Facebook: tematiche diverse, diversi livelli di interazione [Ricerca]
Prendendo con leggerezza il discorso “presenza sui social”, potrebbe esser banale arrivare alla conclusione che, se gli altri ci sono e ottengono successo sui social, potenzialmente qualsiasi altra pagina potrebbe farlo. Tendenzialmente è così. Tutti coloro che hanno un profilo sociale, sono in possesso di un potenziale strumento di successo in rete, tutto dipende dalle scelte che si fanno e dal livello di professionalità e competenza con il quale ci si approccia ai canali.
Se da un lato infatti possedere una presenza social vuol dire esser attenti ai cambiamenti del mercato promozionale e garantire una presenza attiva, sia a livello di brand che di offerta di servizi, dall’altro non è sinonimo di successo promozionale dal canale e molto spesso le variabili in gioco sono diverse.
Ogni canale ha la sua peculiarità e ognuno di essi dovrebbe avere sempre una differenziazione di comunicazione. Ma, impegno o meno, ci si dovrà scontrare con:
- periodi di inattività (se la gestione è affidata all’impiegato “tuttofare”);
- carenza di idee o poco tempo, o strumenti, per attuarle;
- a fronte di un impegno costante, potrebbe esser il caso che gli iscritti non vedano i contenuti per via degli algoritmi di visualizzazione o timing errato di pubblicazione;
- inefficacia di un contenuto per uno scheduling non propriamente settato;
- fattori correlati all’argomento della pagina.
Su quest’ultimo punto, il fatto che un profilo aziendale possa non esser propriamente adatto ad esser comunicato con un canale social (problema tuttavia affrontato in modo magistrale da molte aziende che sono riuscite a farsi strada anche con prodotti non esattamente social), potrebbe esser connesso anche natura della pagina.
Una ricerca ha dimostrato che ci sono delle variazioni sostanziali tra le tipologie di interazioni disponibili (commenti, condivisioni e like) sulle pagine analizzate, a fronte di differenti aree tematiche.
Sono state isolate cinque tipologie di pagine (con un discreto seguito) che, confrontate tra loro, hanno dimostrato diverse oscillazioni nelle interazioni continuative. L’analisi è stata condotta sulle pagine Facebook Bleacher Report (sport), PlayBuzz (quiz interattivi), The Atlantic (dossier), TMZ (gossip), e Politico (notizie politiche).
Innanzitutto è emerso che le azioni di like e commenti, cioè quelle azioni che producono un risultato nel miglioramento della visibilità su Facebook, sono obiettivi ampiamente raggiunti da tutti i profili. Questo vuol dire che ogni pagina riesce a beneficiare con la sola pubblicazione di contenuti, dei vantaggi connessi allo story bumping e all’affinity.
Risultati ottenuti
Tra tutti i settori analizzati, sembrerebbe quello dello sport a trarre maggiori benefici dalla pubblicazione dei contenuti. Le interazioni che maggiormente raccoglie sono al 84% dovute a like, seguito dal settore gossip e dossier. Diversamente i quiz e i linguaggi politici sono quelli maggiormente dibattuti. In particolare, per quanto riguarda i quiz sicuramente la forte interazione è data dall’headline scelta per presentare i post. Del testo con le diverse opzioni di risposta, permette all’utente immediatamente di interagire rispondendo al quiz senza abbandonare Facebook, ma facendo lievitare il tasso di commenti e influenzando anche la condivisione che si aggira intorno al 35%.
Pagina politica.
La pagina politica riesce ad ottenere una percentuale di engagement sui commenti del 32% per via degli argomenti non sempre in linea con le idee di tutti, quindi ampiamente dibattuti, generando confronto e un livello massimo di interazione non solo con il contenuto della pagina, ma anche tra gli stessi partecipanti alla conversazione. Nell’area dossier è stato registrato un tasso impressionante di interazioni. Su un argomento attuale come quello dell’ISIS si è riusciti a raggiungere un tasso di commenti esorbitante: 166.000 commenti su Facebook, quando sul sito se ne sono generati 10.000.
Pagina di sport
Anche il settore sport mostra le sue peculiarità. È emerso analizzando la pagina, che i contenuti postati, subiscono un aumento sostanziale delle condivisioni motivato principalmente dal fatto che, gli iscritti, siano in realtà più interessati a mostrare il proprio consenso alla notizia della vittoria o perdita di una squadra piuttosto che commentare o condividere. Il comportamento registrato, evidenzia anche che i click sui link non corrispondono ai like ricevuti, dunque, i follower semplicemente apprezzano la notizia solo leggendo il titolo. Curioso poi il fatto che, quando nell’headline si menziona il nome di un giocatore il successo è assicurato.
Assistiamo alla stessa sorte anche per le pagine di gossip che si prestano ad essere likeate per l’71% dei casi con tassi nettamente inferiori di commenti e share.
Alla luce dei risultati riportati, sembra che le testate giornalistiche siano i luoghi ideali per raccogliere consensi e dissensi social, questo è sotto gli occhi di tutti, ma dimostra anche quanto la tematicità dell’argomento trattato, influenzi i comportamenti degli utenti nei confronti di una pagina.
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