Alcune statistiche che guideranno il marketing nel 2014 [infografica]
Si avvicina la fine dell’anno e come ogni anno si traggono le somme su quello che strategicamente è stato fatto per il marketing aziendale ma si fanno anche previsioni e scommesse su quello che potrebbe accadere per l’anno successivo.
Inutile sottolineare, ormai quasi scontato, che il social media marketing sarà con tutta probabilità ancora una volta al centro dell’attenzione dei marketer “astuti” come strumento preferenziale per le campagne promozionali online. Già da qualche anno, infatti, i social media rappresentano il canale che più di tutti (tradizionali e non) sta facendo registrare importanti risultati in crescita e parliamo anche per PMI che attraverso l’uso di Facebook, Twitter, Google+ e Linkedin, tra i principali, stanno permettendo loro di allargare lo spettro di azione anche al di fuori dell’ambito local in cui probabilmente operano, senza contare poi della soddisfazione che gli utenti possono provare nel vedere un’azienda “del cuore” che si adopera sui principali social network.
Una infografica di WebDAM raccoglie i dati provenienti dalla rete prodotti da esperti del settore per creare uno spaccato di quanto possa accadere per il 2014 e, conoscendo questo, dà anche la possibilità di pianificare delle strategie di azione che siano più efficaci.
Indice dei contenuti
Cosa aspettarsi dal 2014?
Una cifra come 135 miliardi di dollari verranno destinati a interventi promozionali che ricorrono al marketing digitale in particolare il 78% sarà destinato allo sviluppo di quelle attività, che tanto amiamo, basate sui contenuti ritenendo che una spesa di questo tipo rappresenta un investimento sul futuro del marketing perché per le sue caratteristiche di alta personalizzazione ed esperienza è uno strumenti che permette di comunicare con la propria audience nel modo giusto ma soprattutto nel momento giusto. Più del 25% inoltre sarà la percentuale che entro il 2015 occuperà la pubblicità su internet rispetto a tutti gli altri tipi di pubblicità.
Quali i trend nel calderone per il 2014?
I social media, come quest’anno che si sta concludendo, fanno ancora da padrone con un budget di investimento destinato a raddoppiare nel corso dei prossimi 5 anni e, come anticipato prima, il content marketing sarà oggetto di sviluppo strategico da parte del 50% delle aziende. Anche gli eventi rappresentano per i marketer del B2B una efficace strategia di marketing, circa il 67% delle aziende dunque sta pensando di adottarli.
A livello di promozione a pagamento invece il 72% dei marketer (che già utilizzano il PPC) prevede di aumentare la spesa nel PPC nel 2014 anche se interventi di SEO organico sono ritenuti di vitale importanza ritenendo Google la principale fonte di traffico (33%) verso i siti aziendali.
Consapevolezza c’è anche nei confronti dei pulsanti di condivisione sociale ritenuti responsabili dell’aumento del tasso di click-through del 158%.
Elementi su cui riflettere
Quando si tratta di raccontare le esperienze dei marketer avute con il marketing digitale, facendo una sorta di resoconto del 2013, si evidenzia che per il settore B2B il blog aziendale genera il 67% in più di leads rispetto a chi non ne possiede uno, il 52% dei marketer inoltre afferma di aver acquisito nuovi clienti attraverso Facebook mentre il 43% via Linkedin.
L’inbound marketing vince ancora una volta portando il 54% in più di contatti rispetto al vecchio outbound marketing.
A voi l’infografica!
Mi pare ci sia stato un errore di interpretazione quando dici “..interventi di SEO organico sono ritenuti di vitale importanza ritenendo Google la principale fonte di traffico (33%) verso i siti aziendali”. L’infografica evidenzia come il primo link presente nella SERP di Google riceva il 33% delle visite totali, non che Google rappresenti il 33% delle sorgenti di traffico (anche perchè questo dipende moltissimo dall’indicizzazione del sito). A parte questo è un’interessante sguardo agli investimenti 2014!
i dati riguardano il mercato Americano?
Ciao Federica,
i dati suppongo siano raccolti dal mercato americano almeno questo è quello che emerge guardando le fonti linkate a fine infografica.