Più trasparenza, controllo e autenticità per le Facebook Ads
Anche se Facebook crea un po’ di grattacapi per chi vuol far business organicamente con i suoi canali, non si può dire che non sia attento a quelle che sono le esigenze degli utenti.
Sin dalla trasformazione in “Social di tutti e per tutti”, l’impegno del canale è stato sempre rivolto al cercare di offrire il servizio migliore, alle migliori condizioni. Utenza e amici dell’utenza sono i punti di vista focali, tutto il resto (Ads, pagine, gruppi) sono un contorno che ruota intorno ad essi e ne arricchisce l’esperienza.
L’impegno dunque di Facebook, durante le diverse revisioni del suo algoritmo, è sempre stato quello di privilegiare l’aspetto di intrattenimento e di contatto umano, piuttosto che quello “disturbante” del commerciale. Sappiamo però che entrambi gli aspetti devono coesistere per garantire introiti al canale e consentire la sua crescita. Dunque l’Adv è parte del canale e deve esistere.
C’è però un problema che è emerso nel corso degli ultimi anni, e che attualmente desta preoccupazione: le notizie false e di propaganda prodotte da entità politiche.
Il caso, che ha fatto scattare l’allarme, è partito dall’analisi di più di 3000 annunci utilizzati in modo fraudolento da un’ente russo denominato Internet Research Agency. L’ente avrebbe attivato sponsorizzazioni tra il 2015 e il 2017, inneggianti all’odio razziale e alla discriminazione sociale e che si presume abbiano influenzato le elezioni in Russia. L’informazione, lo sappiamo, ha un ruolo rilevante nello sviluppare convinzioni e influenzare i lettori. I Social in questo hanno un ruolo determinante, ne sono quasi padroni, per questo motivo Facebook sta correndo ai ripari.
Una nota proveniente dal blog di Facebook annuncia novità nell’ambito della moderazione degli annunci in generale, ma soprattutto per quelli divulgativo/governativi.
Il canale si trova in una situazione di difficoltà dato che non riesce ad avere un controllo serrato su tutti gli Ads. Probabilmente il problema risiede nelle politiche di approvazione/moderazione degli annunci che allo stato attuale non contemplano gli aspetti politici.
L’analisi condotta in Russia ha scoperchiato una serie di abusi dello strumento che hanno fatto gridare all’allarme e ad una corsa ai ripari attraverso l’introduzione di nuove, e più restrittive, condizioni sull’approvazione degli annunci. In particolare saranno tre gli aspetti sui quali ci si concentrerà l’attenzione dei revisori degli Ads: trasparenza, controllo e autenticità.
Indice dei contenuti
1. Maggiore trasparenza
L’utente deve sapere il motivo per cui sta guardando un Ads, deve conoscere da chi proviene e perché la visualizza. Per questo Facebook sta introducendo nuovi strumenti che permettano ad ogni utente di sapere, oltre il nome della pagina che sta sponsorizzando (in modo da aumentare il livello di responsabilità dell’inserzionista), anche una visuale su tutte le altre sponsorizzazioni attive, inclusi gli annunci per i quali non si è targetizzati.
In questo modo l’utente avrà una trasparenza assoluta sull’attività della pagina, ed entrerà in contatto con nuova conoscenza inerente la tipologia di divulgazione del brand e delle tipologie di contenuto promosse.
2. Ancora più restrizioni sul contenuto degli annunci
Facebook fa un lavoro per quanto possibile puntuale sulla revisione dei contenuti, soprattutto quando la revisione rientra nel processo manuale di approvazione. Delle volte però qualcosa sfugge. Di solito l’approvazione avviene sul messaggio creato e sulle immagini che circoleranno sul canale, ma non si contempla il contenuto effettivamente sponsorizzato (ossia il link di atterraggio dell’Ads) ed il pubblico al quale l’annuncio è rivolto.
A breve si potenzieranno i livelli di controllo includendo un’analisi serrata anche su pagine di atterraggio e un controllo sulla targetizzazione del contenuto, coadiuvati dall’integrazione di altre 1000 figure addette al controllo.
In più un controllo più potenziato sarà fatto su quegli annunci che incitano alla violenza o che promuovono la vendita o l’uso di armi
3. Controllo sull’autenticità dell’inserzionista
Controlli ancora più serrati saranno introdotti per gli enti governativi che promuovono campagne legate alle votazioni. Il controllo partirà da una preliminare richiesta di invio della documentazione necessaria per identificare in modo preciso l’ente governativo e che certifichi l’identità dell’inserzionista. Da quanto si legge al momento riguarderà solo gli US.
Questi sono gli aspetti fondamentali sui quali Facebook sta lavorando. L’atteggiamento nei confronti degli inserzionisti sta cambiando e ogni abuso verrà arginato e corretto. Secondo il mio punto di vista è una scelta etica, più che condivisibile, e che tutela il consumatore più debole dalla cattiva informazione e dalle frodi commerciali. Oggi apprendiamo che l’attenzione di Facebook è ai massimi livelli e questo non può che farci enormemente piacere.
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