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Il binomio tra Data Visualization e Content Marketing

Quanto è importante la Data Visualization per l’utente e perché le aziende dovrebbero integrarla sempre più nelle loro strategie di Content Marketing? Oggi vediamo l’evoluzione della data visualization spesso in formati come le infografiche. In realtà però, non è fatta soltanto di infografiche e altri contenuti visuali, ma rappresenta un argomento più complesso.
E’ ovunque noto, soprattutto per chi lavora nel digitale, che il contenuto “visuale” ha un appeal completamente diverso da quello testuale o numerico. Lo si riscontra ovunque: nelle strategie di comunicazione delle aziende che si basano prevalentemente sull’uso di video o immagini, alle tecniche di comprensione, condivisione e assimilazione dei dati interni relativi alle performance di un prodotto o dell’impresa su più fronti.

Il Visual dentro i dati dell’azienda

Capire nell’immediato le informazioni utili al proprio business attraverso “traduzioni” grafiche di una grande mole di dati ha molteplici vantaggi, tra cui la velocità di assimilazione di essi. Ciò fa da propedeutica anche per velocizzare il piano d’azione scaturito dai dati stessi. Altro importante beneficio è sicuramente l’accessibilità: grazie alla Data Visualization i numeri diventano leggibili e comprensibili da più persone, infondendo in esse una consapevolezza maggiore riguardo alle linee comportamentali dell’azienda di cui fa parte. Non tutti infatti possono avere un background fatto di funzionalità analitiche approfondite, ma tutti possono capire i dati se resi graficamente accattivanti, comprensibili e, soprattutto condivisibili, magari su device mobili.
Una necessità del nostro cervello è comprendere le informazioni in maniera “olistica”. I nostri neuroni cercano sempre una visione d’insieme che possa concederci nel modo migliore possibile una capacità di giudizio dopo aver assimilato un quadro globale. Anche qui ci vene in aiuto la visualizzazione grafica o figurativa rispetto ai numeri.

Depositphotos_55529081_l (2) data visualization

Uno studio medico del 2006 pubblicato su “Science Direct” ci informa su quanto “gli occhi parlino al cervello” (How much the Eye tells the brain). Ci rivela come “l’informazione visiva venga distribuita tra le diverse componenti neurali e fornisca una traccia per pensare ai sistemi nel loro complesso”.
Il nostro cervello quindi sa come elaborare i dati globalmente . Ma come sarebbe possibile valutarli se sono una mole enorme? Magari accumulati in anni e anni di lavoro? E’ fattibile solo con una rappresentazione grafica che ne renda accessibili I tratti.
Il visual ha conquistato quindi la comunicazione al pubblico attraverso i canali esterni dell’azienda, ma ora sembra sempre più indispensabile anche all’interno del suo business.

Tipologie di Data Visualization

La Data Visualization integra dati statistici e le cartografie che rappresenteranno poi il contenuto finale. Si va da semplici istogrammi, a bar chart, elaborazioni in 3D, mappe interattive, matrici, fino ad arrivare alle più note infografiche.

VisTaxonomy
Fonte immagine: Visualizing.org

Le immagini traducono in input per il cervello i dati, e appunti testuali essenziali li fissano nella memoria: comprendere come pulsa e come si muove l’azienda ora è più facile. Capire gli andamenti e le tendenze del mercato ora è più intuibile. La data visualization è una risorsa.

Pictures interact with text to produce levels of comprehension and memory that can exceed what is produced by text alone.

“Le immagini quando interagiscono con il testo producono livelli di comprensione e di memoria che superano ampiamente ciò che è prodotto da solo testo.”
J.R. Levin, A Transfer of Appropriate Processing Perspective of Pictures in Prose, (in H.Mandl and J.R. Levin [eds.]) Knowledge Acquisition from Text and Prose (Amsterdam: ElsevierScience Publishers, 1989).

Se volete approfondire il tema della Data Visualization vi consiglio di leggere l’e-book gratuito scritto dagli esperti di Business Analytics >> http://www.sas.com/gms/redirect.jsp?detail=GMS10756_13371

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Co-founder dell'agenzia, laureato in Marketing e Comunicazione d'azienda. Esperto di SEO e Content Marketing e autore del libro "Content Marketing per Blog, Social e SEO". Da oltre dieci anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come consulente SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri. Segue costantemente tutti gli aggiornamenti algoritmici di Google, di cui scrive poi regolarmente le sue analisi su questo blog e si occupa di seguire siti web che perdono traffico organico individuando problematiche e fornendo strategie risolutive. E' speaker alle più importanti conferenze nazionali sulla SEO e web marketing (Convegno GT, Search Marketing Connect, SMXL, BeWizard, ecc.) oltre ad aver formato numerosi SEO di aziende ed agenzie in corsi di formazione super avanzati. Scrive di SEO anche sul blog ufficiale di SEMrush.

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Una risposta a “Il binomio tra Data Visualization e Content Marketing”

  1. avatar Lara Badioli ha detto:

    Completamente d’accordo Dario! Una riflessione profonda dentro e fuori delle dinamiche di apprendimento. Spesso dimentichiamo che il mondo digitale, i dati, le conversioni passano sempre dal cervello e dai suoi metodi di acquisizione!

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