Il Pixel di Facebook diventa più potente con i nuovi cookie
Vi sarà successo, recentemente, di ricevere una mail da Facebook con oggetto “Aggiornamento importante al Pixel di Facebook“. Io l’ho ricevuta il 5 ottobre.
Questa mail ci ha informato che dal 24 ottobre 2018 il Pixel di Facebook passerà le informazioni tramite i cookie proprietari, ossia i cookie di prime parti.
Ma cosa significa esattamente? Facciamo un passo indietro.
Indice dei contenuti
I Cookie
Il cookie è ciò che rende possibile le attività di analisi sul web.
È un file che il server ospitante manda all’utente quando effettua la visita ad un sito web. Questo file, che contiene delle informazioni relative alla visita, viene salvato nel suo browser e a sua volta lo restituirà al server ogni volta che lo richiede.
Ad ogni nuova pagina visitata, il server invierà un nuovo cookie aggiornando quello esistente.
Esistono 3 tipi di cookie:
- cookie di sessione
- cookie di prime parti
- cookie di terze parti
I cookie di sessione sono dei file temporanei che contengono solo informazioni relative alla sessione di navigazione, e servono a ricostruire il comportamento degli utenti al suo interno.
I cookie di prime parti o proprietari sono invece conservati dal browser anche oltre la fine della visita. Sono rilasciati direttamente dal server che ospita il sito e sono connessi alla sua proprietà.
I cookie di terze parti sono invece inviati da server diversi da quelli che ospitano il sito, e quindi da siti esterni a quello che l’utente sta visualizzando
Premetto che grazie ai cookie possiamo usufruire delle enormi potenzialità del Pixel di Facebook che ci permette di:
- avviare campagne di re-targeting
- misurare l’efficacia delle inserzioni
- ottimizzare le campagne per specifiche azioni sul sito web (es. Acquisto, Lead, etc.)
Se vuoi approfondire tutte le potenzialità del Pixel di Facebook, leggi la nostra Guida completa.
Sino ad ora il Pixel ha tracciato le azioni degli utenti sul sito web e passato le relative informazioni a Facebook (sito esterno) tramite, appunto, i cookie di terze parti.
Questi ultimi, tuttavia, hanno suscitato molte perplessità a livello di privacy perché, partendo dai dati dei cookie, Facebook può associare le informazioni di navigazione di un utente al suo profilo personale.
Perplessità che hanno sfociato nel GDPR (regolamento sulla protezione dei dati) e nell’oscuramento di dati prima visibili, oltre che in limitazioni, da parte di alcuni servizi e browser, ai cookie di terze parti.
Facebook ha così deciso di attivare i cookie di prima parte, ossia nel possesso del sito web proprietario in cui è presente il pixel, in modo da eludere le limitazioni ed essere conservati meglio dai diversi browser.
Tecnicamente accade che quando l’utente clicca su un link al sito all’interno della piattaforma Facebook, viene aggiunto all’URL un nuovo valore parametrico chiamato “fbclid”, che passerà tutte le informazioni necessarie per tracciare l’utente. Ecco un esempio:
In questo modo sarà possibile ottenere una maggior quantità di dati, quindi pubblici più grandi e precisi, una maggior accuratezza nelle attribuzioni delle conversioni, un più efficace apprendimento algoritmico e potenzialmente migliori performance delle campagne.
Cosa devi fare
Non devi fare nulla. Dal 24 ottobre 2018 i nuovi cookie verranno attivati automaticamente.
Potrai però accedere al Business Manager per assicurarti che effettivamente siano abilitati ed eventualmente cambiare l’opzione e scegliere di tornare ai vecchi cookie.
Per poter verificare la corretta impostazione, accedi alla sezione Pixel sotto la voce “Gestione Eventi” e clicca sul nome del tuo pixel.
Potrai accertare che sono stati attivati automaticamente, mentre cliccando su Modifica puoi decidere di disabilitarli: operazione ovviamente non consigliata se vuoi massimizzare le performance delle tue campagne.
Ottimo articolo. Ma quali effetti ha sui nostri siti in materia di GDPR? O meglio. Se ho il fb pixel sulla mia privacy policy devo considerarli cookie non profilanti? Grazie.
Paolo i cookie restano profilanti; inoltre in seguito a questa novità si dovrebbe aggiornare la policy dei cookie.