Facebook Graph Search VS Google Search: caratteristiche, differenze e precisazioni
La notizia è arrivata a tarda ora del pomeriggio qui da noi, sprovveduti cittadini di quest’Italia in crisi, e quando ormai stavamo seduti a cena e pronti a twittare sull’ennesimo talk show politico (questo meriterebbe un altro “Basta… ” post).
Facebook ha lanciato – in beta limitato e solo per gli utenti USA (e che hanno impostato come lingua l’inglese) – il suo motore di ricerca, come già si rumoreggiava dal marzo dell’anno passato e preannunciato dallo stesso Zuckerberg lo scorso settembre.
Cinque minuti e tutti a condividere la notizia. Normale, l’ho fatto anch’io, perché sicuramente è la notizia del giorno nel Web Marketing.
(Photo: AP/Jeff Chiu)
Lo sconforto però mi ha colpito dopo aver letto che la gran maggioranza dei commenti alla notizia – come no! – associavano il FB Search con Google: come questo cambierà le regole del gioco (forse), come Google deve incominciare davvero ad avere paura, come Facebook ha fatto quello che Google non è riuscito a fare con Google Plus (ovvero fondere Search e Social Search in un prodotto unico), e così via.
Una cosa mi sono chiesto e mi chiedo: come fa la gente a esprimere questo tipo di giudizi se:
- Non ha provato FB Search;
- Non potrà provarla perché sono Italiani, vivono in Italia e hanno Facebook impostato in Italiano!
Certo, molti anche dagli USA hanno commentato lo stesso, però quei siti USA che davvero contano nell’industria del Search Marketing no.
Immagine tratta da Search Engine Land
Facebook Graph Search: le caratteristiche
Un esempio è il maestro Danny Sullivan, che su Search Engine Land ha scritto un post fantastico, basato sulla sua stessa esperienza con il beta di FB Search, in cui – ma guarda! – dimostra come non è Google il motore di ricerca con cui Facebook cerca di rivaleggiare, ma altri siti profondamente sociali (se non veri e propri social network) con una rilevante funzione di ricerca al loro interno.
Per esempio, con Facebook Search Graph possiamo chiedere quali sono i ristoranti che a Seattle piacciono ai nostri amici, e questo non è un tipo di ricerca che noi normalmente facciamo su Google (pur se, in Google.com, grazie alla personalizzazione quel tipo di risultato lo potremmo ottenere), ma forse potremmo fare in siti come Yelp.
Oppure, possiamo facilmente cercare su FB Search degli ex impiegati di una ditta e che lavorano presso un’altra e vivono nella nostra stessa città, che è una tipica ricerca uno fa su LinkedIn.
Quello che sembra essere dall’esperienza di coloro che davvero hanno potuto giocare con questa nuova funzione di Facebook, è come le due tipologie di ricerca (quella su Facebook e quella su Google) hanno tendenzialmente due intenzioni ben distinte:
Facebook Graph Search Vs Google Search: le principali differenze
- in Facebook possiamo cercare quello che i nostri amici (o persone che possono corrispondere alla nostra demografia/persona) apprezzano (like). Quindi cose come ristoranti, hotels, ma anche Marchi di altre nicchie merceologiche;
- in Google cerchiamo soprattutto informazioni, approfondimenti, migliori offerte, reviews, prodotti e servizi, e per i quali – assai probabilmente – i giudizi dei nostri amici hanno zero o poco valore.
Le due cose non necessariamente sono in contrapposizione. Diciamoci la verità… se una persona vuole andare a New York, probabilmente non farà una ricerca su Facebook:
- Perché è probabile che nessun amico suo sia andato a New York (strano, ma questo è vero per una grande maggioranza di persone);
- Perché fare una ricerca sociale avanzata del tipo “What hotels Italians like in New York” non è proprio una ricerca intuitiva da fare per la stragrande maggioranza di persone (è una gran bella Long Tail);
- Perché probabilmente i risultati non saranno comunque davvero rilevanti, perché un Like, soprattutto da siti web, è come se fosse un link senza contesto, il che può rendere la ricerca inutile perché quel Like può essere stato dato a uno specifico contenuto ma non significare che l’hotel piaccia davvero perché vi ci si abbia alloggiato.
Però per cose quotidiane probabilmente sì che il Facebook Search potrebbe avere una funzione interessante. Per esempio se vogliamo sapere che film andare a vedere al cinema nella nostra città. In questo caso sì che scoprire quali film sono piaciuti ai nostri amici ci può essere utile (ovvio, dipende dai gusti degli amici!).
Google è un motore di ricerca di informazioni e di oggetti, ma anche – sempre di più – di gusti (i +1 e gli shares su G+), però rafforzati da un plus di autorità che elementi che l’authorrank e il link graph offrono. Facebook è un motore di ricerca di oggetti che piacciono a persone senza nessun altro criterio che quello (non mi sembra di aver visto alcun riferimento a una possibile influenza dell’edgerank nei risultati di ricerca di FB).
Quindi, almeno questa è la mia prima impressione dopo aver letto decine di posts di gente che FB Search l’ha provato davvero, almeno per adesso i due motori potranno condividere senza realmente intralciarsi.
La vera sfida, invece, è in quello che avere un motore di ricerca significa a livello di opportunità di advertising. Lo scopo reale di FB Search è cercare di trovare un contesto che possa davvero fare dei Facebook Ads un serio e pericoloso competitor di Adwords.
A livello SEO, al di là di quella che già si potrebbe definire come FEO (Facebook Engine Optimization) e che improvvisamente è tornata in auge (già lo fu intorno al 2010/11), una cosa cui dovremmo prestare attenzione è l’ottimizzata integrazione con i risultati di Bing in FB Search. Questo significherà – quando il motore di ricerca su Facebook sarà disponibile anche in Italia – che tutti noi dovremo “riscoprire” come si fa SEO per Bing, che non è esattamente la stessa cosa che fare SEO per Google (per esempio, per Bing i sitemaps.xml devono avere meno di 1% di errori, altrimenti non sono presi in considerazione).
Ma sapete qual è il motivo per cui mi piacerebbe mettere le mie mani il prima possibile su FB Search? Perché è un fantastico strumento per sapere quali cose piacciono ai nostri targets, quindi un sistema favoloso per scoprire quelle “random affinities“, che possono rendere i nostri content realmente virali. Quindi… viralità, shares, visibilità sociale, traffico, links e… migliori rankings su Google :-).
Infine, una domanda: dove sono quelli che ripetono continuamente che la SEO è morta?
Quoto in pieno Gianluca riguardo l’interesse che potrebbe avere una ricerca dettagliata riguardo il target di riferimento. Potrebbe essere un’arma in più e una riprova sociale interessantissima da aggiungere alla solita e tradizionale “ricerca delle keywords”
Ciao Ragazzi, come sempre complimenti per il blog e i bloggers… volevo solo dire che con questo facebook graph search non verranno a galla informazioni che già non sia possibile trovare andando a spulciare nei profili dei nostri amici su facebook ma anche di altre persone qualsiasi. Bisogna piuttosto impostare i livelli di privacy per il vostro account e stabilire cosa il motore può visualizzare dei nostri dati e cosa no… come del resto si fa per ogni altro contenuto web… diciamo che facebook essendo un sistema già ordinato possiamo avere risultati molto più precisi rispetto a quelli che otteniamo quando ricerchiamo qualcosa su google. Tutto qui. Per il social marketing è uno strumento ottimo che darà molte nuove opportunità e sfide da superare. Buon lavoro a tutti, ci vediamo su facebook graph search
Commercialmente:potrebbe essere veramente potente.
Personalmente: credo che chiuderò il mio account, un po’ troppo invadente.
🙂
Mi è piaciuto molto leggere questo post, bello! Unica cosa: la SEO non è morta ma è chiamata ad una sfida. Oggi SEO vuol dire per la maggior parte Google. Se si impone questo Search Graph, che sfrutta Bing, il SEO deve guardare maggiormente (considerando la mole di utenti Facebook che useranno il Graph Search) a Bing. No? Un saluto.
Pensare che la SEO è sempre stato solo Google è un errore comune. La SEO è sempre stato sinonimo di Search, e il search si fa anche su Amazon, per esempio, per cui l’ottimizzazione è anche in ambiti diversi, ed è per questo che si parla da un bel po’ anche di SEOcial in un senso più tecnico.
E, comunque, se uno aveva un sito in inglese con proiezione internazionale (specie USA) e non pensava anche a Bing era, mi dispiace dirlo, un tonto (30% di mercato Search in USA).
Io trovo che facebook graph dovrebbe essere visto come potenziale competitor più di Google Plus Your World che di Google websearch “normale”
GPYW è Google come lo vedremo presto anche noi. In ogni modo è differente da quello che sembra essere il core di FB Search Graph
Mah ancora senza provarlo o vederlo e’ difficile commentare. C’e’ pero’ un punto che spero potremo approfondire presto.. un conto e’ se hai risultati “influenzati” solo dagli amici (io per esempio ho dato l’amicizia a un sacco di gente anche “poco conosciuta” non son mica cosi’ sicuro che troverei i ristoranti migliori per me!! :-D) un altro e’ se puoi fare ricerche sui “gusti”/”interessi” di tutti gli utenti Facebook…
Un motore che per esempio, sempre parlando di ristoranti, mi dicesse quali sono i ristoranti cinesi di new york piu’ citati dai cinesi… be’ si aprono scenari interessanti anche nel confronto Google / facebook non trovi? cioe’ quella sarebbe senza dubbio una ricerca “piu’ rilevante” fatta su graph search rispetto a Google , non credi?
Un altro aspetto che mi intriga nell’annuncio di ieri… sono le query che si vedono di esempio… certo c’era ask jeeves che c’aveva provato, ma dopo aver visto all’ opera SIRI e ora queste query di graph search con l’idea di andare verso l’interpretazione delle domande “colloquiali” degli utenti, potrebbe cambiare qualcosa in futuro, sul modo di usare i motori di ricerca che magari influenzera’ anche Google….. (e quindi anche tutti noi addetti ai lavori :-D).
ma sono solo primissime impressioni 😉
Usare FB Search come tool per scoprire i gusti reali dei nostri targets è qualcosa che anch’io cito come una delle cose più interessanti, come pure la migliore integrazione di Bing all’interno della search di FB.
Le queries colloquiali sono logiche nel contesto del tipo di Search sociale di FB. Ask Jeeves, come scrisse in un fantastico post Enrico Altavilla sul blog di Lowlevel, in realtà nascondeva un trucco (le risposte confezionate a mano).
Siri… beh, Siri (come Google Now) in realtà si basa su Knowledge Base e info personalizzate e personali, qualcosa – quindi – in buona parte differente da FB Search.
be’ quindi “qualcosa” (una fettina di query almeno! 🙂 ) su cui Graph Search possa dire la sua rispetto a Google ci potrebbe essere.. 😉 sono solo prime impressioni ovviamente, dettate dal poco o nulla che si e’ potuto sapere. Quindi potrebbe essere non del tutto sbagliato mettere in relazione Google e Graph Search…
Riguardo le query, la mia non era una riflessione tecnica, ma semmai sul fatto che se anche graph search va in quella direzione (cosi’ come provo’ Ask Jevees e cosi’ come Apple ha fatto con Siri) potrebbe voler dire che andiamo in una direzione dove magari gli utenti si abitueranno a certe modalita’ di interrogazione e magari anche su google sempre piu’ utenti saranno tentati di scrivere query tipo “trovami la pizzeria con pizza da asporto piu’ vicina a casa” , invece che l’attuale “pizzeria pizza da asporto vicino centro Firenze”… 🙂 e magari (nel senso di “chissa’”) questo portera’ anche Google ad adeguarsi e di conseguenza anche la SEO… ma idem, e’ anche questa solo una suggestione… 😉 ciao 😉
Ottimo articolo grazie Gianluca ci voleva un po’ di chiarezza!
Grazie Alessandro 🙂
Non capisco la frase: in Google cerchiamo soprattutto informazioni, approfondimenti, migliori offerte, reviews, prodotti e servizi, e per i quali – assai probabilmente – i giudizi dei nostri amici hanno zero o poco valore.
e’ vero che su Google si cercano prodotti e offerte ma è vero anche che prima di completare l’acquisto cerco feedback dagli amici, recensioni sul venditore o brand etc…
Non penso che Facebook voglia andare contro a Google ma sicuramente è un tipo di ricerca social che non si basa sull’algoritmo di google ma su quello che piace ai miei amici… e se sono miei amici qualcosa in comune l’abbiamo per forza! 🙂 staremo a vedere, e vedremo anche se sarà il caso di attivare questa FEO… :-/
ottimo spunto come sempre Gianluca, grazie
“e’ vero che su Google si cercano prodotti e offerte ma è vero anche che prima di completare l’acquisto cerco feedback dagli amici, recensioni sul venditore o brand etc…”… le recensioni di cui tu parli solo le reviews di cui parlo io.
E, certo, anch’io a volte chiedo un parere a degli amici, ma non lo faccio per tutte le cose e, comunque, il loro giudizio è solo una piccola componente di tutto il mio ragionamento di acquisto. Se dovessi dare retta ai giudizi dei miei amici non avrei mai visto films che considero capolavori del cinema, per esempio. Oppure avrei dovuto mangiare solo giapponese…
Una nuovo strumento da seguire con interesse.