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Blog aziendali italiani di successo: cosa fare, cosa non fare e casi virtuosi

Cos’è un blog aziendale? È un canale di comunicazione integrabile nel sito web dell’azienda che ti permette di comunicare con i tuoi potenziali clienti, rispondendo alle loro domande e fornendo informazioni di valore. Il blog aziendale trasforma la vecchia sezione news dei siti aziendali in canale ricco di risorse informative finalizzate ad attrarre lettori interessati agli argomenti proposti.

Dell’importanza del blog aziendale se ne parla da anni.
Abbiamo dedicato anche diversi articoli su questo blog, che analizzavano anche la strategia di contenuti per il blog.
Questo stesso blog nasce è un blog aziendale e negli anni ha prodotto i suoi risultati e ci sono numerose aziende, anche medio-piccole, che sono state in grado di costruire un posizionamento di mercato grazie anche alla visibilità acquisita con i blog.

In sostanza e senza molti giri di parole, il blog aziendale serve e permette realmente di avere successo.

Ci sono però delle buone pratiche che ogni azienda dovrebbe seguire, per non inciampare poi nel rischio che gli sforzi per avviare e portare avanti il blog, risultino vani.

Qui di seguito ho raccolto una lista di cose da fare per portare un blog aziendale al successo e di cose da evitare per non rischiare di farlo fallire.

Le buone pratiche

1. Identifica la nicchia in cui inserirti e le tematiche da sviluppare

Il più grande problema di ogni blog aziendale è capire bene in quale nicchia di argomenti inserirsi e quali tematiche trattare. Non tutte le aziende sono facilmente collocabili in una nicchia e la definizione di quella più corretta è lo step iniziale e più importante da definire.

2. Definisci un piano editoriale

Il piano editoriale di un blog va costruito in funzione di:

  • esigenze informative del pubblico. Cosa cerca il tuo potenziale cliente? Quali sono i suoi bisogni informativi? Il piano editoriale verrà costruito con contenuti in grado di dare risposta alle ricerche di una specifica nicchia di mercato.
  • studio delle parole chiave e delle ricerche degli utenti. Questo secondo punto è consequenziale al primo. Una volta che sappiamo cosa cerca il nostro buyer persona e raccolte una mole sufficiente di informazioni, possiamo utilizzare lo stesso Google e altri strumenti avanzati per conoscere esattamente quali sono le frasi che l’utente digita per cercare quelle informazioni e che stima del traffico producono tali ricerche.

3. Non limitarti solo agli articoli

Gli articoli del blog costituiranno il 70% del piano editoriale di un blog, ma nel momento in cui inizia a crescere ed avere un buon seguito puoi spingerti nella produzione di altre tipologie di contenuti che rientrano nel restante 30% della strategia di contenuti e che hanno l’obiettivo di entusiasmare il pubblico per la loro utilità e possono essere:

  • infografiche
  • ricerche settoriale
  • concorsi a premi
  • ebook
  • ecc.

4. Costruisci relazioni con altri blogger

Identifica quelli più attivi ed influenti nel settori e inizia ad intessere relazioni e/o partnership, linkando e menzionando degli articoli di qualità o commentando alcuni articoli, apportando il punto di vista dell’azienda.

5.Paga blogger esperti per scrivere sul tuo blog aziendale

Una delle resistenze che notiamo in diverse aziende è la diffidenza verso una persona esterna, esperta di scrittura sul web e magari anche della nicchia tematica dell’azienda, chiamata a scrivere su un blog aziendale. Spesso si preferisce delegare questo importante compito ad un soggetto interno all’azienda. Nulla di più sbagliato. A meno che la persona interna all’azienda sia già attiva con un blog tematico, conosca le regole della scrittura sul web e abbia uno o più blog personali, è necessario sempre affidarsi a persone competenti e con esperienza sul campo del blogging.

Queste invece le pratiche da evitare

1. Pensare di guadagnare dal blog (e soprattutto, di farlo subito!)

Piccola premessa, il blog permette di guadagnare. Permette di guadagnare visibilità, potenziali prospect che spesso si trasformeranno in leads, permette di costruirsi un posizionamento di mercato e tutta una serie di altri fattori che potrai trovare nei miei precedenti articoli sull’argomento richiamati ad inizio post.
Se si pensa però di vendere a partire dal blog e soprattutto nel breve periodo, stiamo partendo col piede sbagliato. Il blog è uno strumento di Inbound Marketing, che serve a creare valore e non a vendere nell’immediato.
Un po’ come i Social Media, di cui il blog ne è parte.

2. Essere autopromozionali

Quanti blog aziendali esistono che parlano solo degli ultimi prodotti in vendita, degli eventi aziendali, delle nuove assunzioni, dell’introduzioni di nuove tecnologie produttive, ecc. ecc.? Tantissimi! Quei blog così non servono a niente. Non li legge nessuno. Non producono alcun valore.
Chiudeteli.

3.Abbandonare il blog per mancanza di tempo

Ci sono blog che si avviano, raggiungono un certo successo e a un certo punto smettono di essere aggiornati per mancanza di tempo o di personale qualificato per farlo.
Se chiudi il blog chiudi la voce ufficiale dell’azienda.

4. Lasciare tutto all’improvvisazione

Aprire un blog è facile. Gestirlo correttamente no.
Quindi dovrai sapere, tra le tante cose, che se gli articoli sono di poche righe o con blocchi di testo senza formattazioni, con titoli lunghissimi o con contenuti duplicati, stai seguendo la strategia sbagliata e ti conviene fermarti e metterti prima a studiare.

Ci sono blog aziendali di successo in italia?

Sicuramente qualcuno c’è e qualcuno lo abbiamo anche lanciato noi.

Esempi di blog aziendali

Eccone alcuni di seguito, di grandi e piccole aziende.

1. Il blog di Betclic

Contenitore di approfondimento sul calcio e lo sport a 360 gradi firmato Betclic.it .

Così si presenta il blog di Betclic. Gli autori che abbiamo individuato sono blogger e giornalisti sportivi con precedente esperienza nel settore e ottime capacità comunicative e di scrittura. Il piano editoriale è poi suddiviso in categorie tematiche di approfondimento su:

  • le ultime notizie sportive;
  • pronostici
  • le rubriche.

Sicuramente tra la tipologia di articoli che abbiamo caldeggiato ci sono le liste di curiosità e/o aneddoti legati al mondo dello sport, che è rappresentata dalla sezione “10 cose”.

betclic

2. CheFuturo.it il blog di CheBanca

Innovazione, startup, agenda digital, smart city e social innovation. Queste le tematiche affrontate nel blog di CheBanca, con un autori influenti e riconosciuti nel mondo digitale. CheFuturo è probabilmente il blog italiano più seguito in assoluto.

che futuro

3. Il blog di Achab.it

Achab è un’azienda b2b di distribuzione software per la sicurezza. Il loro blog è diventato un punto di riferimento sulle novità e consigli legati alla sicurezza informatica e, più in generale al mondo dell’IT.
Oltre agli articoli, vengono proposti video informativi e sessioni tecniche live per risolvere problemi.

achab

4. Il blog di HostingVirtuale

HostingVirtuale è un rivenditore di servizi di web hosting, housing e registrazione domini.
Il blog affronta le tematiche legate ai social media da un lato, e al web developer dall’altro. Quindi sia soluzioni operative per l’utilizzo dei social, sia soluzioni tecniche alla corretta gestione di un sito web, di un database o del proprio server.
Gli autori, anche in questo caso, sono professionisti influenti nel settore, scelti con accuratezza.

hostingvirtuale

5. Il blog di 6Sicuro

Blog dedicato ad approfondimenti dal mondo dell’auto. Il piano editoriale si snoda tra guide utili, RC Auto e novità in genere dall’universo dell’auto oltre ad interviste e consigli sulle bollette. La peculiarità del sito è che ogni argomento è scelto con grande attenzione e in modo studiato al fine di esser sempre attuale ed in linea con il bisogno di informazione del lettore.

seisicuro

6. Centodieci, il blog di Mediolanum Corporate University

Centodieci è il blog magazine di Mediolanum Corporate University. Innovazione, formazione, tecnologia e creatività sono le tematiche alla base del ricco piano editoriale.
Anche qui, gli autori sono in parte membri di Mediolanum e in parte nomi illustri nel mondo del web e personaggi piuttosto influenti.

Centodieci
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Co-founder dell'agenzia, laureato in Marketing e Comunicazione d'azienda. Professionista SEO e autore del libro "Content Marketing per Blog, Social e SEO". Da quindici anni, progetta strategie digitali orientate allo sviluppo di visibilità online. Come consulente SEO ha lavorato in prima persona a differenti progetti complessi in settori ad elevata competizione, costruendo da zero progetti da oltre 20 mila visitatori giornalieri. Segue costantemente tutti gli aggiornamenti algoritmici di Google, di cui scrive poi regolarmente le sue analisi su questo blog e si occupa di seguire siti web che perdono traffico organico individuando problematiche e fornendo strategie risolutive. E' speaker alle più importanti conferenze nazionali sulla SEO e web marketing (Convegno GT, Search Marketing Connect, SMXL, BeWizard, ecc.) oltre ad aver formato numerosi SEO di aziende ed agenzie in corsi di formazione super avanzati. Scrive di SEO anche sul blog ufficiale di SEMrush.

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4 risposte a “Blog aziendali italiani di successo: cosa fare, cosa non fare e casi virtuosi”

  1. eli_vime ha detto:

    Ciao Dario, stavo studiando giusto questo pomeriggio il blog 6sicuro ed ecco il tuo post 🙂 La cosa interessante per un approfondimento é vedere come son partiti questi progetti e come si sono evoluti, es. lato argomenti, numero di post, numero di collaborazioni in fase iniziale e in una fase successiva. Obiettivo: la sostenibilità del blog in termini di tempo, risorse umane ed economiche. Concordo molto sul non mollare e le resistenze interne. Un saluto! Elisa

  2. Ilario Gobbi ha detto:

    Ciao, ottimo articolo, consigli davvero utili!
    Ho solo una domanda: giustamente consigli di affidarsi a professionisti esterni qualificati per realizzare articoli di valore e di alta qualità e di non affidare questo compito a interni non abbastanza qualificati. Nel caso di piccole aziende, che non possono permettersi questi servizi, cosa consigli per offrire contenuti validi alla propria nicchia: investire sulla formazione di una risorsa interna per renderla abbastanza qualificata nel web writing e nel business aziendale oppure puntare su un altra via?

    • Dario Ciracì ha detto:

      Ciao Ilario,
      grazie, sono contento tu lo abbia trovato utile.
      Per quanto riguarda la tua osservazione considera che mettere a disposizione un blogger influente e/o esperto di scrittura sul web non costa chissà poi quanto alle aziende, anche alle piccole. HostingVirtuale, citata nel post, rientra tra le piccole aziende.

      E poi l’imprenditore dovrebbe capire che è preferibile investire in autori esperti e che possono procurare ritorni di visibilità all’azienda, grazie anche alla loro cerchia estesa di followres, piuttosto che investire poco per articolisti che producono articoli di bassa qualità che verranno letti da pochissime persone.

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