Social Media Marketing

Facebook contro la visibilita’ dei post auto-pubblicati

Vi sarete già abituati ai repentini cambiamenti algoritmici di Facebook soprattutto negli ultimi mesi, che hanno l’obiettivo, stando a quello che dicono, di migliorare l’esperienza di navigazione dell’utente e permettergli di visualizzare uno stream di contenuti quanto più vicino possibile a quello con cui ama maggiormente interagire.

L’ultima novità riguarda proprio l’annuncio che presto, i post impliciti delle applicazioni di terze parti che comportano un auto-publish di status update legati ad un’attività svolta dall’utente, subiranno un calo della visibilità organica nel newsfeed di facebook.

Stando alla nota di Facebook, gli auto-post degli utenti, legati a qualche applicazione, confondono altri utenti, generano meno interazioni dei post realmente pubblicati dagli utenti, e ricevono il più alto numero di segnalazioni di spam, percentuale che era salita al 75% nell’ultimo periodo.

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Facebook afferma quindi che nei prossimi mesi continueranno a lavorare per favorire un newsfeed fatto principalmente da aggiornamenti degli utenti (ah, ricordiamoci che per le pagine, bisogna investire in advertising e produrre contenuti altamente coinvolgenti!) e all’auto-publish di contenuti legati ad applicazioni verrà riservato il riquadro degli aggiornamenti del ticker (quello sulla destra).

Ma quali sono le tipologie di post che verranno colpiti? Pensiamo a quelli che mostrano che stiamo ascoltando delle canzoni su Spotify o i chilometri percorsi su Runtastic o dei posti visitati su Tripadvisor.

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fonte immagine: Kommunikation

L’unico dubbio che mi viene in mente, è se tale azione possa riguardare anche i post relativi ad applicazioni che schedulano i post sulle pagine.

Facebook ad ogni modo, raccomanda agli sviluppatori di rivedere le impostazioni di condivisioni delle loro applicazioni per quanto riguarda le modalità di condivisione e impostare le azioni di condivisione su “condivisione esplicita” durante il processo di sottomissione dell’Open Graph.

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Eppure le azioni degli Open Graph delle applicazioni erano proprio state pensate da Facebook per permettere agli utenti di interagire con i vari oggetti sociali del grafo.

Che ne pensi?

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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8 risposte a “Facebook contro la visibilita’ dei post auto-pubblicati”

  1. Giuseppe D'Elia ha detto:

    Bhé un aggiornamento di stato, anche se da hootsuite o buffer non può certo finire di lato… l’unica sua posizione possibile resta il newsfeed. Dite che rischieranno di creare frammentazione e confusione tra gli utenti? Perché non tutti sono attenti a queste cose, e chi ama utilizzare client social per i suoi aggiornamenti (parlo dei personali) penso proprio che continuerà a farlo. Non credo che Facebook penalizzerà questi ultimi per partito preso.

  2. Marina ha detto:

    Beh siamo sempre all’erta sui cambiamenti di Facebook. Personalmente temo molto il fatto che si vada a tagliare le gambe ad applicazioni utili per chi lavora sui social…

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