sviluppo di siti web, dalla radice all'interfaccia, e nella realizzazione di contenuti che siano più efficaci per comunicare in rete: infografiche, grafiche specifiche per i Social, User Interface per siti e landing page.

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