Content Marketing

Report sul Content Marketing in Europa per il 2016: il blogging l’attività più efficace

Anno nuovo, nuovo report con nuovi dati sul Content Marketing, rilasciato da Hubspot e che, in questo caso, riguarda più da vicino anche l’Italia, dato che il report in questione si riferisce al mercato europeo.

In questo post ho deciso di estrarre e proporvi i trend più interessanti emersi dal nuovo report.
Sappi da subito che ci sono buone notizie: l’importanza del Content Marketing è sempre più riconosciuta ed apprezzata, anche in Europa.

Il Content Marketing è la prima attività digital svolta delle aziende

Gli intervistati hanno infatti affermato che al primo posto tra le top digital strategy c’è proprio il Content Marketing, che ha l’impatto più elevato sul fatturato e sull’acquisizione dei leads, secondo il 21% degli intervistati.

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Anche le previsioni di investimento nel Content Marketing vanno aumentando di anno in anno: circa il 67% delle aziende intervistate prevedono di aumentare gli investimenti nella creazione dei contenuti nel 2016, rispetto all’anno precedente.

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L’anno precedente la previsione di investimento era stata del 71% rispetto al 2014. Hubspost introduce il concetto di “content shock” per motivare questa leggera riduzione nella stima di investimento.
In pratica la produzione costante e continua di contenuti, che vengono sempre meglio “curati” ed ottimizzati per risultare realmente utili al target di riferimento, porta alla saturazione degli spazi dedicati dai fruitori stessi dei contenuti.
Potremmo dire che più tempo passa e più crescono gli investimenti nella produzione di contenuti, più aumenta la concorrenza tra gli stessi contenuti e le probabilità del loro successo.
Per questo le aziende, per distinguersi dai competitors, sono sempre più costrette a puntare allo sviluppo dei contenuti “shock” , che vadano oltre ai concetti di utilità e valore per gli utenti, ma che, a tutti gli effetti, siano in grado di provocargli – proprio come dice il termine – uno shock.

Sempre più risorse per il miglioramento dei contenuti prodotti

Nonostante l’intenzione di dedicare più risorse al miglioramento dei contenuti, molte aziende affermano che le produzioni e gli investimenti attuali sono ancora limitati (per il 72% degli intervistati).

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C’è da dire però, che si sta destinando più budget alla produzione e distribuzione dei contenuti, sia attraverso nuove assunzioni (33%), sia attraverso l’aumento delle risorse in agenzia (29%).

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Manca ancora un approccio strategico al Content Marketing

La sfida primaria delle aziende è quella di dotarsi di una strategia definita di Content Marketing (60%), dato che quasi la metà degli intervistati (46%) non ha ancora una strategia o un planning definito.
Nonostante il fatto che molte aziende stiano già utilizzando e progettando contenuti, definendo Buyer Personas, pianificando calendari editoriali, ecc. circa il 76% degli intervistati giudica le proprie capacità tecniche come di base, o medie.

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Il blogging la tecnica di Content Marketing più efficace

Come per lo scorso anno, anche per il 2016 il blog è ritenuto lo strumento più efficace di Content Marketing, seguito da e-newsletter (66%), infografiche (60%) e articoli long form (50% degli intervistati).

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La ricerca organica (Google) è il canale di distribuzione preferito dagli intervistati (51%), seguito da Facebook (48%), Twitter (39%) e LinkedIn (34%).
Google+ è il meno popolare (10%).

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C’è comunque da sottolineare che più della metà delle aziende sta utilizzando canali di distribuzione a pagamento e quest’anno Facebook supera tutti gli altri, piazzandosi al primo posto (per il 35% degli intervistati) e battendo Google Remarketing (32%), come canale di distribuzione a pagamento dei contenuti preferito dalle aziende europee.

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Sicuramente dati interessanti quelli emersi dall’ultimo report europeo sul Content Marketing di Hubspot (puoi scaricare l’intero report a questo link), che ci confermano ancora una volta, come il Content Marketing non sia soltanto un trend, magari la moda del momento, ma è diventato proprio un approccio strategico efficace e che produce risultati reali che vanno poi ad impattare sulla crescita e sul fatturato di un’azienda.
Il nostro auspicio è che sempre più aziende – anche italiane – comprendano la necessità di dotarsi di una solida strategia di Content Marketing ed inizino a pianificare e produrre contenuti validi in tutti i canali web nei quali sono presenti.

Professionista SEO, da sedici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri.

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3 risposte a “Report sul Content Marketing in Europa per il 2016: il blogging l’attività più efficace”

  1. […] Web in Fermento – “Report sul Content Marketing in Europa per il 2016: il blogging l’attività più efficace” […]

  2. Sara Teofilo ha detto:

    Ciao Dario,
    complimenti per l’articolo, mi è stato molto utile.
    Se posso, vorrei fare un appunto/chiederti una cosa: leggendo il report pensavo che per content shock si intendesse la sovrapproduzione di contenuti che porterà inevitabilmente ad una saturazione del “mercato”, in quanto il fruitore legge e leggerà sempre lo stesso numero di contenuti (o poco più, poco meno) mentre invece la creazione degli stessi aumenterà a dismisura. Quindi, da questo, si sottolinea quanto sia importante scrivere pochi contenuti ma di ottima qualità e, soprattutto, investire per veicolarli nei giusti canali (in poche parole, non far spam con le blogger per generare link, ma utilizzare le Digital PR e il linkbuilding in maniera “cosciente”).
    Cosa ne pensi a riguardo, ho capito male?
    Ti ringrazio e ti auguro una buona giornata.

    Sara

  3. Nice job. Lavorare sui contenuti è un investimento per il futuro, non una spesa in più. Speriamo venga capito al più presto.

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